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Multe con gli autovelox a Ischia, il “cerino” resta in mano al Comune

Come era ampiamente prevedibile il giudice di pace della sezione distaccata di Ischia ha respinto in un procedimento (e l’effetto sarà ovviamente “duplicato” a raffica) la chiamata in causa della Maggioli chiesta dall’ente di via Iasolino fissando la trattazione dell’udienza al 30 aprile 2024

Niente da fare, per il Comune di Ischia arriva un’altra prevedibile mazzata, come il nostro quotidiano aveva ampiamente preannunciato in esclusiva nei giorni scorsi. Dinanzi all’ennesimo ricorso presentato da un cittadino che chiedeva l’annullamento di una contravvenzione generata da un eccesso di velocità rilevato da uno degli autovelox installati sul territorio, l’ente di via Iasolino aveva provato a giocarsi una carta tesa a fare in modo di poter evitare un vero e proprio salasso dal momento che le spese legali a carico del Comune rischiano nel tempo di moltiplicarsi viste le centinaia e centinaia di ricorsi contro multe ritenute illegittime. Un quesito nel quale è stato dato riscontro nella causa tra A.B. – rappresentata dall’avvocato Alberto Morelli – e lo stesso Comune di Ischia difeso dall’avvocato Emanuele Di Meglio. Di fatto ecco cosa si leggeva in un atto di comparsa di costituzione e risposta che è stato discusso ieri l’altro dinanzi al giudice dott. Arturo Uccello. Scriveva l’avvocato Emanuele Di Meglio: “In via del tutto preliminare la scrivente difesa chiede di essere autorizzato dall’Ill.mo Giudicante alla chiamata in causa della Maggioli spa società con la quale l’Ente Comune di Ischia in data 22.6.2022 ha sottoscritto Determinazione di affidamento di incarico n.1131 del 22.6.2022 avente ad oggetto: ‘Affidamento del servizio di locazione di postazioni di controllo delle infrazioni al Codice della Strada per il superamento del limite di velocità’. A seguito di tale determinazione la Maggioli spa ha rilasciato la ‘Dichiarazione di conformità dell’impianto alla regola d’arte’ ed il Verbale di collaudo e regolare esecuzione datata 20.9.2022 dalla quale documentazione si evince la regolarità della procedura e dei macchinari adoperati. La chiamata in causa trova la sua giustificazione nella circostanza per cui è la Maggioli spa che ha accertato la conformità degli impianti all’uso convenuto a seguito di determinazione di affidamento di incarico. Per tale motivazione la scrivente difesa ritiene essenziale la chiamata in giudizio della Maggioli spa che manlevi l’Ente Comune di Ischia da qualsivoglia responsabilità in ordine ad eventuali omissioni o mancanze procedurali”.

A questo punto le speranze di stravolgere un chiaro filone di indirizzo giudiziario sono davvero ridotte al lumicino se non addirittura nulla: e giocarsi la carta della Cassazione, in caso di soccombenza, potrebbe costare fino a 4.000 euro di spese legali per singolo contenzioso

Una strategia che, come ampiamente prevedibile, non ha sortito gli effetti sperati, con tutto quello che ne consegue per il Comune. Il giudice dott. Uccello infatti letti gli atti ha osservato tra l’altro quanto segue: “La qualità soggettiva di Ente di diritto pubblico, pertanto, non può, ad avviso del giudicante, legittimamente porsi in dubbio. Da quanto sopra consegue che, a parere di chi scrive, la decisione da parte del suddetto Ente di utilizzare apparecchi tecnologici idonei ad incidere significativamente sulle condotte dei suoi amministrati debba necessariamente passare per una distinta ed autonoma valutazione di legittimità formale e sostanziale degli apparecchi stessi, restando detta valutazione sempre onere specifico dell’Ente territoriale, di cui l’Ente medesimo non può spogliarsi semplicemente rimettendosi integralmente e supinamente all’operato di altro soggetto (nella specie peraltro privato) che abbia di fatto fornito gli apparecchi stessi. In particolare, dal punto di vista normativo, va rilevato che l’azione della Pubblica amministrazione è informata all’osservanza del principio di legalità (di cui l’aspetto in esame è componente essenziale) e tale specifico obbligo è in primis contenuto nella Carta Costituzionale (art.97 Cost.). Inoltre, l’azione della Pubblica amministrazione deve altresì essere orientata al rispetto del principio di trasparenza, per cui gli atti finali di un qualunque procedimento devono essere resi pubblici, avendo gli interessati il diritto di accesso agli stessi (cfr. L.241/1990 e sue modifiche e integrazioni)”.

