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LE STORIE DI SANDRA PER GIOVAN GIUSEPPE BIANCO E ANNA ANASTASIO (E’ PUPATELL’)

Ancora la storia di una famiglia in cui le donne sono state lungimiranti, forti, coraggiose, capendo il periodo d’oro che Ischia stava vivendo. I due coniugi Giuseppe e Anna, ebbero dodici figli, tre femmine Rosa, Anna e Lucia (quest’ultima chiamata dalla madre sempre Carmela in quanto aveva perso una figlia con questo nome), Salvatore e Mario entrambi in sedia a rotelle per la distrofia muscolare, ma molto attivi, Infatti Salvatore allenava una squadra di calcio e Mario suonava la chitarra e cantava con voce angelica. Poi Umberto, Armando, Emilio e Carmine. La capostipite Anna cominciò con una piccola trattoria di fronte al Comune, ma cercava di trovare un posto definitivo di proprietà e dopo il ristorante alla spiaggia degli inglesi, comprò quello che fu uno dei primi ristorante di Via Roma “L’Anastasio”. Tutti a lavoro li. Una grande squadra familiare che si fece conoscere ed apprezzare da quei turisti molto di classe che negli anni sessanta frequentavano la nostra isola. Lavorando sodo Anna riuscì a comprare il famoso “Nannina a mare” dal nome in suo onore gestito da Umberto. Poi nel 1960 Anna e famiglia riuscirono a prendere l’albergo Oriente. 

Lei era attenta agli affari e avrebbe anche comprato ancora sia un locale sulla riva destra da trasformare, sia il Miramare e Castello i cui proprietari le dissero che avrebbe potuto pagare con calma. Ci pensava Anna a questi affari, ma la figlia maggiore non voleva che la mamma facesse il passo più grande della gamba e quindi Anna desistette. Anna ha sempre lavorato così come tutti i suoi figli poi sposati e genitori di tanti figli. Io vorrei ricordare in particolare Carmela e pupatell’ dal viso tondo e bello, sempre curata e sorridente, che amava cantare in casa o con gli amici e che ricordo in modo tenero. Passavo spesso per il suo negozio alla fine di Via Roma sulla destra e mi fermavo con lei, che aveva sposato nel 1959 Francesco Magno di mestiere ebanista proveniente da Giuliano con i fratelli e la famiglia che lì possedeva una falegnameria. Carmela e Franco ebbero due figli, la mia amica Rosanna e il piccolo Mario bello come il sole, purtroppo morto a 5 anni per malattia. Io ho trascorso tanto tempo con Rosanna che era una mammina per Mario, tenendola in braccio con quelle treccine bionde e quel viso dai lineamenti minuti. Ricordo bene Mario più scuro di capelli rispetto alla sorella alla quale era legatissimo. Carmela è stata segnata in modo atroce dalla vita ma ha continuato ad aiutare tutti come da sempre aveva fatto in silenzio. Rinunciò a studiare per seguire i due fratelli in sedia a rotelle e in seguito rimasta sola con Rosanna, ha voluto continuare a dare forza e sorrisi a quella figlia tanto amata.

La grande famiglia di ristoratori che invece di essere conosciuta con il cognome Bianco, venne da sempre chiamata come la razza E Pupatell’ perché la capostipite Anna e le sue tre figlie, erano molto belle con visi che ricordavano le prime bambole Furga, (in dialetto Pupate) e con quei rossetti che portavano sempre e che a quell’epoca ci sembravano una novità. Anche Anna Anastasio ha contribuito come tante donne di allora a far vivere a Ischia un periodo non d’oro ma di platino, non pensando di avere una vita propria ma solo voglia di dare un futuro migliore ai figli. Ringrazio Rosanna Magno figlia di Carmela e Franco per la collaborazione

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