CULTURA & SOCIETA'

Don Giuseppe Nicolella riapre i festeggiamenti in onore di San Domenico: dal belvedere di via Vecchia Cartaromana, in nome del Santo Patrono, benedizione del mare e della campagna

Emozione dei numerosi fedeli per la intronizzazione dell’antica statua del Santo Protettore San Domenico di Guzman

San Domenico, ovvero l’altra metà della estesa parrocchia comune San Domenico-San Antuono ( San Antonio Abate) è da sabato 3O luglio scorso in festa, e ne avrà fino a lunedì 8 agosto attraverso un ricco programma bene articolato a misura della fedele comunità parrocchiale della zona alta del Comune d’Ischia con qualcosa in più, che segue con intensa devozione i due santi di riferimento, San Antuono e San Domenico con uguale partecipazione e spirito votivo. Ieri martedì 2 agosto, a soli 6 giorni dalla solennità di San Domenico di Guzman c’è serenità e spirito partecipativo di questa parte di parrocchia fra le più antiche dell’isola.

BEPPI BANFI

E’ una festa patronale di zona, nel mezzo della campagna che estende i suoi confini fra Cartaromana e San Michele coinvolgendo la vasta area perimetrale esterna del cimitero locale. Essa viene vissuta dall’intera comunità parrocchiale con la fede genuina e sincera verso il Santo protettore e col senso irrinunciabile della tradizione. Garante di questi sentimenti in pratica e nello spirito, si pone l’attivissimo ad amato parroco Don Giuseppe Nicolella che si rivolge ai suoi parrocchiani in questi giorni di festa della parrocchia con le seguenti parole espressive dettate dal cuore e dall’anima: San Domenico di Guzman morì a Bologna all’etò di 50 anni, il 6 agosto 1221. Tra le ultime parole rivcolte ai frati che assistevano al suo transito, ci sono tramandate queste raccomandazioni: “Fratelli carissimi, ecco l’eredità che vi lascio come a miei figli: abbiate la carità, conservate l’umiltà, abbracciate lòa povertà volontaria”. Anche noi suoi devoti, vogliamo accogliere il suo testamento, stare alla sua scuola, con lui pregare ed imitare la Beata Vergine. Ed aggiungiamo le parole che Don Giuseppe Nicolella pronunciò qualche anno prima oggi più che mai attuali: “Fedeli carissimi, siamo come una piantina: delicati, bisognosi di nutrimento e di cure, del calore del sole come dall’essere protetti dai venti e dalle intemperie. Le giornate della festa ci offrono ciò che ci occorre: sotto lo sguardo di Maria SS. E di San Domenico riceviamo il cibo abbondante della tavola e dell’Eucarestia, il calore della grazia del perdono, il tenero abbraccio di una comunità in festa, il concime dell’aggiornamento culturale. Grati a Dio per questo rinnovato dono, predisponiamoci ad accoglierlo e a viverlo con intensità”.

IL PARROCO DON GIUSEPPE NICOLELLA IN NOME DI SAN DOMENICO DALLA COLLINA DI CARTAROMANA BENEDICE IL MARE E LA CAMPAGNA

Si parlava del ricco programma della festa che sta impegnando tanti giovani , ragazze, ragazzi e bambini ciascun o col proprio compito nelle funzioni religiose e negli spettacoli esterni per animare il più possibile l’ambiente ben preparato e contagiato per altro da un entusiasmo che accomuna tutti, genitori e nonni. Sono tutti lì, nell’attesa del giorno del “loro” San Domenico del prossimo 8 agosto, col vestito della festa pronto ad essere rispolverato per seguire i momenti emozionanti della giornata fatidica, viva e lucente come se la immaginano, con i colori della natura e l’atmosfera mistica che sprigiona dal Tempietto dove, fin dal 1469, fu aperto un convento di frati Predicatori e i Domenicani vi abitarono per circa due secoli. L’attuale chiesa, però, non è quella quattrocentesca perché fu semidistrutta da un terremoto nel 1557. L’ultima ristrutturazione è avvenuta negli anni 1983/84 ed è stata consacrata dal Vescovo Mons. Antonio Pagano il 27 maggio 1990. Il quadro raffigurante la Madonna del Rosario è ora al centro dell’abside, da quando è stato incoronato solennemente dal compianto Vescovo Mons. Filippo Strofaldi il 25 maggio 2003 nell’anno del S. Rosario indetto dal Papa Giovanni Paolo II. Sin dal 1870 è fortissima la venerazione della Madonna sotto il titolo della Misericordia.

