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L’isola e il suo presepe vivente: tre appuntamenti tra Casamicciola, Ischia e Forio

di Isabella Puca

Ischia – L’isola riscopre il fascino del presepe di Greccio e lo fa in tre appuntamenti tra Casamicciola, Ischia e Forio e con tantissimi figuranti. Greccio con San Francesco fu il luogo del primo presepe vivente al mondo, la magia di una notte speciale viene quindi ripresa e riproposta dagli ischitani che si calano nelle vesti di pastori, angeli e popolani per far rivivere le atmosfere della Natività. Comincia il comune di Casamicciola questa sera quando, dalle 16:00, dalla Chiesa parrocchiale di Sant’Antonio da Padova partirà il lungo corteo di figuranti che proseguirà verso Piazza Marina per poi raggiungere il Pio Monte della Misericordia. Non c’è Natale senza solidarietà e il presepe vivente di Casamicciola di quest’anno, per iniziativa di Don Gaetano Pugliese, sposa un’iniziativa davvero bella. Chi vorrà potrà, infatti, lasciare confezioni e buste di alimenti all’interno della capanna, che saranno poi distribuiti a persone e famiglie bisognose. Un piccolo gesto anche per chi in queste feste ha donato regali a destra e a manca tralasciando magari il vero spirito del Natale. Si continua poi il 29 dicembre, questa volta nel comune di Ischia, precisamente a Campagnano dove avverrà la quattordicesima edizione del presepe vivente. Oltre 250 i figuranti di quest’anno per un trionfo di antichi mestieri e vecchie cantine. «E con la quattordicesima edizione del nostro Presepe Vivente – ha spiegato Giuseppe Di Meglio, presidente dell’associazione culturale Villa di Campagnano – abbiamo deciso di fare di più: stiamo ricostruendo un tassello della vecchia Campagnano, convinti che Ischia non possa prescindere dalla memoria dei luoghi, fondamentale per l’identità di chi la abita, intrigante per i tanti turisti che la visitano». L’appuntamento, per un evento che al solito è organizzato dall’associazione culturale Villa di Campagnano con il patrocinio del Comune di Ischia, è a partire dalle 16:00 sulla collina di Campagnano. È qui che per qualche ora si dipaneranno le mille storie di un racconto collettivo che prenderà forma attraverso laboratori artigianali e mestieri tipici, dallo stagnino al falegname, legati a doppio filo alla storia del borgo: un itinerario ricco di fascino, alla riscoperta del tradizionale presepe napoletano dell’Ottocento, si snoderà attraverso cantine e grotte, anfratti naturali e caratteristici androni dei palazzi signorili. Con un’antica moneta che torna attuale, il “tornese”, i visitatori potranno assaggiare prodotti tipici e pietanze succulente, innaffiate dal vino bianco locale in un continuo intreccio tra cultura ed enogastronomia che affascinerà isolani e residenti. Dalle 15:00 alle 22:00 bus navette gratuite, messe a disposizione di Imperatore Travel, collegheranno il parcheggio dello stadio Enzo Mazzella con il luogo dell’evento. Non poteva di certo mancare Forio; l’appuntamento con il suo presepe teatrale è per il pomeriggio del 30 dicembre quando, a partire dalle 15:30, lungo il corso Francesco Regine fino all’ingresso di via Torrione, circa cento attori metteranno in scena la vita del presepe. Sei le associazioni che daranno vita all’evento che si annuncia quest’anno alla sua terza edizione. Nato ormai tre anni fa da un’idea di Gaetano Maschio, che ne cura regia e direzione artistica insieme a Eduardo Cocciardo, omaggia nel titolo una delle canzoni più antiche della tradizione natalizia napoletana “Quanno nascette Ninno” di Alfonso Maria De’ Liguori, «tre anni fa – ci racconta Maschio – mi soffermai davanti al presepe del Cuciniello a Napoli dove osservando questi personaggi nelle loro pose teatrali, tipiche dei pastori del ‘700 napoletano, li immaginai discutere in napoletano. Abbiamo ricalcato, migliorandole, quelle che erano le scene dello scorso anno, ci saranno sei postazioni che vanno dal censimento, alla cantina, passando per  il mercato, il palazzo di Erode, la villa di Lenone, la locanda e la grotta della natività». Le scene saranno ripetute ogni 20 minuti e ciascun gruppo sarà accompagnato da una guida. «Come ogni anno – ha concluso Maschio – c’è stata la partecipazione attiva delle location, iniziando dal Torrione con l’associazione Radici e finendo con tutte le famiglie che hanno messo a disposizione i loro portoni perché diventassero location di questo presepe teatrale che ogni anno cresce sempre di più».

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