LE OPINIONI

«Caffè Scorretto» «Andiamo verso il quarto mondo» 

Il fatto che a Ischia si sostenga, indirettamente o peggio direttamente, la separazione prima amministrativa e dopo quella sociale, con azioni, condotte e comportamenti, è un fatto in se che desta ancora poco scandalo nell’opinione pubblica ischitana. Sebbene ci sia qualcuno sempre pronto a lamentarsene, tanti ma pochi rispetto a quello che (ci) servirebbe per cambiare rotta, a fare da contraltare c’è la maggioranza della gente.

Il fatto che a Ischia si sostenga, indirettamente o peggio direttamente, la separazione prima amministrativa e dopo quella sociale, con azioni, condotte e comportamenti, è un fatto in se che desta ancora poco scandalo nell’opinione pubblica ischitana 

Sparpagliata in ogni Comune, di cui la politica è espressione, sostiene perfino la competizione tra una zona e l’altra dell’isola (“la festa di Santa Restituta è meglio di San Vito”, e viceversa, qualcuno ha detto) o peggio, tra una parte di un Comune e l’altra dello stesso. Ad esempio la “rivalità” tra Panza e Forio oppure quella tra Ischia Ponte e il centro della “città” rappresenta l’emblema di un cortocircuito integrato al quale non si è mai posta una soluzione.

Benedetto Valentino

Una divisione senza senso, insomma, che segna però la bandierina di tante isole fatte d’interessi commerciali o in certi casi d’intrecci mediocri di natura diversa, di cui Ischia (non il Comune ma l’intero pezzo geografico) diviene contenitore che subisce in modo passivo questo o quell’altro miscuglio d’interessi a seconda del tempo o dei piani che questo o quell’altro “podere locale” ha immaginato di tutelare. Tutto ciò nutre e sostiene un tragico spettacolo al confine estremo della logica e della razionalità nel quale anche un turista, nel caso arrivasse con tutte le buone intenzioni di visitare l’isola, potrebbe smarrirsi. Sei regolamenti per i taxi, sei tariffe diverse per la gestione delle strisce blu e dei parcheggi, la mancanza di una sola cabina di regia tanto negli eventi quanto nella comunicazione o nella gestione di alcuni servizi, sono soltanto la punta di un iceberg di cui non abbiamo (finora) imparato le composizioni intrinseche o che cosa si nasconde nella profondità del mare della demenza.

Ad esempio la “rivalità” tra Panza e Forio oppure quella tra Ischia Ponte e il centro della “città” rappresenta l’emblema di un cortocircuito integrato al quale non si è mai posta una soluzione. Una divisione senza senso, insomma, che segna però la bandierina di tante isole fatte d’interessi commerciali o in certi casi d’intrecci mediocri di natura diversa, di cui Ischia (non il Comune ma l’intero pezzo geografico) diviene contenitore che subisce in modo passivo questo o quell’altro miscuglio d’interessi a seconda del tempo o dei piani che questo o quell’altro “podere locale” ha immaginato di tutelare 

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In questo caos organizzato, chiaramente, rientrano pure alcuni eventi. Se da un lato consentono al “nome” di Ischia di emergere sui giornali nazionali e internazionali, dall’altro per paradosso si concentrano tutti nello stesso giorno (anche a causa della disarticolazione di alcune manifestazioni dall’ambiente).

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Aldo Imer

Benedetto Valentino – al quale rivolgo i complimenti per aver dato quest’anno, insieme al fratello Elio, una ventata di freschezza al “Premio Ischia internazionale di giornalismo” per i contenuti nelle discussioni tenute presso l’albergo Regina Isabella, dal cambiamento climatico all’uso dell’Intelligenza Artificiale – ha dichiarato su facebook una verità che purtroppo conosciamo da anni. “Sabato prossimo sull’isola – scrive il Patron del Premio Ischia – ci saranno ben sette eventi. Sono venti anni che insisto sull’idea di fare un cartellone unico e programmato. Non costa niente, basta solo un po’ di coordinamento tra i sei sindaci. Possibilmente a partire da novembre per programmare l’estate. Non ci vuole molto basta un po’ di buona volontà”. La serata finale del “Premio Ischia”, “Torri in Festa, Torri in Luce” di Aldo Imer e la serata iniziale dell’Ischia Film Festival di Michelangelo Messina insieme all’appuntamento “privato” dedicato al Turismo e alla partecipazione del Ministro Santanchè sul piazzale del Soccorso a Forio, è una parte degli incontri accatastati nella serata di sabato scorso.

Benedetto Valentino – al quale rivolgo i complimenti per aver dato quest’anno, insieme al fratello Elio, una ventata di freschezza al “Premio Ischia internazionale di giornalismo” per i contenuti nelle discussioni tenute presso l’albergo Regina Isabella, dal cambiamento climatico all’uso dell’Intelligenza Artificiale – ha dichiarato su facebook una verità che purtroppo conosciamo da anni 

Ma ormai è regola che di fronte alla mancata volontà di risolvere questi temi, attraverso l’aliena richiesta di programmarli per tempo, si potrebbe nascondere la grande confusione isolana che agendo indisturbata, nella presunzione di intrecciare cultura, turismo e territorio, diventa paradossalmente un faro nella nebbia. Dimenticando, poi, di riempire il vuoto cosmico dei mesi invernali avviando, perciò, non una “destagionalizzazione” ma una “stagionalizzazione” (cioè un calendario annuale per tutte le stagioni), dovremmo a quel punto fare i conti con noi stessi dopo aver scoperto che possiamo trasformarci in esseri raziocinanti. Un mezzo potentissimo questo rinvenimento della ragione, altroché, che ci potrebbe costringere al dialogo e alla disintegrazione delle nostre bolle mentali che abbiamo ricreato sul territorio. Un’apocalisse.
Pagina Fb Caffè Scorretto di Graziano Petrucci  

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