LE OPINIONI

«Caffè Scorretto» «Lacco è sempre meno Ameno» 

Premessa 1. Lacco Ameno. Una mamma, l’episodio è accaduto cinque giorni fa, parcheggia sulle strisce blu nei pressi dell’ospedale Rizzoli. Deve correre al pronto soccorso, suo figlio non sta bene. Dopo le cure del caso, i medici del Rizzoli lo rimettono in piedi. Sicuramente lo stress per lei e per il piccolo aumenta poiché tornando verso l’auto, la donna riceve un’amara sorpresa. Registra un video che posta poi su Facebook nel quale si vede anche il figlio con i cerotti e l’ago per la flebo ancora nel braccio denunciando l’atroce scoperta. Gli ausiliari del traffico le hanno fatto la multa. Schifo, indignazione e rabbia della mamma prendono il sopravvento.

Ciò che è accaduto a lei sarebbe potuto succedere a ognuno di noi. Magari proprio dopo aver trasportato un parente al pronto soccorso, ci si può ritrovare con una contravvenzione stampata sul parabrezza per aver fermato l’auto sulle strisce blu, fuori al nosocomio. Sarebbe stato possibile avvisare l’ausiliario del traffico che molto probabilmente era una questione di emergenza? Forse sì, ma in quegli attimi non pensi ad avvisare il “guardiano delle strisce” poiché l’unica cosa è capire se tuo figlio sta bene. A prescindere dal fatto che il Comune di Lacco Ameno, in altre parole il comando di Polizia Municipale potrebbe annullare la multa, la questione rimane aperta: era proprio il caso di mettere un parcheggio a pagamento circondando di blu i confini dell’ospedale? Premessa 2. Sempre a Lacco Ameno. La questione dell’approdo turistico sta diventando una barzelletta, tra poco ci faranno una sit-com. Il sindaco Pascale dal canto suo dice di avere ragione, dall’altro il concessionario, Marina di Capitello, attraverso un’intervista al suo difensore, l’avvocato Angelone, fa sapere che certi comportamenti della maggioranza restano incomprensibili e che non ci sono “abusivi” sul porto poiché il titolo è stato prorogato fino a dicembre 2023 e comunque prima della scadenza del contratto.

Una mamma, l’episodio è accaduto cinque giorni fa, parcheggia sulle strisce blu nei pressi dell’ospedale Rizzoli. Deve correre al pronto soccorso, suo figlio non sta bene. Dopo le cure del caso, i medici del Rizzoli lo rimettono in piedi. Sicuramente lo stress per lei e per il piccolo aumenta poiché tornando verso l’auto, la donna riceve un’amara sorpresa. Registra un video che posta poi su Facebook nel quale si vede anche il figlio con i cerotti e l’ago per la flebo ancora nel braccio denunciando l’atroce scoperta. Gli ausiliari del traffico le hanno fatto la multa 

In mezzo la minoranza chiede di convocare un Consiglio Comunale invitando la popolazione a partecipare, la stessa richiesta la rivolge alla stampa, per discutere della questione nella sede più appropriata, Il Consiglio appunto.

Anche in questo caso resta aperta: a prescindere da chi abbia ragione o torto davvero non si riesce a trovare una soluzione o un compromesso che faccia bene al Comune di Lacco Ameno e agli interessi di bar, negozi e attività commerciali? All’amministrazione comunale non resta che convocare il Consiglio, per tentare di risolvere la faccenda. Magari definitivamente. Premessa 3. Bisogna passare dal localismo esasperato alla collaborazione intercomunale costruttiva. Alcuni argomenti, tra cui per esempio il trasporto pubblico, la gestione del servizio taxi reso ancor più obsoleto per la presenza dei confini amministrativi che andrebbero abbattuti e la mobilità in genere, dovrebbero essere risolti di comune accordo tra le sei amministrazioni.

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Sempre a Lacco Ameno, la questione dell’approdo turistico sta diventando una barzelletta, tra poco ci faranno una sit-com. Il sindaco Pascale dal canto suo dice di avere ragione, dall’altro il concessionario, Marina di Capitello, attraverso un’intervista al suo difensore, l’avvocato Angelone, fa sapere che certi comportamenti della maggioranza restano incomprensibili e che non ci sono “abusivi” sul porto poiché il titolo è stato prorogato fino a dicembre 2023 e comunque prima della scadenza del contratto. In mezzo la minoranza chiede di convocare un Consiglio Comunale 

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C’è da rilevare, purtroppo, che ognuna di esse immagina che il mondo finisca nei propri confini giurisdizionali e che comunque, per fare un esempio, il Comune di Barano non debba interessarsi di ciò che succede a Forio o questo come gli altri possano trattare e discutere certi temi senza tener conto delle altre amministrazioni.

Un po’ com’è accaduto per Lacco Ameno in cui a decidere di rendere concreto il disegno delle strisce blu fuori l’ospedale Rizzoli – che serve, è bene ricordarlo, all’intera comunità isolana – è stato lo stesso Ente che probabilmente ha agito da solo e in totale indipendenza. È giusto, ci mancherebbe. Che cosa aspettano, però, gli amministratori a riunirsi in un tavolo permanente per affrontare problemi comuni o che pur localizzati finiscono col danneggiare la comunità dell’isola d’Ischia?

Bisogna passare dal localismo esasperato alla collaborazione intercomunale costruttiva. Alcuni argomenti, tra cui per esempio il trasporto pubblico, la gestione del servizio taxi reso ancor più obsoleto per la presenza dei confini amministrativi che andrebbero abbattuti e la mobilità in genere, dovrebbero essere risolti di comune accordo tra le sei amministrazioni 

La laurea dell’esperienza, così come quella della lungimiranza amministrativa non soltanto focalizzata nei propri recinti mentali, è sempre più un elemento indispensabile di cui, in alcuni casi, si nota la mancanza ma che invece è un principio con il quale bisogna fare i conti e da cui passa necessariamente la risoluzione di problemi fondamentali che riguardano l’intera isola. 

Pagina Fb Caffè Scorretto di Graziano Petrucci 

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