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Lacco Ameno, via libera al progetto definitivo per il “Principe di Piemonte”

La giunta Pascale ha approvato l’intervento di ripristino dell’edificio scolastico duramente colpito dal sisma del 2017, per un importo complessivo di due milioni e 600mila euro, stanziati dal Ministero dell’Istruzione

Con l’insediamento della nuova amministrazione, ha ricevuto nuovo impulso l’iter per i lavori di ripristino del plesso scolastico “Principe di Piemonte” dell’Istituto “Vincenzo Mennella”. La giunta guidata dal sindaco Pascale ha infatti approvato il progetto definitivo dell’ “intervento di miglioramento/adeguamento sismico e riparazione/ricostruzione” dell’edificio che fu duramente danneggiato dal terremoto del 21 agosto 2017. Il progetto è stato redatto dal raggruppamento temporaneo di imprese avente come mandataria la società “2Ditec snc”.

L’importo complessivo dei lavori è pari a 2 milioni e 600mila euro. La proposta di delibera, avanzata dal responsabile dell’area tecnica, comprendeva anche il verbale di validazione e il verbale di verifica del progetto definitivo, redatto dopo il contraddittorio con i due professionisti responsabili, gli ingegneri Onofrio Dennetta e Luca Diana. Il finanziamento per la realizzazione dell’intervento è stato assegnato con decreto dal Ministero dell’Istruzione già nel settembre 2018, e l’opera è stata poi inserita dal Commissario alla ricostruzione Schilardi all’interno dell’ordinanza n.6 dello scorso maggio avente ad oggetto l’approvazione del primo stralcio del piano finalizzato ad assicurare, per gli edifici scolastici danneggiati dal sisma, il ripristino delle condizioni necessario per la ripresa e lo svolgimento della normale attività scolastica. Come molti ricorderanno, l’iter di assegnazione della progettazione era stato a lungo contrassegnato da una controversia, finita nelle aule giudiziarie, tra il Comune e una delle ditte che si erano candidate. Controversia che si è conclusa lo scorso febbraio, quando la Sezione Prima del Tribunale Amministrativo della Regione Campania ha respinto anche nel merito il ricorso della società “Ad Progetti” con sede a Barano.

La società baranese era stata infatti esclusa dalla commissione di gara. Una circostanza che aveva indotto l’Ad Progetti a ricorrere in via cautelare al Tar per ottenere una sospensiva, in attesa del giudizio di merito. Tuttavia il Tribunale amministrativo della Campania aveva rigettato tale istanza. Contro quest’ultima decisione la società aveva proposto appello al Consiglio di Stato. Il nodo del contendere era costituito dal presunto mancato rispetto di uno dei requisiti richiesti per la partecipazione alla gara, in quanto, come indicato nella comunicazione di esclusione, il geologo indicato nell’elenco delle professionalità minime dell’Operatore economico, richieste dall’avviso di gara, non risultava avere “un rapporto stabile di natura autonoma, subordinata o parasubordinata, quale dipendente oppure quale consulente con contratto di collaborazione coordinata e continuativa su base annua, iscritto all’albo professionale e munito di partiva Iva, che abbia fatturato nei confronti del soggetto offerente una quota superiore al cinquanta per cento del proprio fatturato annuo, risultante dall’ultima dichiarazione Iva”. Un requisito indispensabile per concorrere all’assegnazione dell’appalto in questione. La Sezione Prima del Tar della Campania aveva accolto le ragioni del Comune di Lacco Ameno, riconoscendo la correttezza dell’operato dell’ente. Un esito contro il quale la società di progettazione aveva proposto l’impugnazione. Tuttavia anche il Consiglio di Stato aveva respinto l’appello. Restava quindi da discutere il ricorso nel merito, dinanzi al Tar, che a febbraio ancora una volta ha dato ragione al Comune di Lacco Ameno.

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