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«Caffè Scorretto» «Il sogno della ragione genera i “nostri”».

L’economia turistica e il libero mercato si muovono da soli. Non importa che ci sia qualcuno a rappresentarli o manifestarli attraverso strutture ricettive o servizi. Anzi i turisti mossi dalla convenienza del luogo si sposterebbero pure se l’isola d’Ischia, per paradosso, fosse abitata da scimmie e pecore. Ciò non significa però che alberghi o servizi, come i trasporti, non debbano essere maturi e all’altezza della domanda. Le capacità di osservare, elaborare, esaudire e soddisfare le esigenze anche economiche attraverso una pianificazione hanno bisogno di uomini capaci che siano in grado di intercettarle e perciò di “imprenditori”. Se l’attuale modello di sviluppo della “civiltà” economica isolana, intesa in senso ampio, rappresentato dal modo di fare imprenditoria e in cui può benissimo inserirsi la quota di amministratori di un paese, non è in grado di adeguarsi all’economia in evoluzione allora abbiamo un problema. E forse qualche domanda è il caso di porsela assieme all’esigenza di trovare risposte ed esaudire la curiosità che ne è alla base. I pochi che osano mettersi di traverso suggerendo schemi alternativi allo sviluppo e al progresso attuale di Ischia specie nei servizi, non tanto in termini quantitativi quanto qualitativi, e della base culturale su cui poggiarli, dando per buone le ipotesi di “sviluppo” e “crescita”, procedendo da idee innovative funzionali all’espansione del prodotto economico, sono bollati come ridicoli visionari. Ciò che ancora non appare chiaro è che turismo ed economia sono strettamente correlati e per chi è abituato a fare da solo o per imitazione il problema si allarga nel terreno dell’ottusità imprenditoriale o politica. Sono legati alla capacità di fornire beni e servizi all’altezza delle richieste cui si può attribuire la forza di favorire e innalzare l’economia, allo stesso modo lo sono nel fallimento che sarà destinato a sfavorire l’edificio economico e il mercato su cui poggia. Ѐ passata un’altra estate. Mentre i giornali ci rendono le indagini dopo aver avuto conferme e impressioni sull’andamento della stagione appena trascorsa, sono anni che diciamo le stesse cose. Conosciamo quali sono i problemi, i dubbi, le incertezze ma, come accade al termine di ogni periodo estivo, tiriamo una linea con le somme, facciamo spallucce e ci rotoliamo nella certezza che la successiva sarà migliore. Abbondano com’è ovvio le parole in cui si lanciano amministratori che non hanno una strategia di sviluppo in cui comprendere atti di politica economica per favorire il paese. Oppure le stesse dichiarazioni sono assunte da certi imprenditori e pochi sono quelli che chiedono di darci una mossa. Parole, tanto dei primi quanto dei secondi, che hanno il particolare potere di ammaliare la gente e farla piombare in un sogno gradevole in cui esiste un roseo passato che vede il boom economico degli anni ’80 come attuale, esemplare da seguire per il futuro. Le persone sempre più distanti da ciò che accade, hanno dimenticato che dall’andamento dell’economia dipende la loro sopravvivenza. Se questa va a fondo, per conseguenza, finiscono nel fosso tutti. In caso si pericolo chi sta sognando ha due possibilità: o si sveglia grazie ai segnali di emergenza o continua a dormire lasciando che le cose accadano e non è da escludere l’inevitabile fallimento nella più completa irrazionalità. Lo psicologo israeliano Daniel Kahneman dice che all’interno del nostro cervello sono in funzione due diversi sistemi. Un Sistema 1, legato al comportamento intuitivo ed emotivo che governa le emozioni come panico, paura, simpatia, disgusto etc., inoltre regola le emozioni come l’amore e il sentimento di giustizia. Il Sistema 2 è la parte razionale e calcolatrice la quale ci porta a pesare ciò che è meglio per il nostro benessere. Questi due sistemi sono in lotta tra loro. L’individuo è portato ad agire seguendo il Sistema 1, quello irrazionale, perché è più veloce ed è quello più facile da usare. Il Sistema 2 comporta uno sforzo da parte dell’individuo che non sempre viene realizzato perché, sempre secondo Kahneman, il Sistema 2 è “pigro”. Per il momento chi appare il più lontano dalla pigrizia sembra essere il consigliere regionale Maria Grazia Di Scala afferma che a Ischia c’è necessità di un’inversione di tendenza. Ha ragione. Possibile che i sindaci – e la maggior parte degli imprenditori, fatto salvo qualcuno – non l’abbiano ancora capito?

Pagina Fb Caffè Scorretto di Graziano Petrucci

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