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GLORIA IMMORTALE DI FORIO

 

FORIO. Un uomo di cultura, un uomo di altri tempi. Solo in questo modo possiamo ricordare Vito Mattera che per anni è stato un vero e proprio simbolo del comune turrito con la sua libreria e soprattutto con il suo carattere positivo ed energico. Cosi, nella suggestiva cornice del Torrione, ha avuto luogo venerdi 24 marzo un gradito evento che ha messo al centro dell’attenzione la figura di Vito attraverso la voce delle persone che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Questa serata, voluta fortemente dall’Associazione Culturale Radici e da tutti coloro che portano il “Capitano” nel cuore, è stata foriera di spunti di riflessione. In una sala gremita e in un clima di assoluta compostezza, si sono succeduti gli interventi. Ad aprire la discussione è stato Giuseppe Magaldi, presidente dell’Associazione Radici, che è stato seguito da Franco Iacono, amico di vecchia data di Vito Mattera. Amici, parenti e conoscenti hanno poi arricchito il dibattito con testimonianze e aneddoti di grande interesse. Nelle file delle istituzioni politiche erano presenti, oltre al già citato Franco Iacono, anche il sindaco Francesco Del Deo e Domenico Savio, segretario del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista (P.C.I.M-L.). Entrambi, come è noto, hanno idee differenti sulla gestione del territorio, ma in questa serata hanno voluto commemorare insieme con grande affetto e stima la figura del compianto “Capitano” raccontando alla platea episodi personali. Hanno poi preso la parola altri amici come Massimo Ielasi, Clementina Petroni, che per l’occasione ha anche scritto una poesia, Gianni Vuoso e Andrea Esposito il quale ha citato Pietro Zivelli quando disse: “Con Vito a Forio il libro si è fatto materia”. Tutti gli interventi, accomunati da una nota nostalgica e di tristezza, hanno posto in essere la questione circa l’importanza che Forio aveva tra gli anni cinquanta e gli anni settanta grazie a due punti culturali di impareggiabile appeal: il mitico Bar Maria e, appunto, la storica libreria di Vito Mattera. In quest’ultima ognuno si sentiva a proprio agio e ognuno era ben accetto. Tutti erano forti delle proprie idee politiche, sociali, religiose e il dibattito che scaturiva in questo luogo magico era sempre formativo e mai scadeva in liti. Luoghi e uomini d’altri tempi, verrebbe da dire. Di notevole importanza è stato poi un secondo intervento di Domenico Savio che ha proposto al sindaco di intitolare il vicolo di San Gaetano proprio a Vito Mattera. Tale proposta è stata accettata con entusiasmo da Francesco Del Deo. Vedremo se da qui a qualche anno la mitica stradina, dove un tempo era presente la libreria, porterà il nome del suo personaggio più importante. Solo il tempo ci dirà la verità. Assai coinvolgente è stata anche la proposta di Franco Iacono che vorrebbe realizzare ad ottobre dei laboratori con le scuole per studiare e ricordare personaggi storici del comune turrito. Non è mancata Brigida, moglie del compianto Vito, che ha elogiato la genuinità e la semplicità del suo amato compagno scomparso. Forio non poteva non celebrare le gesta di Vito Mattera e lo ha fatto nella maniera più giusta possibile, invitando tutte le persone che lo hanno conosciuto ad una serata ricca di emozioni e di ricordi nel Torrione, tempio di cultura e di storia foriana.

Henry Camilo Bermudez

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