IL PARROCO DON GIUSEPPE NICOLELLA

Fino agli anni ’50 i festeggiamenti esterni in onore di San Domenico con relativa processione del Santo e della Madonna della Misericordia, si svolgevano nella piccola contrada di San Michele nella cui piazzetta e lungo la strada da dove parte la stradina che conduce al cimitero ed a San Domenico stazionavano piccole bancarelle del torrone e del mellone. Di fronte alla stradina che porta al cimitero e quindi alla chiesa di San Domenico, secondo i nostri ricordi di fanciullezza, si posizionava il noto pasticciere del “ Bar Ischia” Emilio Di Meglio col suo banchetto di bibite e di gelati al bacio di cioccolato fatti col primitivo sistema artigianale. La Festa di San Domenico fa parte di quel ristretto novero delle storiche piccole feste patronali estive di zona che si organizzano da sempre nel Comune di Ischia. Infatti essa si affianca alla Festa di San Pietro che si effettua il 29 giugno, alla Festa della Madonna del Carmine che si tiene il 16 luglio e alla Festa dell’Addolorata che ha luogo il 15 settembre. L a Festa per osannare San Domenico che pochi fedeli identificano per San Domenico di Guzman, anche perché non esistono testimonianze certe che il Santo discenda dalla nobile famiglia dei Guzmán, è attesa ed accolta ogni anno con sempre più fervore di fede e spirito innovativo intorno ed all’interno della comunità parrocchiale dove si programmano cose belle di fede, culturali, istruttive, sociali e di sano svago in cui tutti si rendono partecipi.

LE VENERATE IMMAGINI DI SAN DOMENICO E DELLA MADONNA DELLA MISERICORDIA PORTATE IN PROCESSIONE PER LE STRADE COLLINARI

Citiamo in primis, in apertura dei festeggiamenti, la processione delle statue di San Domenico e della Madonna della Misericordia di sabato scorso 30 luglio fino al Belvedere di Via Vecchia Cartaromana da dove in nome dei due Santi il parroco Don Giuseppe Nicolella ha benedetto il mare e la campagna. Le iniziative che sono seguite sono state la mostra canina e la MiniCorrida. Questa sera sul sagrato della chiesa Colloqui sotto le stelle – Prendersi cura di sè per prendersi cura dei figli – incontro con Raffaele Mastromarino e Mara Scoiere psicoterapeuti sulla genitorialità. Domani toccherà al diacono Prof. Don Agostino Di Lustro che presenta sul sagrato il suo ultimo lavoro “Assistenza ospedaliera sull’isola d’Ischia tra XVI e XX secolo”. Giovedì prossimo 4 agosto ancora sul sagrato concerto degli Heppy Whistle Jazz Band. Sabato 6 agosto esibizione dei duo Enzo e Sal di Made in Sud. Domenica 7 agosto vigilia della ricorrenza di San Domenico grande spettacolo di intrattenimento Pentagramma Napoletano condotto ed interpretato dall’artista cantante mattatore Gaetano Maschio con la partecipazione di Filomena Piro, Salvatore Mattera e Elisabetta Maschio con al piano il maestro Silvano Trani. Lunedì 8 agosto solenne ricorrena di San Domenico con messe sin dal mastino, A mezzogiorni supplica al Santo e sparro della tradizionale Diana, alla 19,30 in prima serata la grande processione delle due venerate immagini di San Domenico e della Madonna della Misericordia per le strade dell’intera collina. All’indomani martedì 9 agosto sarà giornata del ringraziamento. Dopo le messe delle 7.00 e delle 9,00 mattinata ludica per i bambini e giochi d’acqua nel grande piazzale.

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Speciale Reportage Fotografico Di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

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