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SAN GIUSEPPE “TERREMOTATO” FESTEGGIATO IN UN CAPANNONE DI LEGNO

Atmosfera surreale al  Fango di Lacco Ameno in festa, intorno alla locale chiesa di San Giuseppe, per via degli evidenti segni  del  terremoto del 21 agosto scorso 2017, quando Casamicciola e Lacco Ameno alte furono seriamente colpite, danneggiate  e sconvolte dalla improvvisa scossa sismica che uccise  due persone e rese inabitabili centinaia di case e distrutto decine di attività commerciali. Eppure oggi è festa in questo luogo per gli abitanti della zona. E’ la festa di San Giuseppe, la loro festa,  che attendono per  un anno intero per stringersi intorno al  Santo elevato dai lacchesi di sopra a loro Patrono e protettore. Atmosfera surreale dicevamo, già da ieri domenica,  allorquando in un capannone di legno  da campo montato  a pochi metri dalla chiesa danneggiata ed inagibile, il parroco Don Gioacchino Castaldi ha celebrato messa ed impartito in un   momento particolare di festa e di gaudio, la prima comunione ad alcuni bambini e bambine terremotati della parrocchia col candido vestito bianco  come è tradizione della cerimonia tanto attesa. Dalla chiesa- capannone  Don Giacchino ha lanciato il seguente messaggio di fratellanza: “Siano tutti riuniti a vivere questo tempo di preghiera, ha detto il parroco, sullo stile del nostro amato San Giuseppe, che fu uomo di fede e di carità, sul suo esempio impegniamoci a rafforzare la condivisione e la fraternità, partecipando alle celebrazioni liturgiche e agli incontri della comunità, costruiamo insieme un futuro, sereno e migliore, affinchè la nostra comunità, possa essere sempre più famiglia, luogo di solidarietà e di comunione”. Quindi san Giuseppe  festeggiato in un grosso capannone  da campo dove questa mattina  ci sarà anche  il vescovo in visita pastorale a solennizzare la mattinata festiva col suo pontificale in omaggio  al Santo, per dirla un poco da profano, delle zeppole a cui nessuno dei fedeli vorrà rinunciare.  Ristoro pertanto,  dello spirito e del corpo per i tanti cittadini della contrada del Fango che avendo perso casa e vecchie abitudini nell’ambiente in cui sono nati e cresciuti, sono stati costretti a  sistemarsi  altrove, chi in albergo, chi presso amici e parenti e chi in abitazioni in altro comune prese in affitto.  Ma nonostante i grandi disagi di abitabilità ed ambientazione, in questo giorno  speciale, in questa mattinata memorabile che passerà alla storia, si ritroveranno  tutti lo stesso in contrada per vivere le ore di fesa e omaggiare il loro santo Patrono San Giuseppe. Il programma della festa annunciato alcuni giorni prima del novenario iniziato il 10 marzo scorso con conclusione oggi giorno della ricorrenza, fra le altre iniziative, stabilisce per oggi pomeriggio l’uscita della solenne processione della storica statua di San Giuseppe per le strade della contrada segnate dalle tante case puntellate a triste testimonianza di un tragico evento che gli abitanti del Fango voglioni buttarsi alle spalle in attesa della ricostruzione che purtroppo, nonostante le esortazioni e le proteste, tarda a venire. L processione di San Giusepope saraà accompagnata dalla banda nusicale “”Giovanni XXIII insieme per la musica” di Forio.

Michele LUbrano

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