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Trasporti e caro rifiuti, arriva la condanna dell’Antitrust

Le sanzioni complessivamente comminate superano 1,25 milioni di euro, di cui: 1.032.682 euro a Medmar Navi in solido con Mediterranea Marittima, 124.226 euro a Traspemar, 81.236 euro a Servizi Marittimi Liberi Giuffré e Lauro, 10mila euro a Gml Servizi Marittimi e altri 10mila euro a Consorzio Trasporti Speciali Infiammabili e Rifiuti (COTRASIR)

Le società Mediterranea Marittima Spa, Medmar Navi Spa, Servizi Marittimi Liberi Giuffré e Lauro Srl, Traspemar Srl, GML Servizi Marittimi Srl e il Consorzio Trasporti Speciali Infiammabili e Rifiuti hanno uniformato le condizioni di offerta dei servizi e all’azzeramento di ogni dinamica concorrenziale, in termini di possibilità di scelta da parte della domanda, di qualità e costi dei servizi di trasporto offerti, con potenziali impatti negativi sui consumatori in termini sia di maggiori prezzi dei carburanti sia di maggiori costi della gestione dei rifiuti nelle isole interessate. Lo ha decretato l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha sanzionato le società in questione per avere “posto in essere un’intesa unica e complessa, in violazione dell’articolo 2 della l.287/1990, consistente nella fissazione del livello dei corrispettivi richiesti” per i servizi di trasporti marittimi speciali di infiammabili e rifiuti da e per le isole campane”. Oggetto della sentenza sono state anche le “condizioni di esercizio, nella ripartizione dei servizi e nella suddivisione dei ricavi e dei costi del migliatico sulla base delle quote storiche degli armatori”.

TUTTE LE SANZIONI COMMINATE

Le sanzioni complessivamente comminate superano 1,25 milioni di euro, di cui: 1.032.682 euro a Medmar Navi in solido con Mediterranea Marittima, 124.226 euro a Traspemar, 81.236 euro a Servizi Marittimi Liberi Giuffré e Lauro, 10mila euro a Gml Servizi Marittimi e altri 10mila euro a Consorzio Trasporti Speciali Infiammabili e Rifiuti. Queste somme sono il frutto anche di uno ‘sconto’ del 30% concesso dall’Agcm in considerazione “delle specifiche circostanze in cui la infrazione ha avuto luogo, collegate in particolare alle notevoli difficoltà del periodo pandemico”. Le sanzioni amministrative devono essere pagate entro il termine di novanta giorni dalla notificazione del provvedimento. Decorso il predetto termine, per il periodo di ritardo inferiore a un semestre, devono essere corrisposti gli interessi di mora nella misura del tasso legale a decorrere dal giorno successivo alla scadenza del termine del pagamento e sino alla data del pagamento. In caso di ulteriore ritardo nell’adempimento, ai sensi dell’articolo 27, comma 6, della legge n. 689/81, la somma dovuta per la sanzione irrogata è maggiorata di un decimo per ogni semestre a decorrere dal giorno successivo alla scadenza del termine del pagamento e sino a quello in cui il ruolo è trasmesso al concessionario per la riscossione; in tal caso la maggiorazione assorbe gli interessi di mora maturati nel medesimo periodo. In ogni caso, contro il provvedimento, le società coinvolte possono presentare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.

LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI E LA SENTENZA

Nella ‘sentenza’ di oltre settanta pagine si ricostruisce la vicenda ricordando che l’indagine ha preso avvio nella primavera del 2019 da segnalazioni delle società Eni Spa, Ambrosino Srl (operatore che trasporta prodotti petroliferi da e per le isole di Ischia e Procida per conto proprio e per conto di altri operatori tra cui in particolare la stessa Eni), Barano Multiservizi Srl (società in house del Comune di Barano d’Ischia per il servizio di raccolta dei rifiuti), Associazione Consumatori Utenti e i Comuni isolani con a capofila Barano. Sulla base delle segnalazioni ricevute e delle informazioni acquisite, l’Autorità Antitrust, dal mese di gennaio del 2020 ha avviato un procedimento istruttorio finalizzato a verificare se le condotte segnalate “integrassero un’intesa restrittiva della concorrenza in violazione dell’art. 2 della legge n. 287/1990 e/o dell’art. 101 del TFUE, nei servizi di trasporto infiammabili e rifiuti nel Golfo di Napoli, sub specie di una concertazione per la fissazione orizzontale dei prezzi e delle condizioni di esercizio dei servizi stessi”.

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Nella sua segnalazione la società Ambrosino denunciava all’Agcm l’operato del Consorzio Trasporti Speciali Infiammabili e Rifiuti (Cotrasir), rappresentando che, “a partire dal settembre 2018, l’impresa Gml, esercente il servizio di trasporto marittimo carburanti lungo la rotta Napoli-Procida-Ischia, aveva comunicato ai suoi clienti (tra cui il segnalante) il subentro del Cotrasir nell’attività di bigliettazione e fatturazione; contestualmente, Gml aveva comunicato un nuovo piano orari e nuove (incrementate) tariffe. Ulteriori rincari erano stati poi comunicati direttamente dal Consorzio a far data dal 16 dicembre 2018 e 1° aprile 2019”. Una seconda denuncia, “relativa a restrizioni concorrenziali di altro genere (relative a ipotetiche condotte abusive) nel mercato del trasporto carburanti verso le isole del Golfo di Napoli era in precedenza pervenuta, nel maggio 2018, da parte dell’Associazione Consumatori Utenti”. In data 11 giugno 2019 fu il Comune di Barano d’Ischia, in rappresentanza dei Comuni delle isole di Ischia e Procida, a lamentare al’authority “una serie di problematiche riscontrate relativamente al trasporto marittimo dei rifiuti dalle isole verso la terraferma, ugualmente esercito dal Cotrasir. La segnalazione del Comune di Barano in particolare denunciava, anche relativamente a tale servizio, un significativo aumento dei prezzi richiesti dal Consorzio nei mesi precedenti”. A luglio 2019  era stata infine l’Eni a presentare una denuncia evidenziando che, da quando le due compagnie di navigazione, Gml e Traspemar, che gestivano in regime di mercato i servizi di trasporto marittimo dei carburanti e dei rifiuti da e per l’isola, avevano creato il Cotrasir, questo operava in un regime di sostanziale monopolio, e aveva immediatamente e abnormemente aumentato il livello dei prezzi del trasporto carburanti, cresciuti di oltre il 300% dall’estate 2018 al mese di aprile 2019″.

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Nel suo provvedimento l’Antitrust, “con specifico riferimento alle concrete modalità di realizzazione dell’intesa”, osserva che “essa si è basata su un modello concertativo unitario, fondato su precise e definite individuazioni di ruoli (e di responsabilità) dei gruppi armatoriali originari – Medmar Navi/Mediterranea Marittima, SMLGL e Traspemar, anche attraverso i soggetti giuridici da questi ultimi creati e utilizzati per contribuire alla implementazione del piano concertativo – GML e COTRASIR. Dalle evidenze acquisite è in particolare emerso – aggiunge l’authority – che i gruppi armatoriali hanno deciso ex ante, in maniera concertata, di porre fine alle reciproche interferenze che si erano generate nel periodo 2017-2018, che avevano causato una sensibile riduzione dei livelli dei prezzi dei servizi, implementando al contrario una rigida suddivisione delle rotte all’interno di uno schema unificato e di perseguire, all’interno di tale schema e con modalità  esplicitamente concordate, un progressivo e significativo incremento dei prezzi”.

