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Stop agli aumenti, sorridono l’ANCIM e Del Deo

Il sindaco di Forio e presidente delle isole minori esprime soddisfazione per l’impegno manifestato dal governo e poi auspica ancora che gli isolani siano trattati alla stregua dei cittadini della terraferma

“In qualità di Presidente Ancim, apprendo con viva soddisfazione l’impegno del Governo a scongiurare un incremento del 20% dei costi dei biglietti di navi e aliscafi delle linee marittime siciliane ex Siremar, a seguito di un ulteriore recente aumento del 20%, impegnandosi a stanziare 8 milioni di euro già in un prossimo decreto”. Così con una nota ufficiale si è espresso Francesco Del Deo, sindaco di Forio e presidente dell’Ancim. L’esponente politico commentando il risultato portato a casa non può che manifestare il proprio assenso per l’epilogo della vicenda (almeno temporaneo) poi però allarga il discorso ed aggiunge: “La battaglia dei Sindaci delle isole minori – prontamente sostenuta dall’Ancim, che subito si è attivata compulsando i canali ministeriali – ha dato i suoi frutti, impedendo l’ennesimo rincaro a danno delle popolazioni isolane. Pertanto, ringrazio il Ministro Giovannini per aver accolto il nostro appello, venendo incontro alle richieste di migliaia di isolani che hanno il diritto di essere trattati alla stregua dei cittadini nati sulla terraferma”.

Francesco Del Deo, per quanto visibilmente soddisfatto, si rende conto che bisogna tenere la guardia alta su un fenomeno che negli ultimi tempi sta davvero minando le tasche di tante famiglie italiane: “Ovviamente – spiega il presidente Ancim – la battaglia contro il caro-prezzi continuerà nell’interesse di tutte le isole minori presenti anche in altre regioni (ad esempio, in Campania l’aumento è stato del 5%) su cui non va scaricato il costo della crisi economica. Come ricordo spesso, gli isolani spendono in media da 5,80 a 8.10 euro per percorrere 18 miglia, a fronte di circa 1,50 euro che il cittadino della terraferma spende per effettuare la stessa tratta su gomma o ferro. Una vergogna che s’aggiunge ai tanti disagi che i cittadini delle isole minori devono già sopportare e che non possono certo continuare. Pertanto occorre che tutti gli enti istituzionali remino nella stessa direzione, nell’interesse delle popolazioni isolane, che già sostengono un costo della vita più alto rispetto alla popolazione della terraferma, a parità di pressione fiscale”.

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