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Niente bigliettai a Napoli, i passeggeri pagano a Procida

Di Concetta Iacono

foto ANTONELLO DE ROSA

NAPOLI – Brutta disavventura ieri sera per i pendolari che giunti sul molo di Porta di Massa per fare il biglietto della corsa della nave Caremar delle 19:25 per Procida e per Ischia, sbalorditi e sbigottiti, hanno trovato la biglietteria chiusa. Al centro della questione la controversia sorta ieri tra Caremar e le società concessionarie che si occupano della bigliettazione cui è stato decurtato il guadagno su ogni singolo biglietto dalla società di navigazione, da qualche mese privatizzata. Fatto sta che ieri sera gli addetti alla biglietteria hanno chiuso i battenti alle 18,45 rifiutandosi di offrire il regolare servizio oltre tale ora e per manifestare con questa azione di protesta il loro dissenso per le riprovevoli decisioni aziendali che – per il mancato accordo tra compagnia di navigazione e concessionario – hanno dato vita a 14 licenziamenti, rovinando intere famiglie che si troveranno a passare un Natale nero e senza speranza.

Sia gli autisti che i passeggeri si sono recati direttamente alla nave, dove  il personale di bordo in regolare servizio ha sì permesso di salire senza biglietto, ma prendendo momentaneamente in custodia i documenti di identità (manco si fosse in uno stato di Polizia) in attesa di fare i biglietti una volta giunti a Procida. In tutta questa operazione la nave, che già regolarmente impiega più tempo del previsto nella sua tratta (e non come una volta che le navi impiegavano un’ora e quindici minuti al massimo), è partita con un quarto d’ora di ritardo.

Una volta fatto lo scalo a Procida, tutti i passeggeri, anche quelli che dovevano continuare la navigazione per Ischia, sono stati costretti a scendere dalla nave e a rimettersi in fila per fare il biglietto, arrecando un ulteriore rallentamento della traversata dovuto ai tempi materiali per acquistare il titolo di viaggio. In tutto questo caos i poveri “naufraghi” hanno allungato la spinosa attesa per il famigerato ritorno a casa che, in questi frangenti, appare quasi un miraggio e sono stati bloccati a Procida per circa mezz’ora. Poi finalmente alle ventuno la nave ha mollato gli ormeggi per continuare la disavventura con meta finale Ischia, dove è giunta alle 21,25, ovvero dopo ben 2 ore dall’orario di partenza.

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