CULTURA & SOCIETA'

Nel DNA dell’artista ischitana Ylenia Pilato anche la poesia e l’amore per i delfini definiti “Custodi del mare”

Da sempre il racconto di miti e leggende ha accompagnato l’affascinante esistenza degli “scugnizi” delfini nel mare davanti alla nostra isola, definiti dall’artista ischitana di Forio Ylenia Pilato, per amore della specie, “custodi del mare”. Secondo una di queste leggende, il patto di amicizia tra delfini e umani era stato suggellato dall’unione di Poseidone, signore del mare, con Melanto, figlia di Deucalione, alla quale il dio si era presentato con le sembianze di un delfino. Per questo motivo il figlio fu chiamato Delfo, da cui prese nome la città di Delfi – dove si trovava l’oracolo di Apollo – di cui era il re quando Apollo giunse a prenderne possesso.

Al mito di Dioniso si ricollega un’altra spiegazione dell’amicizia tra delfini e umani. Nel corso delle mille avventure e disgrazie subite per affermare il suo diritto alla vita eterna, Dioniso ebbe occasione di chiedere ad alcuni pirati di traghettarlo da Argo a Nasso, ma scoprì un complotto da costoro ordito per venderlo in schiavitù. Per punirli trasformò i loro remi in serpenti, avviluppò la nave in una cortina d’edera e la paralizzò con tralci di vite finché i pirati, impazziti, non si gettarono in mare, venendo trasformati in delfini. Da allora essi sono amici degli uomini e si adoperano per salvarli dai flutti, come memoria del pentimento dei pirati da cui discendono. Non sempre l’uomo ricambia questo patto di fedeltà, almeno nei tempi moderni. I delfini nei nostri mari stanno diminuendo a vista d’occhio e sono sempre più faticosi i tentativi di tutela. Nonostante ciò,il mare dell’isola d’Ischia è uno scrigno ricco di tesori sommersi… Nei suoi abissi, una biodiversità indescrivibile trova l’habitat ideale per esprimersi. In particolare, vi è presente l’unica comunità italiana conosciuta della specie di delfino mediterraneo.

La Poesia I CUSTODI DEL MARE di Ylenia Pilato

Vanno instancabili / di mare in mare / alla ricerca di acque incontaminate. / I piccoli, già stanchi, / chiedono curiosi: / Dov’è il posto incantato?”. / I grandi, già sconfitti, rispondono consapevoli: / “Cercheremo ancora il posto da Dio creato”. / E vanno lontano, / nel ricordo di ciò che erano gli oceani, / custodi di un mondo / dall’uomo violato.

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Non distante dall’isola c’è un vero e proprio condominio di cetacei: il canyon sottomarino di Cuma, da tempo oggetto di studio dell’Associazione Delphis presente da circavent’anni e più sull’isola. A questi habitué delle nostre acque è stata dedicata diversi anni fa una mostra permanente presso la Sezione Cetacei del Museo di Villa Arbusto a Lacco Ameno, così da costituire, per il visitatore, una finestra aperta nel blu del Mediterraneo. 

I delfini, fantastiche creature dall’aspetto sorridente, carattere giocoso e movimenti eleganti, non mancano di suscitare simpatia.  Non solo oggi esiste un legame speciale che ci lega ad essi, ma già in passato i delfini furono icone di miti e leggende e, per gli antichi Greci, messaggeri degli Dei. Che l’uomo sia sempre stato affascinato dall’acume straordinario di questi mammiferi acquatici è cosa nota. Basta scorrere le pagine della storia dell’arte e dell’antichità per trovare innumerevoli esempi di bassorilievi, mosaici, ceramiche dipinte, affreschi che raffigurano delfini. Il delfino era dedicato ad Apollo ed era considerato signore dei mari, amico dell’uomo, amante dei bambini, sensibile alla musica, compagno dei marinai, complice dei pescatori, caro agli Dei. Ad Ischia i delfini sono stati anche simbolicamente insigniti della cittadinanza onoraria, come atto di riconoscenza per aver fatto parlare dell’isola verde, promuovendone il mare, ancora in parte incontaminato, che ne permette la sopravvivenza.  Il mese scorso un branco di delfini è stato avvistato nel Golfo di Napoli, solcando il mare sorvegliato dall’area marina protetta Regno di Nettuno.

