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Mobilità, l’allarme: «A Ischia si muovono più auto che a Roma»

È quanto emerso durante l’incontro pubblico sul tema della mobilità sostenibile organizzato da Legambiente nella sala consiliare del comune di Lacco Ameno. Occasione per ricordare quanto sia impellente la necessità di individuare una soluzione risolutiva per la piaga traffico

Mobilità, forse il principale problema dell’isola d’Ischia. Ne è convinto il primo cittadino di Lacco Ameno, Giacomo Pascale che da anni si batte per ridurre il traffico sull’isola, vera piaga del nostro territorio, deterrente per molti turisti a visitare l’isola. Se ne è parlato ieri pomeriggio presso la sala consiliare di Lacco Ameno nell’ambito del convegno organizzato da Legambiente sul tema della mobilità sostenibile con gli interventi della dottoressa Ilaria Maltese e del dottor Luigi Acquaviva dell’Ufficio Comune per la Sostenibilità Ambientale, un ufficio che è riuscito a unire 8 comuni situati all’ombra del Vesuvio che si sono coesi per individuare una soluzione sinergica per risolvere uno dei fondamentali problemi dell’intero pianeta: la mobilità. “Visione e coraggio ci vuole per fare il sindaco – dichiara Pascale – . La mia visione è quella, azzerare il traffico e continuerò a battermi per questo obiettivo. Anche se non dovessi essere rieletto”.

Nella sala consiliare di Lacco un’ampia rappresentanza del mondo dell’imprenditoria e del mondo politico ischitano. Luigi Polito, general manager di Imperatore Travel World, tour operator leader nel Sud Italia, Luca D’Ambra presidente di Federalberghi Ischia, Peppe Mazzara presidente di Legambiente Ischia, Nicola Lamonica coordinatore regionale VAS, Francesco Pezzullo ,presidente di Confesercenti Ischia, Giovanni Lombardi presidente emerito dell’Atec, Giovannangelo De Angelis, Lello Sgambati, Silvano Arcamone, Maria Orlacchio, e Marianna Lamonica de “La Stanza.

Mario Savio, vicesindaco di Forio e naturalmente Giacomo Pascale, primo cittadino di Lacco Ameno forse il più attento uomo politico ischitano sul tema della sostenibilità sostenibile. Non è un segreto infatti che il primo cittadino di Lacco Ameno sia forse il forte sostenitore di un radicale cambio di prospettiva sulla mobilità ischitana che non ha mai nascosto la volontà di raggiungere l’ambizioso obiettivo dell’abbattimento totale della circolazione delle autovetture, o comunque di arrivare quanto più vicino possibile a questo sogno.

Peppe Mazzara ricorda che il tema principale, secondo il punto di vista di Legambiente è proprio la mobilità. Il traffico congestionato comporta un impatto negativo su chi giunge a Ischia da fuori. “L’eccesso di automobile rappresenta un grave danno ambientale, è una questione ecologica di primaria importanza. Non solo c’è un problema legato allo spazio fagocitato dalle automobili, c’è inoltre una domanda di parcheggi e di spazi da occupare a tutti i costi che determina una forte domanda a livello urbanistico, non gestibile. Problemi fondamentali, centrali da affrontare secondo l’ottica giusta. Sull’isola d’Ischia, calcolando il numero di autovetture che si muovono per migliaia di abitanti, circolano più vetture che a Roma, città europea con più traffico. Un dato spaventoso. Giacomo Pascale, ricorda come la sua principale “fissazione” (come viene definita da alcune persone forse ormai stanche di sentire discorsi orientati sempre sulla mobilità) sia la mobilità e il sogno della auto zero. “Mobilità è l’unico grande problema dell’isola d’Ischia, una situazione ormai al collasso, autentica vergogna per l’isola secondo il primo cittadino di Lacco Ameno.

“Nel 2001 – ricorda Pascale – abbiamo avuto l’opportunità per attingere a un finanziamento dal ministero dell’ambiente per iniziare un progetto innovativo sulla mobilità. Non siamo riusciti a portarlo avanti. Abbiamo perso il treno.Mi sono candidato a sindaco con l’obiettivo di togliere auto dalle strade, dopo 4 anni e mezzo ho fallito, non sono riuscito a togliere nemmeno una. Eppure l’80% dei turisti stranieri non ci scelgono perché ci ritengono caotici. il 40% non ritorna perché ci trova caotici. Isola d’Ischia potrebbe diventare maggiormente appetibile sul turismo internazionale. inversione culturale dalla cultura del possesso alla cultura dell’uso dell’auto.

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Il primo problema da risolvere – sostiene Luigi Acquaviva, coordinatore dell’Ufficio Comune per la sostenibilità ambientale del Pums Vesuviano resiliente che coinvolge i comuni di Ottaviano, Palma Campania, Poggiomarino, san Giuseppe Vesuviano, San Gennaro Vesuviano, Somma Vesuviana, Striano e Terzigno – è riuscire a mettere d’accordo tutti i sindaci e constatare se effettivamente è obiettivo comune risolvere una volta per tutte il problema della mobilità. Andare in Regione coesi permette di avere possibilità di ottenere maggiore attenzione.

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Trovata una congiuntura di intenti è necessario capire che non basta pensare a un piano traffico che possa rendere più scorrevole la circolazione delle auto, ma ragionare in termini di riduzione delle auto stesse, attraverso alternative valide per la mobilità. L’automobile deve diventare l’ultimo mezzo a disposizione per raggiungere la propria meta, fornendo alternative valide, immediate, che permettano di lasciare le auto in garage. L’UCSA opera nell’ambito dell’energia, dell’ambiente e dell’adattamento agli effetti del cambiamento climatico. Affronta il problema a tutto tondo, andando oltre alla mobilità. Ponendosi come obiettivi la riduzione degli effetti negativi sull’ambiente di origine antropica e la preservazione di risorse e il loro possibile utilizzo per migliorare la qualità della vita a livello territoriale. Allo stesso tempo puntando all’aumento della capacità resiliente del territorio. Tutto realizzato attraverso il monitoraggio dell’inquinamento ambientale e la scelta di azioni sinergiche. Dobbiamo tornare a ragionare in termini che richiedono uno sforzo che costringa a un radicale cambiamento di mentalità, pensare in virtù della collettività, piuttosto dell’individuo.

Anche le parole dell’architetto Silvano Arcamone hanno ricordato l’esigenza di individuare soluzioni d’eccellenza prendendo spunto sulle soluzioni realizzate ad esempio in Emilia dove i mezzi pubblici rappresentano una garanzia e non un appuntamento con l’incertezza.

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