ARCHIVIO 2ARCHIVIO 5

Un giorno qualsiasi di un anno che verrà

DI GAETANO FERRANDINO

E così ci siamo, eccoci ad un altro giro di boa. Stanotte ci metteremo alle spalle un altro anno, il 2016, e daremo il benvenuto al 2017, sperando che quel “17” finale non sia foriero di negativi presagi (dalle nostre parti se c’è una categoria che abbonda, per consolidata tradizione, ed è proprio quella degli scaramantici). Allo scoccare della mezzanotte, come è giusto che sia, penseremo tutti ad un anno migliore, per noi stessi e magari anche per la nostra isola. Importante sarà poi, a partire dal 2 gennaio, fare in modo che i buoni propositi siano messi in pratica e non lasciati nel cassetto delle benevole intenzioni. Personalmente, ed a nome di tutta la redazione de Il Golfo, questo è l’augurio sincero e lontano da ogni retorica che rivolgo a tutti voi, ma ovviamente non è su questo che intendo soffermarmi. Per capire cosa ci riserverà l’anno che verrà occorrerebbe la sfera di cristallo, e purtroppo ne sono sprovvisto. Volendo invece limitarci ad un’analisi del 2016, non posso essere disfattista e negare che qualche cosa di positivo lo abbia lasciato, per quanto si tratti di palliativi.

Il mare è rimasto pulito, la stagione turistica tutto sommato è andata benino (sì, lo sappiamo che molto hanno influito le favorevoli congiunture internazionali, ma prendiamoci il “pacco regalo” ancora una volta e ringraziamo chi sta ai piani superiori), le star nazionali ed internazionali hanno ripreso a frequentare Ischia ed a eleggerla come località di vacanza. Ed attenzione, lo hanno fatto anche in forma solitaria ed autonoma e non certo spinti dai festival o dagli eventi mondani tipici della bella stagione. Ma non è questo il punto, purtroppo, ed anche preso atto di questi positivi riscontri non è che ci sia da sparare i botti  (a proposito, se riuscite a farne a meno è meglio, si può far festa lo stesso ed evitare brutte sorprese…). Passano gli anni, i lustri, i decenni – ed avere qualche annetto sul groppone comincia a renderti anche testimone oculare di questa mancata “evoluzione” – ma ti accorgi che purtroppo su certe cose ad Ischia non si muove nulla. Il calendario, quando ad esempio parli di problemi come il traffico, la sanità, la depurazione, i trasporti, sembra proprio essere diventato un optional. Se vogliamo, l’unica novità introdotta negli ultimi dieci anni è rappresentata dal low cost alberghiero, per il resto sembra di ascoltare un disco che pare essersi “incantato” e suona a ripetizione.

Non ci troviamo, almeno in alcuni casi, dinanzi a tematiche irrisolvibili, ma il fatto che se ne parli tanto, forse pure troppo, ma non si arrivi mai a dama, comincia a fare insospettire anche quelli come me che hanno superato la quarantina. Abbandonandoli soli, e spaventati, dinanzi ad un inquietante interrogativo: ma vuoi vedere che le soluzioni non è che non ci sono ma non vogliono essere messe in pratica? Già, forse è proprio così: prigionieri di una comunità poco incline all’educazione civica, ed amministrati da chi non ritiene di dover anche imporre determinate cose, ma semplicemente adagiarsi a quello che vogliono gli elettori, che in fondo hanno il coltello dalla parte del manico perché ogni cinque anni vanno alle urne. Ecco la triste verità. Ed allora ecco perché, e qui mi capiranno gli amanti del fumetto, ho il terribile ed altrettanto angosciante sospetto che anche nel nuovo anno, su una serie di questioni, ci parleremo addosso ripetendo le stesse parole dell’ultimo quarto di secolo e ci ritroveremo a fine dicembre senza aver combinato nulla. Come succedeva nella Inverary Road narrata da Tiziano Sclavi nella “Zona del Crepuscolo” di Dylan Dog. Dove il tempo pareva essersi fermato e dove ogni giorno, manco a dirlo, era un giorno qualsiasi di un anno che verrà. Vabbè, dai, speriamo finalmente di essere smentiti. Nel frattempo, auguri a voi ed ai vostri cari.

gaetanoferrandino@gmail.com

Ads
Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex