LE OPINIONI

IL COMMENTO Ecco perché dobbiamo darci una mossa

Quel che è stato è stato. Cerchiamo di scrollarci di dosso questo periodo terribile e se si tratta di ripartire, bisogna farlo anche nel modo adeguato. Ma ci rendiamo conto di come siano messi? Che impressione possiamo dare ai turisti in questo stato? Strade ridotte ad un colabrodo, tutte rattoppate per via dei lavori per il gas metano, e il tempo per sistemarle non c’è. Eppure sono anni che ci lavorano e la rete del gas, non copre ancora tutta l’isola. Ma parliamo di accoglienza, quali comuni hanno un Info Point, un ufficio informazioni? Tranne il Comune di Lacco Ameno e la Pro Loco di Panza che offrono questo servizio, non mi risulta che in altri Comuni ci siano. È necessario invece che ogni Comune ne abbia uno, dove un turista possa trovare per prima cosa gentilezza nel fornire tutte le informazioni utili per trascorrere una piacevole vacanza sulla nostra isola. Distribuire materiale informativo e smettiamola con la mania delle app, il turista vuole la cartina, le guide in lingua, non tutti i nostri visitatori conoscono le  potenzialità che quest’isola possiede e poi fa parte dell’accoglienza, i turisti vogliono parlare con qualcuno non visitare un sito internet. E i nostri porti come sono messi? Quando arrivi a Casamicciola c’è in bella mostra un ex Calise, malandato, trascurato, almeno da tinteggiare e mettere due fiori in quelle fioriere appese ai balconi per renderlo più dignitoso, non penso possa costare chissà quale investimento ma ridarebbe un attimo di decoro agli occhi,  per noi cittadini e ai turisti che mettono piede a Ischia. È più avanti vicino all’eliporto c’è quel giardino da terminare, mi sembra un lavoro infinito. Sono passati anni dalla frana e ci sono sempre quegli orribili spartitraffico di plastica.

Anche gli occhi vogliono la loro parte, anche Forio ha il suo, con i lavori che non sono stati terminati in tempo, sembra di approdare invece che nel comune del Torrione a Bagdad, con tutto il rispetto. A Lacco Ameno per via della telenovela del porto, al pontile del Fungo, dove si sono sempre ancorate le barche più belle, con i vari Lionel Messi, Will Smith ecc., quest’anno non c’è nulla, ci restano i ricordi, ma quelli servono a ben poco. A Ischia Ponte c’è ancora un parcheggio da recuperare e intanto uno dei borghi più belli del mondo agonizza, basterebbe poco per renderlo più appetibile di Sant’Angelo, a partire dall’estetica cittadina, via le macchine, via le insegne luminose, via gli infissi di alluminio, ma preferire i colori storici  del posto, botteghe artigiane, un’illuminazione idonea e cascate di fiori dai balconi. È così che la vedo, creare un’atmosfera adatta per un borgo antico, dove c’è uno dei castelli più belli del mondo, e da quest’anno abbiamo una ricchezza in più il Mudis, il Museo Diocesano, dove si possono ammirare i sarcofagi di Bethesda, nella mostra “ Tempo divino”, ma senza un parcheggio adeguato, rallenta tutto. E della morte annunciata di quasi tutte le pinete a Ischia? Sono anni che ogni anno, ne scompare un pezzo, eppure Ischia la chiamano “isola verde “ ma non abbiamo avuto la volontà di difendere il  suo verde, il problema interessa più comuni, bisognerebbe ripiantare, se non con i pini con altri alberi, i boschi sono un nostro patrimonio, non possiamo assistere alla loro distruzione senza fare nulla.

Intanto si registrano accenni di ripresa alla normalità con il ritorno degli ospiti internazionali all’Ischia Film Festival di Michelangelo Messina. E dal Mezzatorre arrivano  messaggi di speranza con un evento privato di Max Mara, a cui hanno partecipato personaggi di spicco del Jet Set internazionale come Nicky Hilton, moglie tra l’altro dell’erede dei Rothschild, attrici come Alessandra Mastronardo e le più famosi fashion blogger del momento. Un evento sfilata “ I colori di Truman Capote”, ha catapultato per una sera l’isola nella magica atmosfera degli anni 50, quando ad Ischia c’era soprattutto un turismo d’élite e non di massa come adesso. Possiamo solo sognare di ritornare ad essere in auge, certo la speranza è l’ultima a morire, ma serve una mossa, ci dobbiamo svegliare!

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