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Lascia la casa ubriaco, ma era ai domiciliari: arrestato

Protagonista il 42enne Francesco Pugliese, che ha anche litigato con la sorella mettendo a soqquadro l’abitazione e danneggiando mobili e suppellettili. A bloccarlo i carabinieri, è stato condannato a 8 mesi col rito per direttissima

Si trovava ristretto agli arresti domiciliari e dunque mai avrebbe potuto lasciare la propria abitazione se non con l’autorizzazione preventiva di un giudice. Ma a un certo punto ha dimenticato questo dettaglio che gli è costato decisamente caro. Protagonista di questa singolare vicenda il 42enne Francesco Pugliese, personaggio già noto alle dell’ordine e gravato dalla predetta misura cautelare per vicende legata al traffico di sostanze stupefacenti. L’uomo si trovava in casa, ma secondo una prima ricostruzione dei fatti avrebbe alzato troppo il gomito: così, in stato di ubriachezza, ha dapprima alzato i toni con la sorella iniziando a discutere in maniera decisamente animata con la congiunta. Poi uno scatto d’ira lo ha portato a fare diversi danni all’abitazione colpendo e distruggendo o danneggiando diversi mobili e suppellettili. Poi, evidentemente con l’intento di placare spiriti eccessivamente bollenti, ha deciso di uscire di casa, cosa che gli era assolutamente vietata. 

E’ stata proprio la sorella di Pugliese, che fortunatamente non aveva riportato conseguenze fisiche, ad avvertire il 112. Anche se per la verità anche alcuni vicini di casa si erano allarmati per rumori ed urla che avevano udito in maniera distinta e che non parevano promettere nulla di buono. I carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile – guidati dal capitano Tiziano Laganà e coordinati dal luogotenente Sergio De Luca – si sono immediatamente messi sulle sue tracce fino a quando non lo hanno rintracciato a tarda notte proprio mentre, ironia della sorte, stava rincasando dopo aver sbollito rabbia e verosimilmente anche alcol. Ovviamente Francesco Pugliese è stato fermato e arrestato per il reato di evasione, nei suoi confronti è stato disposto il processo per direttissima che è stato celebrato ieri mattina dinanzi al giudice del Tribunale di Napoli. Che ha convalidato l’arresto operato dai militari dell’Arma ed ha condannato l’uomo alla pena di otto mesi di reclusione da scontare sempre ai domiciliari ma al di fuori dei confini dell’isola d’Ischia. Un modo per tenere anche la sorella al sicuro da intemperanze fuori controllo come quelle che lo hanno visto protagonista di questa triste e folle vicenda.

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