Non è tutto, il giudice di pace della Sezione Distaccata di Ischia aggiunge: “In secondo luogo, sotto un profilo più strettamente formale e di rito, osserva il giudicante che la domanda di manleva esperita dal Comune non trova alcun obiettiva ed effettiva connessione con il giudizio de quo atteso che la domanda principale svolta dal ricorrente non concerne alcun accertamento di responsabilità dell’Ente, né richiesta di condanna al pagamento di somme, bensì soltanto l’accertamento della illegittimità del verbale di contravvenzione in concreto impugnato ai sensi degli artt.6 e 7 del D.Lgs. 150/2011 (già art.22 L.689/81). Ne consegue che, non dovendosi emettere nessuna pronuncia di accertamento di responsabilità e/ o di condanna dell’Ente al pagamento di somme, ma solo la verifica della legittimità formale e sostanziale del verbale impugnato, non sussistono i presupposti in rito per la chiamata in causa della società Maggioli Spa come richiesto dal Comune di Ischia. Non va invero sottaciuto che la questione in realtà riguarderebbe, nel caso di specie, esclusivamente l’eventuale condanna alle spese dell’Ente in caso di accoglimento dell’opposizione: ossia un aspetto rispetto al quale il Comune può tranquillamente decidere, in un momento successivo e sussistendone i presupposti, di agire nei confronti della società che ha fornito gli apparecchi utilizzati per il rilevamento automatico dell’infrazione contestata”. Logica a questo punto la conclusione con il giudice che ha rigettato la richiesta di chiamata in causa della Maggioli e ha fissato per la discussione l’udienza del 30 aprile 2024. Una decisione, questa, che ovviamente rischia di essere duplicata ma forse anche l’ultima chance che il Comune di Ischia aveva per evitare un effetto domino di sconfitte giudiziarie. Anche perché nel frattempo l’orientamento del giudice di pace, in attesa della trattazione delle udienze, è quello di sospendere le sanzioni elevate con l’autovelox, segno evidente che le opposizioni sono ritenute potenzialmente fondate. Insomma, le speranze si stravolgere lo stato dell’arte sono davvero poche, e un ricorso in Cassazione rappresenta davvero una sfida “alla cieca” e un campo minato non da poco: nuove sconfitte giudiziarie, infatti, potrebbero costare molto più care alle casse comunali, si potrebbe arrivare anche a circa 4.000 euro di spese legali per singolo contenzioso. Insomma, è chiaro che dinanzi a numeri del genere ci si debba cominciare a interrogare se valga magari la pena alzare bandiera bianca.

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Un sindaco se si definire così

Un sindaco che con il suo modo di fare rischia di mandare in bancarotta il comune dovrebbe quanto meno dimettersi quanto prima
Come si fa a proseguire con una persona che non conosce le leggi e il codice della strada
Vorrebbe fare rispettare il codice della strada quando lui è il primo ad andare contro la legge
Che smontasse gli autovelox i dossi non consentiti e anche i semafori inutili che sta facendo montare
Se ne frega perché cmq vada noi cittadini ne subiremo le conseguenze che paghi di tasca sua la sua ostinata ignoranza

manlio

Facciamo una tirata d’orecchie al Sindaco di Ischia che si ostina a non rispettare le leggi e mantiene in vita autovelox che sono illegittimi perchè la strada non è conforme alle prescrizioni del codice della strada. Organizzi la pattuglia mobile cosi potrà mettere tutti gli autovelox che vuole

Bah

Si deve per forza fare cassa quindi
Secondo me dovremmo fare una rivolta popolare contro la gente che ci vuole perseguitare
Le strisce bianche non esistono più si paga ovunque e la legge anche su questo è molto chiara
Gli autovelox oltre ad essere abusivi sono anche inutili perché gli incidenti ci sono ugualmente
I dossi non si possono montare sulle nostre strade e soprattutto dove devono passare i mezzi di soccorso cioè su tutte le strade a parte quelle private come parchi ecc
I semafori non servono perché cmq ci sono i viglili che bloccano il traffico per far attraversare gli studenti
E anche i comitati che mettono cartelli stradali abusivamente “o chatti o guidi ecc” questi comitati demenziali sono nati solo perché un fesso non a saputo insegnare al proprio figlio a guidare e non ha saputo insegnarli come la notte si sta a casa nel letto ed adesso vogliono rompere i maroni a noi
Facciamo così non vi piace come si guida organizzare dei corsi di guida così insegnate a fare le rotatorie a chi ancora non ha capito che non si da la precedenza a destra ma la precedenza la ha chi ha impegnato la rotatoria e tutte quelle quelle cose che chi guida non conosce

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