LIFE STYLE

La moda sostenibile del 2021. La netta ripresa è alle porte?

Negli ultimi anni le abitudini di consumo sono notevolmente cambiate e il coronavirus non ha fatto altro che accelerare un processo già in atto, che vede la sostenibilità    certamente ambientale, ma anche sociale ed economica    al centro dell’attenzione. Se da un lato l’offerta è trainata dalla domanda, dall’altro, le imprese stanno cominciando a vedere la sostenibilità come un fattore competitivo. Il coronavirus si è inserito in un clima di fermento in cui molti marchi di moda stavano già mettendo in atto trasformazioni sostanziali nelle politiche del brand.

Rendere un settore più sostenibile, significa accorgersi dell’importanza e dell’urgenza del tema, in secondo luogo mettere in atto tutti quei processi che consentano una produzione attenta all’ambiente, agli individui e allo stesso tempo al profitto. Ci sono alcune tendenze del settore moda che vedono la sostenibilità come chiave fondamentale per la ripresa. I materiali e i processi innovativi devono essere più responsabili, come è per esempio il passaggio da un’economia lineare, che prevede che un capo venga gettato alla fine del suo ciclo di vita, a una circolare, che invece reimpiega i materiali estendendone la durata nel tempo. La produzione deve riassettarsi su un modello più lento.

Nel settore moda si è auspicato un rallentamento dei ritmi della produzione, che si traduce in meno quantità e più qualità. Ma le priorità dei brand vanno ben oltre: “Investire nell’innovazione responsabile”. Importante è sensibilizzare il consumatore verso una maggiore responsabilità negli acquisti, che significa anche sensibilizzarlo nei confronti della circolarità, che parte dall’allungare la vita di un capo. La strada verso il 2030 prevede “catene del valore tracciabili e trasparenti, maggiori centralità e coinvolgimento del consumatore da parte delle aziende della moda, la raccolta e l’analisi dei dati e un passaggio graduale dal prodotto al servizio”.

Quindi assisteremo ad un cambio radicale della moda. La trasformazione sarà lenta e diversa, ma avremo una sostanziale raccolta etica e pro natura. Il sogno dell’Italia è il risollevamento economico. E ben presto speriamo di poterci immergere nella totale ripresa economica.

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