CRONACA

Lavori per il metano, tra Lacco e Forio la traversata è un’odissea

Code chilometriche specialmente nelle fasce orarie più “calde” della giornata, e il dibattito si infiamma sul perché le attività non vengano svolte nottetempo

Se da un lato la riapertura dell’anello dell’isola verde tra Barano e Ischia in notturna fa diventare decisamente meno problematica la viabilità per chi per tutta la stagione invernale si era abituato a sottostare alla chiusura di via Vincenzo Di Meglio, la strada che unisce Piedimonte ai Pilastri e ai disagi scaturiti dalla chiusura della strada non sorride chi da Lacco Ameno è costretto a raggiungere Forio, e viceversa. Non siamo di fronte alla chiusura totale della strada nelle ore più piccole della notte, ma il semaforo in questi giorni di fronte all’hotel San Lorenzo e al Garden & Resort, sul confine tra i comuni di Forio e Lacco Ameno, ha creato nelle ore di punta un traffico spaventoso, che si è sviluppato in un lungo serpentone lungo diverse centinaia di metri che ha costretto gli automobilisti a rimanere incolonnati per decine e decine di minuti.

Troppo facile dare tutta la colpa ai lavori di metanizzazione che, si sa, dovendo smembrare tutte le arterie principali dell’isola d’Ischia ha comportato e comporterà enormi sacrifici sul fronte della viabilità. Di certo il traffico caotico ci mette il suo ma complice anche il ricorso smodato all’utilizzo dell’auto da parte dei cittadini isolani, bisogna prendere atto che in determinate fasce orarie della giornata si formano code a dir poco chilometriche. E così ecco che impazza nelle piazze, nei bar e naturalmente – come vuole la moderna consuetudine – anche sui social il dibattito sull’opportunità che anche tra Lacco e Forio si lavorasse col favore delle tenebre.

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