LE OPINIONI

«Caffè Scorretto» «Mal comune, mezzo gaudio(so)»

Aldo Presutti cercava una risposta. Forse più di una, o forse mezza. Ha fatto trenta minuti di anticamera insieme con altri due accompagnatori, prima di entrare nella stanza del sindaco Dionigi Gaudioso. Che poi quella stanza non è di proprietà del sindaco. Di nessun sindaco, in generale. Questo però la gente fa finta di non ricordarlo. E per loro fortuna neppure si ricordano che il primo cittadino dovrebbe dare il buon esempio. Se non lo fa lui, immaginiamoci gli altri.

Che paese sarebbe il nostro? Menomale che non è così. Una volta dentro comunque, dopo un breve racconto sul sopralluogo effettuato, il fondatore del movimento “Dai una svolta all’isola d’Ischia. Libertà e Democrazia” ha chiesto quanto tempo ci sarebbe voluto per risolvere il problema di Rio Corbore. Da Barano attraversa il territorio di Ischia e scarica in mare senza il minimo controllo. Sul percorso il fiumiciattolo di melma e detriti travolge e raccoglie di tutto. Dagli scarichi delle abitazioni private all’amianto, dall’immondizia di vario genere ai ratti. Morti, per fortuna. Se fossero vivi, neppure quelli immergerebbero la loro costosa pelliccia lì dentro. Mancano i coccodrilli ma forse non tarderanno ad arrivare. Il sindaco Gaudioso magari si è lasciato infastidire dalla visita inaspettata di Presutti. Dopo avergli dichiarato che «è colpa della burocrazia se il processo per risanare le “cose” rallenta, per questo, forse, sarebbero trascorsi altri 30 anni prima di vedere la questione risolta», la faccia del proprietario del Solemar non deve aver certo nascosto la smorfia di disappunto che gli calca il viso ogni volta che sente l’odore di politichese diffondersi nell’ambiente. Lasciare ai posteri una storia insoluta, come questa di Rio Corbore, non preoccupandosi dei danni all’ambiente e alla salute per i cittadini, cosa di cui dovrebbe interessarsi un sindaco, farebbe drizzare i peli a chiunque, deve aver pensato Presutti.

Di li, il primo cittadino Gaudioso, forse dopo aver perso l’aplomb che lo contraddistingue, ha continuato: «Lei ha creato un partito? Allora alle prossime elezioni si candidi, si faccia eleggere come “sindaco” e mi faccia vedere se lei è più bravo di me». La controreplica di Presutti, è stata chiara. La ripete da mesi, ormai. Non ha alcuna intenzione di candidarsi. Il tempo di prendere un profondo respiro e parte solida un’altra domanda ai fianchi di Gaudioso, costringendolo alle corde: «mi può dare un tempo? Quanto ci vuole, un mese, due mesi, o tre per definire definitivamente la questione di Rio Corbore?». Non deve essere piaciuto al primo cittadino di Barano questa insistenza. Non era certo una bugia, la sua replica. Deve essersi offeso non poco quando ha capito che Presutti non lo stava prendendo sul serio. La sua reazione allora è stata esemplare. Come deve saper fare un sindaco quando vuole farsi rispettare. Esigere rispetto per se stessi togliendolo agli altri è il minimo che si possa fare, diamine. Raccolte le forze, si alza dal trono ed esclama: «adesso ve ne dovete solo andare». Viviamo tempi straordinari specie quando la politica dei cittadini palesa i suoi livelli infimi chiedendo spiegazioni a chi ha centinaia di problemi. È bello sapere che c’è chi ha le spalle larghe e sa come affrontare gli incontri imprevisti. È ancora più bello però sapere che c’è chi sa sollevarsi dal suo piedistallo e farsi rispettare.

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex