LE OPINIONI

Un’avventura giunge al termine

Miei cari lettori, come per tutti questo è un momento difficile, la cronaca ogni giorno ci mette dinanzi ad una realtà probabilmente spaventosa per i più, ma prima di accennare a questo volevo dirvi che quanto segue sarà l’articolo di chiusura della mia rubrica. Tutte le avventure terminano e anche la nostra giunge a conclusione. Non nascondo che quest’esperienza mi abbia arricchito, e spero che lo stesso sia stato per voi. Ho trattato molti e disparati argomenti, che spero vi abbiano interessato. Ciò che sostanzialmente ho ribadito però in ogni riga è che il mio bellissimo lavoro non è un lavoro “da pazzi” o meglio “per pazzi”. Tutti noi abbiamo bisogno di affrontare i nostri scheletri, le nostre paure, le nostre ansie, tutti noi abbiamo bisogno semplicemente di riconnetterci a noi stessi, di comprendere noi stessi.

Ho ribadito inoltre che spesso rifuggiamo dai nostri dolori e soprattutto dai silenzi assordanti della solitudine, e riempiamo la nostra vita di “cose”, di “eventi”, di “impegni”, che appunto riempiono, colmano, ma non saziano affatto quel vuoto. Questo stato di quarantena, di isolamento forzato, inevitabilmente ci costringe a vivere appieno lo stato emotivo da cui spesso rifuggiamo. Non dobbiamo vedere questi giorni come un supplizio, ma come un’occasione per riflettere su quanto detto, e sull’ormai tanto agognata normalità. Pensiamo a quando torneremo in strada, a quando ci abbracceremo di nuovo, a quando non si entrerà in gruppi di tre o cinque al supermercato, come fosse un party esclusivo, ma ci potremmo entrare tutti insieme, pensiamo a quando torneranno i caffè al bar, le chiacchierate, le foto stretti l’uno all’altro, pensiamo a quando un giorno non molto lontano tutto questo sarà un ricordo, e quella normalità appena riconquistata sarà un regalo, inaspettato certo, ma bellissimo.

Ameremo tutto quello che finora ci è parso futile, ogni secondo lo vivremo diversamente, dandogli più valore. Una passeggiata sul lungomare, un gelato davanti al castello Aragonese, un aperitivo in riva, un tramonto visto dalla chiesa del Soccorso, o una semplice corsa sulla spiaggia, tutto acquisterà un nuovo sapore, un nuovo colore. Tutto sarà amplificato, un po’come se passati questi giorni ci svegliassimo da un letargico sonno, e scoprissimo che l’inverno grigio è passato, e ciò che ci circonda è una nuova e vibrante primavera. In attesa di questa “primavera”, dobbiamo farci forza, e rimboccarci le maniche per superare l’inverno al meglio, lasciarsi travolgere dal panico e dalle paure proprio ora non è necessario. Il tempo che avremo a disposizione possiamo sfruttarlo per riprendere quelle attività trascurate a causa degli impegni quotidiani quali lavoro, scuola o altro. Ci renderemo conto che i minuti in una giornata sono davvero molti e sarà magari noioso vederli trascorrere da un divano.

Dobbiamo dunque tenerci impegnati affinchè il tempo ottenuto non sia perso, ma sia tempo di qualità. Dobbiamo svagarci senza piangersi addosso, ci sono tante cose da poter fare per non sentirci in una gabbia ma in una nuova realtà, tutta da vivere. Sarebbe bello riprendere i libri lasciati sul comodino a metà, o quelli che non si è mai potuti concluderli, magari dei romanzi, o dei libri d’avventura, così da poter esplorare il mondo, lottare con creature mostruose, o vivere una storia d’amore semplicemente stando in casa. Oppure possiamo giocare con i familiari e videochiamare quelli che sono lontani, possiamo dedicarci alla cucina o anche tutti insieme decidere di compiere un’attività nuova, come fare origami, lavorare a maglia, fare dei lavoretti, soprattutto quando si è con i più piccoli. In questo modo alla fine di questo stato di pandemia avremo anche imparato tante cose nuove.

Mi rendo conto che rifuggire dalla noia in questi casi può sembrare difficile, e che per alcuni la noia può essere riempita con cibo, alcol o altro, con tutto ciò che dirige la nostra attenzione anche solo per un attimo lontano dalla realtà che viviamo. Le cattive abitudini non sono però buone consigliere, richiamate alla mente i vecchi articoli sull’importanza del sonno, dell’attività fisica, e della sana alimentazione. L’obbligo di stare in casa non è una scusa, la vita va avanti. Grazie a tutti voi lettori per essere stati compagni di questa mia avventura. Liberamente volge al termine, nella speranza di aver lasciato in tutti voi la voglia di non fermarvi nella vostra ricerca personale.

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Con affetto

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Dott.ssa Ilaria Castagna

Liberamente” è curata da Ilaria Castagna, psicologa, laureata presso l’Università degli Studi de L’Aquila, specializzanda presso la Scuola di Psicoterapia Cognitiva Comportamentale di Caserta A.T. Beck

Tel: 3456260689

Email: castagna.ilaria@yahoo.com

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