CRONACAPRIMO PIANO

«Io, positivo al Covid: sono no vax e non mi pento»

La testimonianza dell’ex presidente dell’Associazione Forense dell’isola di Ischia Francesco Cellammare a Il Golfo non mancheranno di far discutere. E c’è un record davvero difficile da eguagliare: un mini cluster familiare ha portato alla contemporanea chiusura di due uffici pubblici

Il Covid colpisce ancora. E questa volta lo fa in maniera eclatante portando alla chiusura di ben due uffici pubblici isolani. Si ratta della sezione distaccata del Tribunale di Ischia e del Comune di Lacco Ameno. Il motivo è da ricercare in un mini cluster familiare. A risultare positivi sono stati l’avvocato Francesco Cellammare e la moglie Lucrezia Galano, dirigente in servizio presso il Comune di Lacco Ameno. Gli uffici dell’Ente resteranno chiusi per sanificazione fino a tutta la giornata di venerdì e riapriranno i battenti soltanto nella giornata di lunedì. Stessa sorte anche per la sezione distaccata del Tribunale di Ischia: sospese udienze e attività per svolgere anche qui la sanificazione. Tutti i dipendenti delle due strutture interessati da possibili contatti con i positivi al Covid sono stati sottoposti a tampone, che ha dato esito negativo. A raccontarci come hanno scoperto la positività è lo stesso avvocato ex Presidente dell’Associazione Forense dell’isola d’Ischia.

«Venerdì mia moglie ha fatto il tampone che ripete ogni due giorni per poter andare al lavoro ed è comparsa una piccola linea e nel dubbio abbiamo prenotato il tampone in ospedale. Poi sabato mattina ho fatto il tampone e dal pomeriggio mi è comparsa la febbre. Domenica, quindi, è arrivato il verdetto: positivo al Covid». Così comincia il racconto dell’avvocato Cellammare che dopo aver appreso dall’esito del tampone con solerzia e senso di responsabilità, ovviamente non soltanto si è posto in isolamento ma ha anche provveduto ad avvisare tutti i suoi colleghi avvocati con un messaggio trasmesso nella chat whatsapp di gruppo dell’Associazione Forense dell’isola di Ischia. L’avvocato, poi, spiega anche come sta vivendo il Covid. «Ho febbre e dolori, mentre mia moglie non ha alcun sintomo se non la perdita di gusto ed olfatto ed un po’ di tosse». I coniugi Cellammare non sono vaccinati e non lo faranno nemmeno dopo aver contratto il virus. «Per scelta non ci siamo vaccinati e non lo faremo nemmeno dopo. Sono contrario al vaccino e contrario alle imposizioni di Stato». E continua: «Per me ci sono state troppo morti sospette dopo i vaccini e ciò mi ha portato alla scelta di non farmelo somministrare. E non c’è nemmeno la possibilità di informarsi in modo compiuto dato che il Governo oscura i siti web ed i profili social di chi dissente». «Per questo – incalza – continuo ad essere della mia opinione». Senza vaccino, quindi, per ottenere il green pass l’avvocato Cellammare e la moglie si sottopongono al tampone. «Come avvocato – spiega – non ho bisogno del pass, ma comunque spesso mi sono sottoposto la tampone. Ne ho fatti diversi». Difficile sapere dove e come si è contratti il virus. «Forse mia moglie l’ha contratto da una persona vaccinata e poi io l’ho preso da lei in casa». «Ma siamo nel campo delle ipotesi», sottolinea l’avvocato ischitano che spiega come «quando sono fuori casa, infatti, indosso sempre la doppia mascherina e solo in casa non ho i dispositivi di protezione». I coniugi Cellamare sono in isolamento in casa e solo il tampone che attesterà la guarigione dal Covid gli consentirà di poter tornare alla normalità. Gli uffici del Tribunale riapriranno i battenti nella mattinata di oggi mentre quelli del Comune di Lacco Ameno, invece, tra qualche giorno, dopo i necessari interventi di sanificazione, tornando così ad accogliere il pubblico e i dipendenti rimasti temporaneamente a casa in smart working.

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Italo Villani

Avvocato buonasera come prima cosa le auguro a lei e la sua signora di guarire presto, se le permetto di dire una cosa ci ripensi sul vaccino io la pensavo come lei ma dopo aver visto la morte con gli occhi per aver preso il covid e stato ricoverato per oltre 20 giorni in ospedale e ancora ora sto al 50 per cento delle mie forze e chi sa quando tempo ci vorrà per stare bene le dico se mi permette ci ripensi sul vaccino, le auguro una presta guarigione a lei e la sua signora…..

Carlo

Del suo pensiero in Italia ci sono tanti avvocati, giuristi, medici, ricercatori e premi Nobel come Montagnier. Gente con la schiena dritta che non si piega alle balle del pensiero unico. Peraltro lei non è un no vax, perché fino a prova contraria quello che spacciano per vaccino è un siero genico sperimentale fino a dicembre 2023 ( OMS e AIFA ). Di fatto dietro al Covid si nasconde una politica che comprime il diritto. Il principio della rana bollita è quello che stiamo vivendo nel nostro paese e nonostante l’Europa abbia dato ragione all’onorevole Sergio Berlato sull’interrogazione contro la discriminazione del green pass messa in essere dal nostro governo capitanato dal banchiere Draghi, lo stesso che dal Britannia svendeva la nostra nazione. La speranza che il parlamento europeo intervenga entro il 15 novembre prossimo contro il green pass e sanzioni l’Italia. C’è da dire che il nostro presidente, nei suoi Muppet show, si dimentichi di dire che la politica della finta sinistra del Pdi nell’ultimo decennio ha proceduto con dei tagli significati sulla sanità pubblica sia a livello nazionale che regionale. Non meno importanti sono i veri dati suoi decessi fuoriusciti dall’istituto superiore di sanità e pubblicati dal quotidiano Il Tempo. Avvocato tenga duro che prima o poi questo governo verrà punito nelle sedi opportune. Sono già tante le denunce, anche per crimini contro l’umanità. Tenga duro perché non è solo e non siamo neanche pochi a pensarla come lei sia tra gli unti dal sacro siero che non.

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