Mediterranea Marittima, holding di partecipazioni le cui azioni sono detenute da persone fisiche appartenenti alla famiglia D’Abundo, controlla con il 51% Medmar Navi. Servizi Marittimi Liberi Giuffré & Lauro S.r.l. è una società che svolge servizi di trasporto marittimo di infiammabili e rifiuti nel Golfo di Napoli, di proprietà di una serie di persone fisiche appartenenti alle famiglie Lauro e Giuffré, oltre che da un’altra società appartenente alla famiglia Lauro, Alilauro Gruson Spa. Gml Trasporti Marittimi Srl è una società, costituita nel maggio del 2018, da Mediterranea Marittima e dalla società GRU.SO.N. – Gruppo Sorrentino Navigazione Srl, ciascuna con una quota di partecipazione pari al 50% del capitale sociale. Gml risultava attiva nel settore dei trasporti marittimi di infiammabili e rifiuti nel Golfo di Napoli ma dal settembre 2018 e fino al luglio 2020, momento in cui è stata sciolta, la società ha operato attraverso il Consorzio Cotrasir. Tra.Spe.Mar. Srl è una società attiva nel settore dei trasporti marittimi di infiammabili e rifiuti nel Golfo di Napoli; anch’essa dal luglio 2018 e fino al luglio 2020 ha operato attraverso il Consorzio Cotrasir. La società risulta interamente controllata da una persona fisica. Infine Consorzio Trasporti Speciali Infiammabili e Rifiuti (Cotrasir appunto) è un consorzio per il trasporto di infiammabili e rifiuti nel Golfo di Napoli, costituito nel luglio 2018 dalle società Gml e Traspemar e partecipato, a partire dal mese di agosto 2019, direttamente anche dalla società Servizi Marittimi Liberi Giuffré & Lauro.

GLI IMPEGNI DELLE SOCIETA’ COINVOLTE

Il Consorzio è stato sciolto nel luglio 2020. Nello stesso periodo le società coinvolte hanno presentato all’Autorità degli impegni con i quali hanno sancito di «sciogliere COTRASIR e GML e ad astenersi in futuro dall’attuazione di forme di concertazione finalizzate alla prestazione dei servizi analizzati dall’istruttoria, ivi comprese eventuali gestioni in forma consortile dei medesimi; di dotarsi e a dare attuazione a specifici programmi di compliance antitrust conformi alle Linee Guida adottate da codesta Autorità e a sottoporne il contenuto all’AGCM per approvazione, nonché ad aggiornare i medesimi con cadenza annuale». Gli impegni prevedono anche incontri periodici «in tavoli tecnici appositamente convocati, i principali clienti ed enti locali fruitori dei servizi di trasporto analizzati dall’istruttoria, al fine di verificare la possibilità di incrementare la qualità dei servizi in ragione delle esigenze che verranno manifestate nel corso degli incontri». Ed ancora: «in particolare, Traspemar, Mediterranea Marittima, Giuffré e Lauro e Medmar Navi si impegnano ad applicare ai clienti, per la prestazione dei servizi di cui trattasi, prezzi non superiori ad alcuni corrispettivi dettagliatamente elencati in due appositi allegati al formulario impegni, e individuati distintamente per la tratta Ischia -Procida – Napoli (Casamicciola -Procida- Pozzuoli per il trasporto rifiuti) e per quella Napoli-Capri. Le società affideranno al monitoring trustee il compito di verificare a consuntivo, con cadenza semestrale, l’adeguatezza dei prezzi applicati, segnalando alle Parti eventuali correttivi da adottare nel successivo semestre. Il pagamento del corrispettivo dei servizi così limitato quanto al suo importo massimo dovrà avvenire contestualmente alla prenotazione. L’impegno è assunto anch’esso per un periodo di cinque anni».

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Fabio

La “condanna” e per noi isolàni che siamo costretti a pagare e non certo per le società di navigazione che hanno eserciti di avvocati predisposto a far si che le stesse società maritime non paghino un centesimo.

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