POLITICAPRIMO PIANO

MIMI’ E GIACOMO SI “ASFALTANO” A VICENDA

Alta tensione a Lacco Ameno tra il consigliere di minoranza ed il sindaco. Il primo rinfaccia al secondo le spese sostenute per rimettere a posto alcune strade del paese (oltre 100.000 euro, ritenuti un’enormità) e ricorda come i cittadini abbiano dovuto attendere 8 anni. Il “Barone” in precedenza aveva accusato l’ex senatore: «Antepone le chiacchiere ai fatti»

Quelle ultime elezioni amministrativa, inutile fare troppi giri di parole, hanno lasciato un segno indelebile. E, soprattutto, una distanza incolmabile verosimilmente non soltanto sotto l’aspetto squisitamente politico. Giacomo Pascale e Domenico De Siano – rispettivamente sindaco di Lacco Ameno e consigliere di minoranza del Comune del Fungo – sono da tempo ai ferri corti ed ogni occasione è buona per non mandarselo a dire. Così, dopo l’ultimo episodio relativo alle multe agli alberghi che scaricavano le acque termali durante i lavori dell’EVI (con le aziende dell’ex senatore che sono state sanzionate) adesso arriva un nuovo pepato botta e risposta. Insomma, dalle parti di Piazza Santa Restituta non ci si ferma nemmeno ad agosto. Stavolta a scatenare la polemica è… l’asfalto, ossia i lavori di maquillage di una serie di strade cittadine. Il primo cittadino aveva spiegato con toni trionfalistici di aver cambiato il volto di alcune arterie con una serie di opere, l’imprenditore però gli ha risposto per le rime.

De Siano è andato infatti giù duro: “Non ha capito. Dare risposte ai cittadini è prioritario. Lacco Ameno ha bisogno di una prospettiva come dell’ordinaria manutenzione. Al netto degli interventi eseguiti sulle strade periferiche si fa fatica a separare il prima dal dopo, visto che Pascale amministra il paese da ben otto anni. I disagi ai cittadini che abitano in quelle zone hanno sempre avuto un colpevole. Se non si è capaci di fare l’ordinaria manutenzione delle strade secondarie per tutto questo tempo è chiaro che si riducono a un colabrodo ed hanno bisogno di essere asfaltate. Menomale che in otto anni si è ricordato che non si possono avere cittadini di serie A e serie B, o addirittura di serie H o Gn”. Bordata non da poco, alla quale però segue successivamente un interrogativo ed un chiaro atto d’accusa: “Ma a quale prezzo?”, si domanda Domenico De Siano che aggiunge: “Lo abbiamo chiesto al sindaco Pascale in Consiglio Comunale. Non ha saputo fornirci il costo dell’asfalto a metro quadrato. In compenso ci ha risposto a voce, senza un atto in grado di certificare quei 103 mila euro. Forse non ha capito le domande. E allora ecco la lista dei lavori effettuati. Sommati i costi, si arriva a 93 mila euro cui va aggiunta l’IVA di 10 mila euro. 1. Fioriera parcheggio capitello (sotto al depuratore): 10.500 €; 2. Rimozione panchina da Capitello a Piazza Santa Restituta: 500 €; 3. Lavori via Roma, ingresso: 9500 €; 4. Gerani aiuola, ingresso via Roma: 6900 €; 5. Zona 167 – griglia: 16.000 €; 6. Zona 167 – giochi: 17.500 €; 7. Pavimentazione Vicolo Prunella: 32.000 €; Un geranio ha un costo medio di 3 €. Con tutti i soldi spesi per ‘l’estetica cittadina’, compresi i 2300 gerani, una panchina spostata di qualche metro e le casette per bambini, oggi Lacco Ameno dovrebbe essere come la Costa Azzurra. Nel frattempo invece di migliorare i servizi dell’Ospedale pensa all’estetica cittadina e a dedicarsi a battaglie personali arrecando un danno economico e di immagine ai cittadini di Lacco Ameno”.

Ma che cosa ha indotto De Siano a scagliarsi in maniera così pesante contro il suo interlocutore? Il sindaco Pascale aveva pubblicato alcune foto che documentavano la situazione in cui versavano alcune strade del territorio comunale prima e dopo che iniziassero i predetti lavori commentando così rivolgendosi al rivale: “

Chi si lamenta per le risorse che abbiamo destinato per asfaltare le aree più periferiche, probabilmente non le vive quotidianamente o non conosce i disagi che per anni hanno vissuto i cittadini nel percorrerle, né i danni subiti dalle loro vetture. A Lacco Ameno non devono esistere cittadini di serie A e di serie B, per questo motivo la nostra Amministrazione si è attivata manutenendo le vie e le stradine secondarie, come via Pannella zona 167, via S.Aniello, via Fango, via Crateca, via dei Carri e via Letto di Lava, ad esempio, per circa 8.319,14 mq. Guardate le immagini a confronto, il ‘prima e il dopo’: le foto sono eloquenti e credo che da sole possano mettere un tappo al vespaio di polemiche che come sempre demarca chi all’arte del fare, antepone l’arte del fare chiacchiere”. Insomma, si consuma così l’ennesimo atto di una sorta di don Camillo e Peppone in salsa lacchese. Giacomino e Mimì, davvero amici mai.

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