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Naspi, quella battaglia dimenticata dalla politica

di SARA MATTERA

E’ un vero e proprio putiferio quello che si è scatenato in queste settimane in merito alla Naspi. La nuova indennità di disoccupazione, introdotta lo scorso Maggio dal governo Renzi, continua, infatti, a generare numerose polemiche. Ora, però, oltre alle protesta, ci sarebbero nuove perplessità all’orizzonte che scaturirebbero dal decreto correttivo, emanato in materia, qualche settimana fa. Come abbiamo già riportato in edizioni precedente de “Il Golfo”, il Governo Renzi, viste le numerose proteste avanzate da parte delle associazioni di categoria e dei lavoratori del settore stagionale, aveva emanato, qualche settimana fa, il decreto “Disposizioni per il riordino degli ammortizzatori sociali in attuazione della legge 183 del 1 Dicembre 2014” che andava a modificare quanto sancito dal decreto iniziale sulla Naspi.  Senza entrare troppo in dettagli che potrebbero risultare non comprensibili a tutti, si stabilivano, in poche parole, delle tutele specifiche per alcune categorie di lavoratori stagionali che, almeno per quest’anno, avrebbero percepito la normale indennità di disoccupazione. Anche la Federalberghi di Ischia aveva esultato a questa vittoria che alla fine, però, non si è rivelata essere una grande conquista. Difatti, nel corso delle ultime settimane è venuto fuori che, nonostante il decreto correttivo salva-indennità, molti lavoratori del settore, dovranno già da questo inverno fronteggiare il calvario di ricevere un’indennità dimezzata, in quanto la maggior parte delle domande presentate fino a questo momento, sembrano applicare in pieno il decreto 22/2015. In pratica, a sei mesi di lavoro svolto corrisponderanno, anche per il 2015, nella maggior parte dei casi, soltanto tre mesi coperti dal sussidio di disoccupazione. Causa di questa situazione, sembrerebbe essere  la poca chiarezza della circolare  inps n.142,  emanata lo scorso Luglio al fine di risolvere almeno per quest’anno l’emergenza sussidio e che, purtroppo, verrebbe interpretata in maniera diversa dalle varie sedi inps le quali, onde evitare sbagli per  i quali i lavatori si vedano poi costretti a restituire i mesi di sussidio percepito, preferiscono applicare la legge così come era stata prevista fin dai suoi  inizi. Insomma, regna incontrata la confusione che  fa da padrone, in questo momento, anche qui sull’isola. Pare, infatti, che l’ Inps di Ischia non abbia ancora ricevuto comunicazione in merito al decreto correttivo e che. comunque, chi va adesso in disoccupazione, dovrà accontentarsi di un’indennità pari al 50 per cento dei mesi lavorati. Una mazzata,quindi, per  i lavoratori stagionali d Ischia che, già negli ultimi anni, sono stati penalizzati a causa di numerosi licenziamenti e di un drastico dimezzamento nel numero delle assunzioni. Una situazione intollerabile  che sta mobilitando anche la Alt, Associazione lavoratori turistici di Ischia, che, in queste ore, ha rinnovato l’invito ai lavorati stagionali  presenti sul territorio a partecipare alla mobilitazione nazionale contro la Naspi, in programma per il  prossimo 12 Novembre a Roma, dinanzi a palazzo Montecitorio. L’associazione ha, inoltre, colto l’occasione per lamentare una assenza quasi totale da parte delle amministrazioni isolane in merito a questa delicata situazione in cui versano quasi 10.000 lavoratori stagionali di Ischia. «Tante parole, tante promesse, tanti applausi raccolti nei Consigli Comunali che come al solito si risolvono con un nulla di fatto, quando si tratta di aiutare i lavoratori e i cittadini.  E così, i lavoratori stagionali sono stati abbandonati alle conseguenze della riforma Jobs Act. Nessuno sindaco, nessuna amministrazione, nonostante ne sia stato richiesto l’aiuto, ha fatto qualcosa di tangibile, nonostante oltre 1/3 della popolazione isolana lavori presso strutture legate al turismo e alla stagionalità ». Ed, in effetti i sindaci isolani accanto ai lavoratori stagionali sono stati presenti solo durante i primi mesi. Al Convengo che si tenne lo scorso 28 Marzo al Calise, Sviluppo per il lavoro-Lavoro per lo sviluppo, e durante il quale si affrontò  il problema della nuova indennità di disoccupazione, due soli furono i sindaci che vi presero parte, Paolino Buono del Comune di Barano, e Francesco Del Deo di Forio, i quali dinanzi all’Onerevole Laurea Venittelli, Avvocato giuslavorista, manifestarono il proprio malcontento, sostenendo che la nuova riforma non venisse affatto incontro alle categorie più svantaggiate di lavoratori, rappresentate proprio da quelli del settore  stagionale. All’epoca, la Venittelli rispose alle accuse sostenendo che tale riforma era nata per superare il precariato, puntando alla creazione di un sistema che eliminasse i contratti a tempo determinato e facesse in modo che le imprese assumessero a tempo indeterminato. Ovviamente, queste dichiarazioni suscitarono una certa ilarità da parte dei presenti in sala, ben consci delle condizioni lavorative delle imprese isolane, vessate da numerose tasse.  Ad ogni modo, soltanto il Comune di Forio sembrò essere quello maggiormente interessato a tutelare i lavoratori stagionali tanto che anche il consigliere Comunale del Partito Comunista Italiano-Marxista-Leninista,Domenico Savio si fece promotore di una mozione d’ordine indirizzata al presidente del Consiglio Michele Regine,affinchè  durante il Consiglio Comunale,previsto di lì a poco, si discutesse della problematica.  Peccato che, però, anche in questo caso, la battaglia contro la Naspi da parte delle amministrazioni isolane sia durata ben poco e che la questione pare essere finita nel dimenticatoio. E a ricordarlo, sempre la ALT che ha inoltre aggiunto: «Nel frattempo, un gruppo di persone che ha deciso di combattere questa riforma incostituzionale, si organizza, si accolla le spese di organizzazione, trasferta e propaganda per informare e coordinare tutta l’area turistica che comprende Capri, Sorrento, Ischia. Ci si comincia ad organizzare a Maggio, con petizioni online e banchetti informativi che si concluderanno con la raccolta di oltre 7000 firme, che andranno unite a quelle del resto d’Italia per proporre disegni di legge alternativi». Infatti, chi  ha continuato la propria battaglia accanto ai lavoratori stagionali è stata soltanto l’associazione Noi Siamo Nessuno, guidata da Gigi Lista, che in queste ore, è di nuovo scesa in prima linea, accanto all’associazione Lavoratori del Turismo, per coordinare la manifestazione del 12 Novembre e per la quale si prevede anche una larga adesione da parte dei lavoratori stagionali isolani.  I coordinatori stanno, infatti, organizzando dei bus con partenza da Pozzuoli per Roma, a 15 euro a persona e con partenza traghetto da Casamicciola,mentre il 25 ottobre dalle ore 17 alle 21, in Piazzetta San Girolamo sarà presente un presidio informativo per raccogliere le adesioni per la manifestazione. Tutti uniti, insomma, per manifestare il disagio che i lavoratori isolani, ma non solo si ritroveranno a dover subire questo inverno o comunque dal prossimo 2016, se il Governo non interverrà a modificare una legge che sembra non essere stata ben scritta e che priva i lavoratori dei mezzi minimi di  sopravvivenza, in una realtà in cui, tra l’altro, già trovare un lavoro è diventata un impresa davvero ardua.

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