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Piazza Pontone, è polemica sul presepe che non c’è

Per ragioni che non sto qui a spiegare, ho evitato ultimamente il centro storico di Forio. Solo a seguito di numerose segnalazioni di amici vengo ora a sapere che quest’anno nessuno si è fatto carico di realizzare il tradizionale presepio nella fontana di piazza Pontone. Com’è noto, per anni, la bella iniziativa è stata patrocinata dall’Ascom a guida Pietro Russo. Non conosco le ragioni di questo disimpegno, ma posso immaginarle. Pietro Russo è un galantuomo che ama troppo la sua Forio e forse ha voluto esternare così il suo disappunto per come (non) vanno le cose all’ombra del Torrione. E come dargli torto! Magari Pietro avrà modo per spiegarci come stanno le cose. Di certo spiace che nessuno abbia pensato di raccogliere il testimone. Belle le luminarie e buono il baccalà, ma quanto costava fare un presepio nella fontana? E tra i gruppi parrocchiali nessun giovane che si volesse cimentare nell’impresa. Ecco, stavo per esprimere questa mia amarezza, quando su chat e telefonino piovono altre lamentele non solo per la fontana, ma anche perché nelle antiche chiese del centro storico mancano i presepi!  Quanto al repertorio di canti natalizi per la Liturgia, pare che non vadano più di moda quelli di sempre, ma si preferiscono le lagne sentimentaloidi stile new age…

Tu scendi dalle stelle, Quando nascette Ninno, Venite adoremus: cose da integralisti bigotti. Mah, mah e ancora mah! “Che tristezza!” mi son detto. Poi mi è venuto in mente il presepe di piazza San Pietro, con i palestrati nudi in primo piano e Gesù Bambino nascosto… e le femmen e tutto il resto… No, non tutti i mali vengono per nuocere! Forse è meglio così. Meglio evitare lo spettacolo di un presepio che rischiava seriamente di essere travolto dalle carnevalate di questi giorni, dalla immondizia (non solo materiale), dalle bottiglie di birra e altri superalcolici, dal vomito e dalla cacca. Meglio così. Rallegriamoci, cari amici. È Natale! In fondo, la nostra Civiltà nasce con quel Bambinello, tra lo sterco e la paglia. Chissà che non siano davvero anche questi i segni dei tempi per il ritorno di quel Sole che sorge dall’alto. E comunque vi ringrazio. Che bello sapere di non essere rimasto solo.

Sono infatti tanti i foriani che nutrono nostalgia per le tradizioni popolari lasciateci in eredità dai nostri padri. Tradizioni grandi e piccole attraverso cui un popolo semplice e umile, fatto di contadini e pescatori, ha saputo esprimere il suo amore per la Tradizione per eccellenza, quella Cattolica. La fede dei semplici. Non adulta, né adulterata. E quanta bellezza, nonostante la povertà e la miseria, ha espresso Forio nel corso dei secoli con la Chiesa del Soccorso, il convento e la chiesa di San Francesco, la Basilica di Santa Maria di Loreto, la parrocchiale di San Sebastiano, San Gaetano… Siamo in tanti, cari amici, ad amare le cose belle, buone e vere della nostra Civiltà. Siamo in tanti ad amare quel Bambinello. E non ci vergogniamo. Siamo in tanti. Coraggio! Non prevarranno!

Luciano Castaldi

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