CRONACAPRIMO PIANO

Tampone sparito: «Vi racconto il mio incubo col Covid»

La disavventura di Ernestina Onorato, tornata in ospedale per rifare ieri l’esame alla figlia dopo il primo effettuato lo scorso 28 agosto. Ma del quale, incredibile ma vero, si sono perse le tracce. L’amara testimonianza: «Non auguro a nessuno di vivere un’esperienza del genere»

Storie assurde, paradossali, surreali, che alle volte sembrano tratte da un film fantastico. Storie e scene che rischiano seriamente di duplicarsi con l’arrivo della stagione autunnale che come da prassi darà il benvenuto alla nuova influenza. Ma di questi tempi saremo davanti ad una vera e propria iattura, dal momento che avere qualche linea di febbre potrà significare – a prescindere dalla patologia e prima ancora che la si accerti, come è ormai noto a tutti – finire in isolamento. Con il rischio di rimanerci a lungo se poi le lungaggini di natura sanitaria dovessero metterci lo zampino, come sta troppo spesso accadendo.

L’ultima vicenda in ordine di tempo sulla quale soffermiamo la nostra attenzione arriva dall’isola di Procida ed a renderla nota ci ha pensato la signora Ernestina Onorato, che ha voluto raccontare pubblicamente la propria odissea sui suoi canali social. Un vero e proprio sfogo che dovrebbe far riflettere soprattutto perché, come appena detto, casi del genere a stretto giro potrebbero aumentare a dismisura. Ernestina, dopo aver ricordato che la salute viene prima di tutto, scrive: “Di solito mi piace scrivere e pubblicare solo cose belle, come un anniversario, un dolce riuscito bene e le foto delle mie meravigliose figlie. Proprio di una delle due mie figlie oggi voglio parlarvi , e di questo incubo che stiamo vivendo”. E qui inizia un racconto che ha francamente dell’incredibile: “Mia figlia ha eseguito il tampone perché è stata a contatto con la ragazza risultata positiva al covid. Questo succedeva il 28 agosto 2020. Oggi (ieri per chi legge, ndr) siamo al 7 settembre e mi ritrovo in ospedale con lei per rifare il tampone. Vi starete domandando perché. Perché positiva? Perché negativa? Niente di tutto questo”.

La motivazione arriva subito dopo e quanto asserisce la signora Onorato ha francamente dell’incredibile: “Il primo tampone non si trova. Questa non è una bugia, diffamazione o scemenza, come è stato detto dal primo cittadino (Dino Ambrosino, ndr) nell’ultima diretta. Un ritardo è comprensibile, ma non di 10 giorni e soprattutto non quando arrivano gli esiti dei tamponi effettuati da altri, 5 giorni dopo”. La conclusione è un mix di sentimenti, sui quali prevale ovviamente l’amarezza ma anche la speranza per il futuro: “Sono arrabbiata e delusa da un sistema che fa schifo – spiega Ernestina Onorato – tutto ciò è vergognoso! Mi auguro solo che la mia famiglia al più presto possa ritornare alla serenità che purtroppo abbiamo perso e non auguro a nessuno di trovarsi mai in questo incubo”. E alla signora Ernestina, per quello che vale in casi del genere, non possiamo fare altro che esprimere tutta la nostra solidarietà e comprensione.

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Controllare Anche
Chiudi
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex