L’artista ischitana Ylenia Pilato vince con l’opera Angelica del film “Il Gattopardo”: le sue riflessioni sulla bellezza dell’arte
L'opera sontuosa ritrae la protagonista del film Angelica interpretata da Claudia Cardinale all'interno delle sale del magnifico Palazzo di Palermo dove riecheggiano le storie narrate da Tomasi di Lampedusa nel film
Il festival “Omaggio a Luchino Visconti ” si è inaugurato il 28 maggio e si è concluso il 12 giugno presso Villa Arbusto di Angelo Rizzoli ad Ischia. La quinta edizione ha visto la partecipazione di ben 22 artisti che hanno esposto le loro opere nella collettiva dal titolo ” Il sogno del cinema “. In particolare, questa edizione è stata dedicata a Mario Garbuglia, tra i più importanti scenografi italiani del teatro e del cinema del 900, famoso a livello internazionale e collaboratore di registi come Luchino Visconti.
Il tema è stato il rapporto tra il cinema e le arti figurative. La giuria è stata presieduta da Daniela Garbuglia, figlia di Mario e componente dell’ Associazione italiana di costumisti e scenografi. Domenica 12 giugno ci sono state le premiazioni per le categorie cinema e cortometraggi, pittura e scultura, canto e melodie. Nella sezione pittura e scultura sono state ben 3 le vincitrici del primo premio ex equo: Natali Ferrary, Dora Nina D’Ausilio e l’ischitana Ylenia Pilato. L’artista Natali Ferrary ha vinto con l’opera denominata Divorzio all’americana, che ritrae il divo Johnny Depp. Un ritratto ben realizzato con tecnica e stile contemporaneo. L’artista Dora Nina D’Ausilio ha vinto con l’opera Divina dedicata a Maria Callas. Luchino Visconti, regista d’opera, fu stregato dalla divina Callas e firmò la regia di alcune celebri opere interpretate dalla Callas alla Scala. L’artista Ylenia Pilato ha vinto con l’opera Angelica del Film Il Gattopardo.
L’opera sontuosa ritrae la protagonista del film Angelica interpretata da Claudia Cardinale all’interno delle sale del magnifico Palazzo di Palermo dove riecheggiano le storie narrate da Tomasi di Lampedusa nel film. Luchino Visconti trasse l’ispirazione per l’ambientazione del ballo nel film, tratto dall’omonimo romanzo Il Gattopardo del 1963. L’artista Ylenia si dice orgogliosa di questo meritatissimo trionfo e si congratula con le altre due vincitrici della categoria di pittura e scultura. La sua Angelica è uno spettacolo di grazia, eleganza e sensualità. L’arte non ha confini, ha detto Ylenia Pilato, dopo aver ricevuto il primo premio a Villa Arbusto, perché essere artisti significa innanzitutto essere liberi”. “Non esiste arte ha aggiunto Ylenia, se non c’è piena libertà di espressione da parte dell’artista. È proprio in questo suo continuo spingersi oltre che si trova l’infinita potenzialità dell’arte, un vero nutrimento spirituale, visivo ed intellettuale che ha la potenza di librare l’uomo in dimensioni oniriche”.
La versatile Ylenia Pilato ci consegna un’analisi sull’arte e coscienza e riflessioni su come ci si immedesima: L’ arte e l’ estetica hanno una profonda relazione con la bellezza, la stessa che viene percepita come tale dal nostro cervello grazie alla combinazione tra colori, forme, suoni. Negli ultimi anni le neuroscienze hanno indagato la percezione di piacere generata osservando manifestazioni di bellezza al punto che il neuroscienziato Semir Zeki ha coniato un nuovo termine e cioé “NEUROESTETICA”, con il quale si intende definire un preciso ambito di indagine riguardante l’attivita cerebrale, il processo creativo e il giudizio estetico. A partire da questi studi è possibile affermare che l’esperienza estetica non è una semplice registrazione passiva della realtà circostante, ma una costruzione attiva di significati che comporta processi di elaborazione e analisi. Addirittura, l’osservazione di diversi tipi di dipinti produce attività in differenti regioni corticali, a seconda della categoria di appartenenza dell’opera d’arte.
Elaborazione foto di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter
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