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Salute mentale, sospesa la raccolta fondi per Teresa

Sospesa la raccolta fondi per Teresa.  Lo ha annunciato il Cudas, nelle scorse ore, a seguito dell’incontro  svoltosi tra il direttore generale dell’Asl Napoli2 Nord, Antonio D’Amore e il Vescovo di Ischia Pietro Lagnese.  Il summit si  è infatti tenuto lo scorso martedì mattina, presso  gli uffici del Vescovo, in quel di Ischia Ponte e durante il quale sarebbe stata nuovamente  sottolineata da D’Amore la   propria volontà di non ridurre ulteriormente i servizi psichiatrici dell’isola di Ischia, ma anzi di voler anche ripristinare in tot la SIR.  Nelle scorse settimane, infatti, come si ricorderà, tra il Vescovo e il Dirigente D’Amore c’era stato già uno scambio epistolare, scaturito proprio da una nota indirizzata dal Monsignor Lagnese all’azienda sanitaria napoletana contenente tutta la propria preoccupazione inerente i servizi, quei pochi ancora presenti sull’isola, relativi al centro di Salute Mentale. Anche durante l’incontro  di martedì dunque, Antonio D’Amore avrebbe ribadito  quanto già espresso in precedenza sulla vicenda. Tutto bene quel che finisce bene? Chi lo sa, per il momento restano se restano ancora numerosi dubbi  da parte della comunità isolana sulla nuova linea decisionale intrapresa  dall’Asl Napoli2 Nord che dallo scorso 31 Ottobre ha costretto famiglie e Comuni ad accollarsi la spesa per il mantenimento dei pazienti psichiatrici all’interno della struttura-socio sanitaria Baia Verde di Forio.  Motivo questo che aveva spinto dei giorni scorsi il Cudas ad intraprendere una raccolta fondi per Teresa, una delle tante pazienti psichiatriche dell’isola impossibilitata a pagare di tasca propria la retta mensile per la struttura accreditata e con la quale quindi erano stati raccolti all’incirca 1000 euro.

«Prendendo atto dell’incontro tra il Vescovo e il dirigente D’Amore – hanno commentato i membri del Cudas- dichiariamo sospesa la raccolta fondi per Teresa e Provvederemo nei prossimi giorni a trasferire la somma raccolta per pagare la retta della nostra concittadina per la permanenza almeno per il mese di novembre presso la  Baia Verde Allo stato attuale –ci sono  altri  sei ischitani che non sono in grado di pagarsi con risorse proprie la permanenza sull’isola, nell’unica struttura accreditata possibile.  Ci aspettiamo quindi, che gli enti preposti, alla luce anche della visita del dottor D’Amore, e a cominciare quindi dalla stessa AslNapoli2 Nord, si facciano integralmente carico,  come è logico e doveroso che sia, del mantenimento di questi pazienti, fin da domani ( oggi nrd per chi legge), senza trasferimenti neppure temporanei,  in terraferma. Intanto, grazie al nostro intervento di parziale e mirata supplenza dei doveri degli enti preposti, grazie al supporto e contributo di decine di isolani di buona volontà, abbiamo coperto la retta di novembre e forse qualcosa in più per Teresa, che altrimenti sarebbe già stata messa fuori dalla struttura in cui risiede. Era il nostro obiettivo iniziale, quello per cui abbiamo chiesto – e ottenuto – l’appoggio degli ischitani, insieme a quello di attirare l’attenzione di tutti, a cominciare dagli enti preposti responsabili e nello specifico ancora latitanti, sulla condizione inaccettabile in cui si sono trovati gli ex residenti Sir, che da tre anni stanno pagando sulla loro pelle le conseguenze delle improvvide scelte fatte a discapito dei servizi psichiatrici sulla nostra isola. Ovviamente, continueremo come Cudas a vigilare con la massima attenzione sulla situazione del “pulcini sperduti” e degli altri pazienti, pronti a intervenire con azioni pubbliche e iniziative adeguate qualora gli impegni appena assunti dai vertici dell’Asl non trovassero riscontro in decisioni e atti concreti e conseguenti».

Sara Mattera

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