CRONACA

Sisma e ricostruzione, che accelerata sui condoni

Dalla Sovrintendenza arrivano dieci pareri favorevoli per la ricostruzione o la messa in sicurezza di altrettanti immobili danneggiati dal terremoto del 2017. E si spera sia solo l’inizio…

Una buona notizia, un segnale chiaro, un motivo per sperare ed essere fiduciosi in una accelerazione che serve come il pane per favorire un processo delicato come quello della ricostruzione post sisma del 2017, in particolare a Casamicciola Terme, che ha riportato i maggiori danni dalla violenta scossa del 21 agosto di tre anni orsono. Presso l’ente del Capricho sono arrivati ben dieci pareri favorevoli della Sovritendenza legate ad altrettante domande di condono. Le risposte con esito positivo hanno una valenza non da poco anche perché consentiranno ai proprietari di altrettanti immobili di poter ricostruire gli stessi o di effettuare i lavori necessari dopo i danni patiti per quella drammatica calamità naturale. E’ chiaro che adesso ci si attende dalla terraferma un effetto domino che possa consentire finalmente di pigiare il piede sull’acceleratore ed innescare quel tanto agognato meccanismo virtuoso.

Il risultato è anche il frutto di una lunga ed instancabile pressione esercitata dall’amministrazione comunale e dal sindaco Giovan Battista Castagna agli “attori” a vario titolo protagonisti di questi complicati iter burocratici. Proprio il primo cittadino qualche mese fa aveva scritto alla sovrintendenza ed al commissario per la Ricostruzione, Carlo Schilardi, in cui si chiedeva di “voler motivare la scelta di applicazione differente della normativa sulla ricostruzione per gli interventi nei territori dei Comuni di Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Forio dell’isola d’Ischia interessati dagli eventi sismici verificatisi il giorno 21 agosto 2017 alle suddette pratiche di condono edilizio L. 326/2003 ed eventualmente di considerare la possibilità di riesaminarle ai sensi e per gli effetti dell’art. 25 comma 1 e 1 bis del capo III della L. 30/2018 così come richiesto dall’ente scrivente (i riferimenti di norma sono riportati negli atti trasmessi dalle parti interessate e richiamati nelle proposte di provvedimento di parere favorevole redatto dal responsabile del Paesaggio), il tutto anche al fine di evitare contenziosi o un fisiologico rallentamento delle attività di ricostruzione post sisma”. Lo stesso Castagna, qualche mese dopo, aveva indirizzato una nuova nota nella quale chiedeva sempre a Schilardi “di chiarire definitivamente se l’art. 25 del dl 109/2018 rappresenta una deroga implicita agli attuali strumenti urbanistici e paesaggistici, e quindi effettivamente dà la possibilità di esaminare le pratiche di condono L. 326/03.

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