CRONACA

La Campania si avvicina alla ‘zona gialla’

E’ il frutto del netto miglioramento dei dati sui contagi e la minore pressione sugli ospedali, potrebbe abbandonare presto l’attuale colore arancione

La Campania si avvicina alla ‘zona gialla’. Grazie al netto miglioramento dei dati sui contagi e la minore pressione sugli ospedali, potrebbe abbandonare presto la ‘zona arancione’. I dati incoraggianti arrivano dalla Fondazione Gimbe che fotografa in una tabella l’evoluzione del coronavirus nel periodo che va dal 2 all’8 dicembre.

CALANO I CONTAGI E I RICOVERI IN CAMPANIA

Secondo i dati elaborati dal Gimbe la media tamponi/positivi negli ultimi giorni in Campania è scesa decisamente sotto al 10%, dopo che lnelle scorse settimane aveva addirittura superato il 13%. Inoltre i posti letto occupati dai pazienti Covid sono al 42% (media nazionale del 45%), mentre in Terapia intensiva toccano il 23% (media in Italia del 38%). Insomma una ‘fotografia’ che lascia ben sperare per le sorti di una regione dilaniata dall’emergenza epidemiologica. Come annunciato dal premier Giuseppe Conte tutte le regioni entro il 21 dicembre diventeranno zona gialla ad eccezione del 25, 26 dicembre e del primo gennaio. Le previsioni più ottimistiche, tuttavia, prevedono il passaggio a zona gialla per la Campania già da domenica, mentre le più negative la spostano direttamente al 20 dicembre.

PREOCCUPANO LE FESTIVITA’ NATALIZIE

La situazione contagi è in netto miglioramento anche da un punto di vista nazionale. «Anche questa settimana – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – si confermano evidenti segnali di rallentamento del contagio quali la riduzione dell’incremento percentuale dei casi totali (8,4% vs 11,4% a livello nazionale, registrata anche in tutte le Regioni) e del numero dei nuovi casi settimanali, ma l’effetto non è dovuto solo alle misure introdotte». Rimane infatti stabile il rapporto positivi/casi testati e, soprattutto, si registra un’ingiustificata riduzione di oltre 121mila casi testati (-18,1%), che solo in 5 regioni aumentano rispetto alla settimana precedente. «Con questi numeri – spiega Cartabellotta – il Paese si presenta come un paziente con quadro clinico ancora molto grave e instabile che, superata la fase acuta (picco di contagi e di pazienti ospedalizzati), inizia a mostrare i primi segni di miglioramento grazie alle terapie somministrate. Ma la prognosi rimane riservata e, per essere sciolta, richiede una rigorosa e prolungata compliance a tutte le misure individuali, al distanziamento sociale e alle restrizioni imposte da Governo e Regioni». «Alla vigilia delle festività natalizie – conclude Cartabellotta – tutte le regioni si avviano a diventare gialle, un colore che non deve essere letto come un via libera, ma impone il rispetto di regole severe per impedire assembramenti e ridurre al minimo i contatti sociali tra persone non conviventi. Infine, l’auspicato e (speriamo) imminente arrivo del vaccino non deve costituire un alibi per abbassare la guardia: nella più ottimistica delle previsioni, infatti, un’adeguata protezione a livello di popolazione potrà essere raggiunta solo nell’autunno 2021 con una massiccia adesione delle persone alla campagna di vaccinazione».

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SPOSTAMENTI TRA COMUNI A NATALE, LE NOVITA’

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Ci potrebbe essere qualche novità importante in vista del Natale sul fronte governativo. Stando a quanto appreso dall’Ansa da fonti parlamentari, infatti, il premier Giuseppe Conte avrebbe aperto una riflessione sull’opportunità di allargare le possibilità di spostamento tra Comuni a Natale. Il divieto di uscire dal Comune in cui ci si trova è previsto il 25 e 26 dicembre e l’1 gennaio. La riflessione aperta da Conte, secondo le stesse fonti, potrebbe portare a modifiche al decreto legge sul Covid o a un aggiornamento delle Faq del governo, con un’interpretazione estensiva delle situazioni di necessità che giustificano lo spostamento tra Comuni. Finora, le regole prevedono la possibilità di spostamenti solo per pochi casi.

ASSISTENZA A NON AUTOSUFFICIENTI. Lo «spostamento per dare assistenza a persone non autosufficienti sarà consentito anche dal 21 dicembre al 6 gennaio, anche tra comuni o regioni in aree diverse, ove non sia possibile assicurare loro la necessaria assistenza tramite altri soggetti presenti nello stesso comune/regione». «Non è possibile, comunque, spostarsi in numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire l’assistenza necessaria: di norma la necessità di prestare assistenza non può giustificare lo spostamento di più di un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori che abitualmente egli già assiste», spiega la nota.

VISITE A PARENTI SI’ ENTRO IL 20. «Gli spostamenti per fare visita o per andare a vivere qualche giorno con parenti o amici, inclusi i propri genitori, saranno possibili per tutti solo se ci si muove da un luogo in area gialla a un altro luogo in area gialla, esclusivamente fino al 20 dicembre e a partire dal 7 gennaio. «Dal 21 dicembre al 6 gennaio, questi spostamenti saranno consentiti, sempre esclusivamente tra luoghi in area gialla, solo se si ha la residenza o il domicilio o la propria abitazione nella regione/provincia autonoma di destinazione.

GENITORI LONTANI. «I miei genitori, anziani ma in buona salute, vivono in una regione diversa dalla mia. Posso andare a trovarli per le feste?», la risposta è: «nei giorni 25 e 26 dicembre e 1 gennaio sarà comunque possibile spostarsi solo all’interno del proprio comune. In ogni caso, sarà possibile spostarsi tra comuni/province/regioni diversi per motivi di lavoro, necessità o salute».

SEPARATI POTRANNO SPOSTARSI PER ANDARE DA FIGLI MINORI. I genitori separati o affidatari possono spostarsi tra il 21 dicembre e il 6 gennaio per andare in comuni o regioni diverse o all’estero per trascorrere le feste con i figli minorenni, nel rispetto dei provvedimenti del giudice o degli accordi con l’altro genitore. Questi spostamenti «rientrano tra quelli motivati da necessità, pertanto non sono soggetti a limitazioni. Nel caso di spostamenti da o per l’estero, è comunque necessario consultare l’apposita sezione sul sito del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per avere informazioni sulle specifiche prescrizioni sanitarie relative al Paese da cui si proviene o ci si deve recare».

SECONDE CASE. Gli spostamenti verso le seconde case in una regione diversa dalla propria sono consentiti soltanto entro il 20 dicembre e dopo il 7 gennaio e comunque esclusivamente se il luogo di partenza e quello di destinazione si trovano entrambi in area gialla. Pertanto, se una famiglia si trasferisce in una seconda casa, in un’altra regione, entro il 20 dicembre, ed uno dei componenti deve tornare al lavoro nella regione di provenienza per alcuni giorni, non potrà tornare da loro entro il 6 gennaio. Lo spostamento dalla seconda casa al luogo di lavoro nel periodo tra il 21 dicembre e il 6 gennaio non può essere infatti addotto come motivo giustificativo di un nuovo rientro nella seconda casa, in un’altra regione, nello stesso periodo.

RIENTRO AL DOMICILIO. «Le persone che per motivi di lavoro vivono in un luogo diverso da quello del proprio coniuge o partner, ma che si riuniscono ad esso con regolare frequenza e periodicità nella stessa abitazione, potranno spostarsi per ricongiungersi per il periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 nella stessa abitazione in cui sono soliti ritrovarsi».

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