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«Vogliamo una piscina sicura», consegnata la petizione al Comune di Ischia

DI GAETANO FERRANDINO

ISCHIA – Ha riaperto i battenti. Ma evidentemente nemmeno questo e la foto del vicesindaco Enzo Ferrandino all’interno della struttura è servita a rassicurare una serie di cittadini ischitani. Anzi, alla fine stai a vedere che quasi quasi ha avuto l’effetto di inquietarli ulteriormente, almeno a giudicare dal fatto che tantissime persone non si sono affatto fatte influenzare dalla solita immagine celebrativa ma hanno inteso proseguire la loro battaglia. Parliamo del comitato “Noi non restiamo in silenzio”, che ha protocollato presso gli uffici del municipio di Ischia una raccolta di firme indirizzata al sindaco Giosi Ferrandino ed avente ad oggetto “Piscina comunale, petizione”.

Ad apporre l’autografo in calce al documento sono stati circa 150 cittadini, un numero decisamente consistente e pare che si stia lavorando anche per implementarle ulteriormente. Un’altra bella risposta, l’ennesima per la verità, a chi parlava di iniziative demagogiche da parte dei media e del fatto che tutto fosse in regola, a posto e che non ci fosse nulla di cui preoccuparsi: se tante persone vogliono chiarimenti ed informazioni, e soprattutto rassicurazioni, un motivo ci sarà pure.

Nella petizione si legge: “I sottoscritti firmatari con la presente chiedono chiarimenti in merito all’apertura della struttura adibita a piscina natatoria di proprietà comunale Filippo Ferrandino. Considerato che la piscina comunale è stata oggetto di lavori di ristrutturazione ed ammodernamento durati oltre un anno, conclusi lo scorso mese di settembre, e privandone l’uso della stessa agli utenti, che ben volentieri hanno atteso con fiducia, sperando di fruire di una struttura moderna e funzionale ma in particolar modo sicura per gli stessi utenti. Visto che da notizie di stampa si è venuti a conoscenza che la stessa piscina non è provvista delle dovute certificazioni di agibilità, considerato che in merito a tale questione si è svolto un consiglio comunale, con la presente si chiede che la stessa struttura venga riaperta al più presto, servita da tutte le certificazioni di sicurezza ed agibilità, in maniera tale che i sottoscritti utenti svolgano le attività sportive in tutta sicurezza. In caso di riapertura senza tali certificazione i firmatari chiederanno all’autorità giudiziaria la tutela dei propri diritti”.

Come è noto, la petizione è partita in un momento storico in cui non si era avuta notizia, non dall’area comunicazione del Comune ma direttamente da Enzo Ferrandino (che evidentemente cammina per conto suo…), della riapertura della piscina. Ora, per capire, se la stessa è avvenuta in presenza delle certificazioni richieste dai cittadini, bisognerebbe rivolgersi direttamente al vicesindaco. Noi una risposta ce l’abbiamo, ma potrebbe essere un cattivo pensiero e dunque sarebbe opportuno chiedere lumi a chi ha seguito la vicenda passo dopo passo. Per quanto riguarda il ricorso alla magistratura,  i nostri concittadini possono anche farne a meno, almeno per adesso. Sui fatti che riguardano Palazzetto e Piscina Comunale hanno già messo gli occhi i carabinieri della Compagnia di Ischia, guidati dal cap. Andrea Centrella.

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