CRONACA

Ripresa dei processi, il Protocollo all’esame del Tribunale

Stamane si discute sulla possibile approvazione del documento con le linee guida per consentire la ripartenza delle udienze

Si svolgerà oggi un’importante riunione nell’ottica della ripresa delle udienze giudiziarie. L’Assorense isolana ha licenziato il testo del “protocollo” condiviso con il Coordinatore della sezione distaccata di Ischia del Tribunale, che è stato poi inviato al presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli. È stato il Coordinatore dottor Polcari a sottoporlo all’attenzione del Presidente del Tribunale. Oggi dunque si discuterà sulle eventuali modifiche e la possibile approvazione del testo che indica le modalità per la ripresa in sicurezza dell’attività giudiziaria, vista anche la difficoltà oggettiva per la sede di via Michele Mazzella a garantire lo svolgimento delle udienze nel rispetto delle misure precauzionali anti-coronavirus.

Inoltre, come si ricorderà l’Associazione aveva chiesto al Presidente del Tribunale di Napoli di disporre la posticipazione della attività giudiziaria nei due Uffici isolani alla predisposizione effettiva delle misure di sicurezza e degli accorgimenti necessari ad assicurare concretamente la salute di tutti gli operatori di Giustizia, con possibilità di svolgimento, per il settore civile, di udienze attraverso la piattaforma telematica. Inoltre l’Assoforense aveva chiesto al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli di adottare tutti gli atti tesi a sostenere le proposte della Avvocatura dell’Isola d’Ischia, concorrendo a tutelarne la incolumità e garantendo la sicurezza dei locali deputati allo svolgimento della attività giudiziaria.

Intanto resta sul tavolo la tematica delle udienze penali: la Camera penale di Napoli ha ribadito il proprio totale rifiuto a celebrare i processi “da remoto”. Nella riunione di giovedì scorso la Camera penale ha infatti affermato, come si leggeva nel documento diffuso a fine incontro, “l’assoluta contrarietà, Nostra e di tutta l’Avvocatura Penale, a qualsiasi forma di materializzazione del processo penale. Un contraddittorio reale – è di tutta evidenza per chi abbia praticato le Aula di Giustizia – non può avere luogo attraverso un monitor, nè essere ridotto ad una interlocuzione con un quadratino sullo schermo; a meno di non voler disumanizzare il processo, smaterializzandone oltre all’essenza anche gli Attori. Perché è di questo che si tratta. Perché il cd. processo penale da remoto è un vero e proprio scempio giuridico, che azzera le fondamenta costituzionali del giusto processo nullificando il diritto di difesa”.

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