L’assurda arroganza del sindaco Dino Ambrosino

Trovo di una insopportabile arroganza la risposta del sindaco di Procida Ambrosino che dice di essere del “Pd” all’appello di intellettuali promosso dal prof. Porta affinché Procida capitale della cultura 2022 non sia quella che è :una operazione di marketing. Credo che bisogna riportare la democrazia nei luoghi del sapere e che bisogna valorizzare Napoli, la capitale del mezzogiorno, e tutta la sua Provincia ( comprende 91 comuni storiciz zati fin dal 1806) dove le isole – capri ischia e Procida – sono i satelliti di questo sistema stellare.

Anche ponza e ventotene sono “napoletane” dal 1734 e furono inserite nella provincia di littoria nel 1931 artificialmente.. Un “sistema culturale delle isole” – la sua gente, le sue tradizioni, la sua secolare storia di pesca, agricoltura e e migrazioni – é necessario istituire ma è Napoli la nostra capitale. Per il diritto degli enti locali é tempo infine di una educazione di massa. Il sindaco di procida Ambrosino faccia una copia dello statuto del comune. Lo diffonda ad ogni abitante. Lo si diffonda nelle scuole. Prevede che il popolo partecipi con istanze petizioni e proposte. Che il comune istituisce “consulte di cittadini”. La legge 142/90 e poi 51/93 è poi testo unico enti locali non hanno voluto istituire un “Cesare” o un “podestà” come sindaco ma farne il protagonista di una partecipazione civile. La non applicazione di fatto degli statuti comunali che ha ridicolizzato il potere “regolamentate” dei comuni richiede l’intervento immediato del governo del presidente draghi. La repubblica parte e si manifesta con le autonomie locali.

DIRETTORE DE “IL CONTINENTE”