LE OPINIONI

Sotto Tiro di Mizar Ischia 2030

La mia utopia. Ogni tanto mi diverto a pensare alla mia isola futura. Ho iniziato a farlo oltre 40 anni fa. Rileggendo gli articoli mi sono reso conto che solo alcune delle cose pensate e necessarie per la sopravvivenza del turismo ad Ischia sono state realizzate finora. Dal 1990 abbiamo iniziato a perdere colpi e prima della pandemia avevamo già perso milioni di presenze turisticheannuali..

Oso dire che la pandemia ci ha fatto riaprire gli occhi e si dovrebbe seriamente pensare ad un progetto a 10 anni tentando di migliorare e correggere a tre, cinque e dieci anni i disastri accumulati. Ischia potrebbe ospitare per la ricettività che tiene oltre dieci milioni di presenze all’anno.

Dunque pensare ad un turismo annuale e non più stagionale. Questo primo passo presuppone una trasformazione e ristrutturazione dell’impianto turistico esistente. Con l’aiuto delle tecniche moderne tra uso di metano, geotermia a basse temperature e fotovoltaico si potrebbe risolvere il problema del riscaldamento invernale. Spese ridotte all’osso. Poi pensare all’uso anche invernale del paese adeguando ristoranti, cinema, teatri e sale di intrattenimento

Secondo passo è chiedersi cosa offrire a chi viene ad Ischia nei vari periodi. Gastronomia, vivibilità ed una isola verde non città. Da ottobre a maggio sicuramente terme nel senso di benessere nel più ampio significato. Per la stagione balneare da maggio a settembre migliorare sostanzialmente il territorio per renderlo adeguato alle nuove esigenze del turista. Una mobilità con poche auto. Chi dovrebbe mettere mano alla creazione del progetto?

Sicuramente l’input dovrebbe partire dalle pubbliche amministrazioni affidando ad un centro studi la sua elaborazione in collaborazione anche con la società civile. Il mondo ed i gusti cambiano velocemente ma quello che lo spirito umano vuole rimane a lungo.

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Attualmente tutto è frammentario e si assiste ad iniziative slegate una dalle altre che non portano da nessuna parte. Pensate che siamo riusciti a non promuovere il Distretto turistico che ora ci avrebbe dato accesso ai fondi europei-

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Avventurarmi a fare proposte dettagliate come ho sempre fatto nei decenni passati non va più bene perché ormai la scienza sta solo nei nostri Sindaci e la società civile non ha nessuna interlocuzione con chi ci amministra. Vi sembra un buon livello di amministrazione quello espresso dalla classe dirigenziale dell’isola? Se non si svegliano i cittadini facendo sentire pesantemente la loro voce non avremo risultati. Sarebbe molto dannoso per l’isola se ciò avvenisse rumorosamente per mancanza di lavoro o per la povertà che avanza sempre di più.

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