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ALESSANDRO QUASIMODO REGISTA ATTORE E POETA FIGLIO DEL FAMOSO NOBEL PER LA LETTERATURA SALVATORE QUASIMODO

Una bella notizia che conferma lo stato di salute dell’area, popolata, soprattutto nell’area pelagica, da ben otto specie diverse di cetacei.  Per l’artista Ylenia Pilato, da sempre affascinata dai delfini, essi rappresentano i “custodi del mare”, tanto da dedicare loro la seguente poesia dal titolo ” I custodi del mare” : Vanno instancabili di mare in mare / alla ricerca di acque incontaminate./ I piccoli, già stanchi, chiedono curiosi: / “Dov’è il posto incantato?”. / I grandi, già sconfitti, rispondono consapevoli: / Cercheremo ancora il posto da Dio creato”. / E vanno lontano, nel ricordo di / ciò che erano gli oceani, / custodi di un mondo / dall’uomo violato. Questa poesia, classificatasi al terzo posto durante un concorso di tanti anni fa presso il Parco termale Negombo di Lacco Ameno, ha ricevuto un secondo riconoscimento a distanza di anni. È stata scelta all’interno dell’antologia del ” III Concorso Internazionale La Panchina dei versi” pubblicata nel mese di marzo scorso con l’introduzione critica di Giuseppe Aletti e Alessandro Quasimodo. Aletti editore, dal 1994, è tra le più esclusive comunità letterarie, non una oscura sigla editoriale, ma un team di professionisti e grandi artisti guidati dalla passione del poeta e critico letterario Giuseppe Aletti. Di seguito la sua prefazione relativa all’antologia La Panchina dei versi :” Il tempo percorre il suo inesorabile tragitto, minuto dopo minuto, ci muta in forme sempre nuove, è compito dei poeti tentare di ingannare il conteggio delle stagioni. E in questo libro troveremo il tentativo di sconfiggere il tempo con i versi, aggiungendo un piccolo tassello al grande mosaico delle verità”.

ECCO I DELFINI SALTARE GIOIOSI NEL MARE DAVANTI AL CASTELLO ARAGONESE DI ISCHIA

Alessandro Quasimodo, attore, regista, poeta e presidente di svariate manifestazioni letterarie e culturali nel panorama italiano, non che figlio del Premio Nobel Salvatore Quasimodo, lascia anche lui la sua prefazione relativa all’antologia La Panchina dei  versi:” È importante dare voce ad un mondo interiore che nasce dalla profonda esigenza di comunicare e di trovare un linguaggio idoneo. Proprio da questo aggiunto è nata un’iniziativa, dal titolo La Panchina dei versi, che permette a ciascuno di offrire un contributo personale, a livello creativo, confrontandosi con gli altri. Storicizzando, in un’occasione particolare, non potendo, durante il festival Il Federiciano, usufruire della piazza di Rocca Imperiale, l’editore Aletti scopri’ il valore di una panchina, che si riusciva anche a spostare, come raduno poetico. Un luogo, quindi, reale e ideale che io stesso ho sperimentato e apprezzato”. L’artista Ylenia Pilato, oltre a figurare tra i poeti dell’antologia, ha ricevuto anche una pergamena a lei riservata. Così si esprime durante la nostra intervista: la poesia “I custodi del mare” rimarrà negli annuali della manifestazione.

IL FASCINO DEI DELFINI NELL’ AZZRRO MARE DI ISCHIA

La partecipazione a questo progetto, che attualmente solo la Aletti editore, nel settore indipendente, può garantire, mi ha permesso di differenziarmi fortemente in termini qualitativi dagli altri autori, ponendomi di fronte a un pubblico nuovo, in fase di cambiamento, sempre più alla ricerca di contenuti digitali innovativi e all’avanguardia. È sempre entusiasmante poter leggere le composizioni degli altri autori presenti nell’antologia, scoprire vite, esperienze, passioni e impressioni sul vivere e l’esistenza. E di questo ringrazio con gratitudine la Aletti editore per aver scelto di inserirmi tra gli autori selezionati per il volume antologico di questa terza edizione. Far parte della raccolta impreziosita dalle importanti firme di Giuseppe Aletti e Salvatore Quasimodo per me è un grande onore. È la prima importante occasione per me figurare tra i poeti scelti con cura da queste due personalità prestigiose del mondo poetico italiano e internazionale. Ho sempre avuto la passione di scrivere poesie, oltre a quella di creare quadri con le stoffe e devo dire che l’isola d’Ischia, con le sue creature, è una perfetta musa ispiratrice. Oltre alla poesia ” i Custodi del mare” dedicata ai delfini di Ischia, ho dedicato all’isola anche altri componimenti poetici dai titoli “O mia bella isola” e ” Piccoli cantori”. Attualmente non ho progetti relativi alla scrittura, dice Ylenia, ma non si sa mai. L’importante è coltivare questa passione cosi’ come quella dell’arte”.

Fotoricerca e Elaborazione Di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

Collaborazione: Ylenia Pilato

antoniolubrano1941@gmail.com

info@ischiamondoblog.com

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