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Trasporti: Caremar, i marittimi sul piede di guerra

di Sara Mattera

Continua il braccio di ferro tra i dipendenti e l’azienda di trasporti marittimi della Caremar. I lavoratori, infatti, sembrano essere sempre più agguerriti nei confronti dei nuovi armatori del gruppo Snav-Rifim, tanto da essere pronti a scioperare il prossimo 16 Novembre. Una situazione, questa, che era già stata preannunciata, domenica scorsa, nell’assemblea generale presieduta dall’Autmare di Ischia, tenutasi presso il bar Calise e durante la quale alcuni dipendenti della Caremar avevano spiegato ai pochi presenti quale fossero le condizioni occupazionali che stavano per venirsi a creare all’interno dell’Azienda, a causa dei nuovi termini contrattuali che quest’ ultima paventava di voler proporre loro. Lo scorso 12 Ottobre, infatti, la Caremar ha comunicato alle agenzie sindacali la disdetta dei contratti integrativi applicati con l’esigenza di dover dar luogo ad una diversa organizzazione dell’impiego dell’equipaggio al fine di incrementare l’efficienza e la produttività aziendale. La nuova organizzazione in questione, come abbiamo già riportato nell’edizione de Il Golfo dello scorso 2 Novembre, prevede nuovi turni di lavoro per i dipendenti che saranno costretti a dover lavorare più ore e con minori tempi di riposo. Senza contare, poi, tutta l’intrigata faccenda relativa al fatto che molti lavoratori rischierebbero non solo una revisione del proprio grado di qualifica, ma ad alcuni, secondo quanto rivelato durante l’assemblea di domenica scorsa, sarebbe già stato proposto di dover scegliere tra l’ottenere una promozione lavorando, però, con contratto a tempo determinato e l’impiego a tempo indeterminato.

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