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Fabbricato pericolante a Panza, dopo l’esposto arriva l’ordinanza di messa in sicurezza

La proprietaria di un immobile sito nella frazione Panza sarà costretta a metterlo in sicurezza dopo l’esposto presentato al Comune da una vicina di casa. È quanto emerge dal testo di un’ordinanza notificata qualche giorno fa all’interessata dall’ente di via Giacomo Genovino, e che reca la firma del responsabile dell’ufficio tecnico, l’architetto Giampiero Lamonica. Il capo del quinto settore, nell’atto, ripercorre le tappe che hanno condotto all’emissione di questo provvedimento. Mediante l’esposto presentato dall’avvocato Restituta Iacono in nome e per conto della signora I.L. (acquisito al prot. n° 25130 in data 07.09.2017), «[si] segnalava […] la pericolosità di un fabbricato al grezzo confinante fra l’altro con la via pubblica». Dal rapporto dell’ufficio tecnico, datato 19 settembre 2017, «[…] si rileva che il fabbricato di proprietà della signora L.M., sito alla via […], si presenta in pessimo stato di manutenzione e in particolare la scala di accesso al primo piano e del balcone su cui smonta la stessa. Si sono rilevate altresì lesioni dell’intonaco delle facciate che fanno presagire pericolo di distacco e crollo sulla pubblica via. Inoltre, si sono rilevati residui di una vecchia impalcatura deteriorata dalle intemperie».

«Visto il pessimo stato di manutenzione in cui versa l’intero fabbricato, [e che] lo stesso costituisce un pericolo per la pubblica e privata incolumità», il dirigente dell’ufficio tecnico Giampiero Lamonica «ordina alla signora L.M., nata a Forio […] ed ivi residente alla via […] in qualità di proprietaria dell’immobile sito alla frazione Panza in via […], di provvedere immediatamente all’esecuzione dei lavori necessari alla totale eliminazione del pericolo unitamente alle opere di recinzione dell’area interessata per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità».

Nella propria ordinanza, l’architetto Lamonica «dispone, altresì, che i lavori dovranno essere eseguiti conformemente alla normativa urbanistica e paesaggistica vigente, gli stessi dovranno essere eseguiti sotto la direzione di un tecnico abilitato che comunicherà preventivamente a questo Ente i lavori da effettuare con apposita documentazione redatta a norma di legge. Entro 30 giorni, terminati i lavori, il tecnico dovrà comunicare sotto la propria responsabilità l’avvenuta eliminazione del pericolo. Si dà avviso che in caso di inadempienza, si procederà d’ufficio da parte del Comune, a spese dell’interessato, senza pregiudizio dell’azione penale per i reati in cui sia incorso. I Vigili urbani e tutte le forze dell’ordine sono incaricati dell’osservanza della presente ordinanza. Contro la presente ordinanza – conclude il professionista – sono ammissibili: ricorso al Prefetto, entro 30 giorni, ovvero ricorso al Tar di Napoli entro 60 giorni, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni, decorrenti dalla notificazione o piena conoscenza del presente provvedimento».

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