LE OPINIONI

IL COMMENTO Frana geologica e frana amministrativa

Dopo il confronto all’americana , presso lo splendido Hotel Tritone, organizzato da Federalberghi, tra i contendenti aspiranti Sindaci di Forio ( Capuano, Stani Verde e Vito Iacono), è partito un giro di confronti che il Comitato Popolare Rigenerazione Isola Verde ( CO.RI.VERDE), presieduto da Gianni Mattera Adelante, terrà con tutti i Sindaci ( in carica) dell’isola e con tutti i candidati a Sindaco nei Comuni di Casamicciola e Forio, nei quali a maggio si voterà. Si parte, ovviamente, da Casamicciola. Ieri è stata la volta di Caterina Iacono, oggi alle 10,30, al Bar Topless, l’incontro è con Giosi Ferrandino, seguirà domani, alle ore 11.00, con Peppe Silvitelli. Differenze sostanziali tra l’iniziativa di Federalberghi e quella di CO.RI.VERDE: Federalberghi non propone un proprio programma per l’isola, ma chiede risposte a domande (quattro macroaree di una serie di domande); preferisce il confronto all’americana per non dare l’impressione di favorire l’uno o l’altro candidato; parte dal presupposto (introduzione del Presidente Luca D’Ambra) che l’Italia sia un Paese in preda alla burocrazia, fino al punto di considerarlo un paese statalista e contrario allo sviluppo armonico dell’imprenditoria privata. CO.RI.VERDE invece è un Comitato Popolare di cittadinanza attiva che non aspetta risposte dalla politica, ma pretende di “costruire” insieme alle istituzioni pubbliche, il futuro del Paese. Non rappresenta né un partito politico, né una corporazione di categoria, ma agisce su obiettivi mirati al benessere collettivo. In tutto il mondo, nella crisi dei partiti, si sta sviluppando questa partecipazione attiva di comunità per il Bene Comune. Le realtà territoriali decidono di autodifendersi in particolare dalle minacce e dalle conseguenze dei cambiamenti climatici. Ovunque, il potere pubblico, da solo, non basta più! E infine CO.RI.VERDE non si limita a verificare, sul proprio programma, il parere dei candidati dei Comuni di Casamicciola e Forio ma anche di tutti gli altri Sindaci in carica, ritenendo indivisibile e non frammentabile una pianificazione isolana. Infine, al confronto all’americana, che spinge alla “pubblicità negativa” dell’avversario, alla demolizione (a volte solo retorica) dell’altro contendente, CO.RI.VERDE opta per un confronto individuale, a sottolineare la volontà di stabilire un “patto di collaborazione attiva” tra la cittadinanza e le Amministrazioni comunali.

Ricordiamo che il Comitato ha elaborato il “Manifesto per Casamicciola”, sottoscritto da importanti esponenti del mondo culturale, professionale e imprenditoriale della nostra isola, che hanno orientamenti politici differenziati ma il cui obiettivo comune è la ricostruzione e rigenerazione dell’isola d’Ischia, a partire da Casamicciola maggiormente colpita da terremoto e frana. Consapevoli che l’isola è omogenea ed interdipendente e che non è possibile non inquadrare il dramma di Casamicciola in una più generale necessità di assicurare un riassetto idrogeologico e un sistema di sicurezza territoriale di tutta l’isola, bellissima ma fragile. Ricordiamo che il primo firmatario del Manifesto è il vulcanologo prof. Giuseppe Luongo, ma che tra i firmatari ci sono anche imprenditori come Mario Leonessa e Salvatore Lauro;avvocati come Bruno Molinaro e Giuseppe Di Meglio; Presidenti di Associazioni come l’agronomo Franco Mattera del Centro Studi per l’isola d’Ischia, Antonio Pisani, Presidente dimissionario (in quanto candidato alle elezioni amministrative) dell’Associazione Impronte e dello stesso Comitato Rigenerazione, Celestino Vuoso (Fondazione Iacono-Avellino-Conte), Flora D’Andrea (Associazione Ixion per la tutela del territorio); giornalisti come Benedetto Valentino, Gianni Vuoso, Giovanni Sasso, il fotografo Franco Trani e Giuseppe Mazzella (che del Comitato Rigenerazione è Presidente Onorario); ex Sindaci, ex assessori o ex consiglieri come l’ing. Giuseppe Conte, Luigi Cesareo, Gabriele Trani, Roberto Monti; insegnanti come Marta Mattera; esponenti di Associazioni ambientaliste (WWF, Legambiente, V.A.S.) come Benedetto Manna, Beppe Mazzara e Nicola Lamonica; ingegneri e architetti come Salvatore Cenatiempo e Angelo D’Abundo ed altri nomi non meno rilevanti.

Tra le proposte principali del Comitato Rigenerazione c’è la forte proposta di porre fine al consumo di suolo con abbattimenti immediati di eventuali nuove costruzioni abusive, prima che il trascorrere del tempo crei altri drammi sociali di nuclei abitativi insediatisi in queste abitazioni fuori legge. Si propone uno sviluppo programmato alternativo al modello incontrollato e caotico impostosi negli ultimi decenni. Un nuovo modello di isola sostenibile, di smart city, rigenerata nel verde (riforestazione), nei camminamenti collinari, nella tutela del patrimonio floro-faunistico. Un modello alternativo socio-economico basato su Accordi di Programma e Contratti di Sviluppo e su tutto ciò che favorisca la coesione sociale. Con l’invito esplicito ad attivare bracci strumentali ed operativi dello Stato come Invitalia e Cassa Depositi e Prestiti o come il supporto e la consulenza tecnica gratuita della BEI (Banca Europea degli Investimenti), di cui si è parlato in questi giorni. E poi c’è la proposta forte dell’Istituzione del Parco Naturale Regionale Protetto del Monte Epomeo, ai sensi della L.R. n.33 del 1/9/1993. Ciò consentirebbe una sottrazione della montagna ad ulteriori fenomeni speculativi e degenerativi, preservandola ed evitando altri smottamenti e frane nonché alluvioni a valle, L’istituzione del Parco Regionale del Monte Epomeo deve salvaguardare il territorio a monte (grazie a strumenti e personale finanziati dalla Regione) per evitare sfaldamenti o collassi della montagna, mentre a valle, nell’area epicentrale del terremoto e dell’area critica di frane e alluvioni, deve sorgere un Parco Naturale e Scientifico Internazionale per lo studio dei sismi e delle frane, per la Memoria e per le Acque, come proposto dal prof. Luongo. A tutto ciò va aggiunto, secondo il Manifesto per Casamicciola, un Patto tra Comuni e proprietari terrieri di terreni incolti o abbandonati per assegnare a cooperative di giovani tali terreni (con i i Comuni a far da garanti e intermediari), al fine di preservare il territorio da incendi, smottamenti e condizioni antigieniche. Infine c’è la proposta di dare continuità e omogeneità agli interventi di ricostruzione e rigenerazione o attraverso l’istituzione di un Ente Speciale di Diritto Pubblico (sul tipo dell’Ente Valorizzazione isola d’Ischia vigente dal 1952 al 1972) o attraverso la stabilizzazione del Commissario Straordinario, Giovanni Legnini, per un arco temporale non inferiore a 5 anni.

Di tutto questo si parlerà negli incontri con Sindaci e candidati Sindaci di Forio e Casamicciola. Ma il Comitato evidenzia anche un’altra amara verità e un altro grande ostacolo da superare, se si vuole ricostruire e rigenerare l’isola d’Ischia; ostacolo che è stato così sintetizzato: “Oltre alla frana geologica, subiamo gli effetti perversi di una frana amministrativa”. Ovvero non si intravede, allo stato attuale, una classe dirigente e amministrativa (né pubblica né privata) in grado di affrontare e risolvere i problemi complessi legati agli effetti drammatici delle calamità naturali. E si teme fortemente che dalle elezioni amministrative di Casamicciola e Forio, ma anche dai Comuni non soggetti ad elezioni, non emergano rassicuranti novità sulla qualità dei gangli operativi degli Enti Locali. Prevedibilmente sorgeranno due importanti interrogativi che il CO.RI.VERDE sottoporrà, nel giro di confronti, a Sindaci e candidati Sindaci: “Siete d’accordo che bisogna invertire il modello di sviluppo spontaneo e disordinato che ha regnato fin qui sull’isola? Se sì, ritenete di avere personale politico e amministrativo in grado di fronteggiare la svolta? Se no, cosa riterrete di fare per una formazione permanente di tale personale?” E il Comitato potrebbe far presente, ad esempio, che a poca distanza, a Caserta, in un ampio locale della stupenda Reggia vanvitelliana, è situata la Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA) che ha proprio il compito di creare la classe dirigente che progetti la transizione ambientale. Verrebbe la pena formare e aggiornare il proprio personale presso tale Alta Scuola o similari strutture.. Vedremo chi è d’accordo e chi no!

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Giuseppe Luongo

La crisi che investe l’Isola non ha ancora raggiunto il picco e ritengo che si sia in tempo per recuperare, ma non vi sono alternative all’unica scelta possibile di operare con un nuovo modello di sviluppo che segua gli obiettivi originali previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Per Ischia la Difesa del Suolo, in tutte le sue declinazioni, è un obiettivo vitale. Il punto debole di un tale progetto è l’inadeguatezza, a mio parere, del personale politico e amministrativo che dovrebbe realizzarlo. Riflettiamo i quadri politici e amministrativi si sono formati in decenni di progressivo degrado del governo della cosa pubblica, accelerato dalla profonda crisi parallela delle organizzazioni politiche dando spazio a figure transienti che hanno illuso che potessero rappresentare il nuovo. Oggi i quadri che dovrebbero aprire ad una svolta positiva non possono che essere rinnovati: Gli attuali aspiranti al governo del territorio sono determinati e preparati per tale obiettivo?

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