LE OPINIONI

IL COMMENTO Pioveranno soldi (promessi)

È il caso di dirlo, su tutti i finanziamenti avuti in passato, soldi pubblici spesi a iosa per poi stare punto e a capo. Quello che manca a prescindere dai progetti e dalle visioni comuni, dai buoni propositi, dallo stare a guardare mentre va tutto in malora,   manca il rispetto di quello che è stato fatto prima. Come se i soldi spesi non fossero i nostri, quanti soldi sono stati spesi per la Colombaia? Adesso il suo degrado è sotto gli occhi di tutti, ma cosa è rimasto di quello che era il luogo dell’anima del grande regista? Solo le sue ceneri. L’hanno spogliata di tutto, hanno divelto persino i pavimenti , è stato portato via tutta la memoria di quello che è stata e ha rappresentato la leggendaria Villa tanto amata dal regista. È piovuta tanta di quell’acqua sopra da buttare tutto quello che era stato fatto, per la mala gestione, e anche per le varie amministrazioni che si sono susseguite, tutte, indistintamente non hanno mai avuto il pregio di riconoscere quello che è stato fatto di buono precedentemente. Di riconoscere un progetto e condividerlo, di abbracciarlo e magari di  migliorarlo, e invece no, c’è l’atto dell’abbandono, come se non rappresenta un bene pubblico, come se i soldi spesi non fossero anche i nostri. Lo possiamo considerare, tutto sommato, un fenomeno esteso su tutta l’isola, abbiamo visto le pinete rinascere per poi morire ancora, le nostre oasi di verde, sono state immortalate nelle cartoline, da qui, la denominazione di Ischia a “Isola Verde”.  I nostri pini, poi hanno iniziato ad ammalarsi, e invece di curarli, dopo un interesse iniziale, sono stati abbandonati, ormai sono grigi, non più verdi, stanno morendo tutti, e se non facciamo qualcosa, non resterà più nulla. Solo ricordi sbiaditi di quello che hanno rappresentato in passato. Eppure erano il nostro vanto, erano popolate da animali, adesso è rimasto il rospo smeraldino, era un piacere potervi passeggiare,si svolgevano degli eventi, abbiamo vissuto anni in cui esistevano teatri all’aperto, dove si esibivano cantanti e concerti di un certo livello. È marcito tutto, sotto i nostri occhi, ne è rimasto solo il ricordo, ogni tanto si sistema qualche pezzo, recentemente si è ridato dignità alla pineta degli atleti, ma fino a quando? Non siamo educati a rispettare i beni pubblici, e così metaforicamente parlando, è solo questione di tempo ma pioverà nuovamente sui soldi spesi dalle amministrazioni precedenti. 

Sono stati promessi dei finanziamenti importanti per la cultura, non so se arriveranno e come saranno spesi, ma se non vi sono dei progetti comuni, che legano tutta l’isola, servirà solo ad inasprire la competizione in maniera negativa fra le varie amministrazioni, che non hanno mai avuto una visione dell’insieme. Abbiamo un passato ricco di archeologia, storia, cultura e tradizioni che non abbiamo saputo pubblicizzare e sfruttare abbastanza, anche perché non lo conosciamo, non ne siamo orgogliosi e non insegnamo a scuola la storia locale. Ci siamo persi negli ultimi decenni inseguendo mode e stili che ci hanno allontanato dai nostri riferimenti e non riusciamo a capire che se arriveranno dei finanziamenti per la Colombaia o per Villa Arbusto non sono solo di Forio o di Lacco Ameno, ma per tutta l’isola. Ne beneficeremo tutti se sappiamo crearci intorno una visione d’insieme. Ma è importante avere rispetto dei lavori e dei progetti svolti in precedenza, a partire dalle piccole cose, anche un cestino per la spazzatura merita rispetto, a prescindere dall’utilità. Invece costruiamo per poi abbandonare e non va bene così, e’ piovuto su troppi soldi, come se non fossero anche i nostri, e finiamo con il fare e disfare sempre le stesse cose.

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