CULTURA & SOCIETA'

Nodi d’amore, lunedì la quarta edizione in ricordo di Artemisia

Il prossimo 31 luglio una serata di musica e danza per sensibilizzare la cittadinanza alla lotta contro i DCA

Si terrà mercoledì 31 luglio in piazzetta San Girolamo a partire dalle ore 22:00 l’edizione 2019 di “Nodi d’amore”, manifestazione organizzata dall’Associazione “Artemisia – Una voce per l’Anoressia”. Giunta alla sua quarta edizione, quest’anno “Nodi d’Amore” vedrà uno spettacolo nel quale si esibiranno giovani artisti ischitani con momenti dedicati sia al ballo, arte tanto amata da Artemisia, che al canto.

Non mancherà un momento dedicato all’informazione e al confronto sui temi cari all’Associazione, che persegue ormai senza soluzione di continuità l’obiettivo di prevenire i disturbi del comportamento alimentare, fornendo a chi ne ha bisogno un supporto informativo sulle principali problematiche derivanti dai DCA. Lo scorso anno l’evento vide la partecipazione di Denise Fimiano, la prima iscritta all’Associazione del 2018. Residente ad Aosta,realizzò un video per l’associazione; ballerina e insegnante di hip hop a livello internazionale le fu consegnata una targa di riconoscimento dopo che si esibì durante la serata insieme ai ragazzi de “La body ballet dance” e de “il balletto di Ischia”.Non mancò un intervento del pop filosofo Tommaso Ariemma che sin dalla nascita dell’Associazione ha dato un gran contributo soprattutto nelle scuole.

Da lui è partito, infatti, il progetto fuori di sé che, giunto quest’anno alla sua terza edizione, è nato dopo la conferenza organizzata dall’associazione Artemisia una voce per l’anoressia dal titolo “l’immagine corporea all’epoca dei selfie «Tommaso Ariemma – dichiarò dal palco Paolo Massa – è una colonna della nostra associazione, si allontana per motivi lavorativi dall’isola, ma speriamo che possa tornare presto». A lui andò, come ricordo di Ischia, una ceramica col castello.L’evento nasce anche come un modo per ricordare la dolce Artemisia di cui quest’anno ricorre in terzo anniversario dalla morte.Gli scorsi anni furono in tantissimi ad affollare la piazzetta per assistere a uno spettacolo davvero ben riuscito grazie alla sinergia di quattro scuole di ballo dell’isola.

«L’associazione nasce da una tragedia capitata alla famiglia Massa che, o doveva chiudersi nel suo dolore, o doveva esprimerlo con forza realizzando qualcosa per far continuare Misia con noi e sensibilizzare quante più persone possibili su questo tema». È così che introdusse la serata, Danilo Ferrandino, sottolineando quelle che furono le parole chiave della serata: la danza e l’amore. Un tema scelto perché la danza in sé e per sé è vita, è movimento, è amore, è espressione del proprio corpo e perché Artemisia amava la danza. Un modo, inoltre, anche per sfatare i pregiudizi creati sulla danza che alle volte viene abbinata all’anoressia e ad altre malattie. Così, una dietro l’altro, sul palco, si alternarono le varie scuole di danza che parteciparono all’evento e, ad ogni coreografia, Misia sembrava danzare con loro.

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