LE OPINIONI

GIACOMO PASCALE «Stavolta non saremo impreparati»

«A differenza delle precedenti emergenze, questa è stata prevista con anticipo, e ci stiamo attrezzando all’interno del nostro Ambito territoriale. Si sono già svolte due riunioni tecniche per affrontare il problema e siamo fiduciosi di riuscire a scongiurare l’emergenza. Abbiamo anche il tempo per informare la popolazione che sarà chiamata a collaborare. Quello che mi preoccupa sono i tempi: generalmente non siamo una Regione dove i tempi annunciati poi vengono rispettati. La “crisi” è stata inizialmente annunciata per alcune settimane: spero che non si tramuteranno in mesi. L’auspicio è che comunque i tempi saranno contenuti. Probabilmente spenderemo un po’ di più per i trasporti, perché forse verranno utilizzate discariche un po’ più lontane rispetto ai punti di conferimento abituali. È evidente che sei i tempi di manutenzione del termovalorizzatore di Acerra saranno brevi, questi costi potrebbero essere sopportabili. Se invece le tempistiche si dilateranno, allora diventa un problema anche economico. Mi piace pensare comunque che i tempi siano rispettati: in Campania spesso ci piangiamo addosso, ma quando vogliamo fare cose concrete abbiamo sempre dimostrato di saperle fare dignitosamente. Come detto, chiederemo la collaborazione dei cittadini per le fasi di conferimento dei rifiuti. Tuttavia, come si dice in questi casi, “siamo sul pezzo”: da una parte mi tranquillizza il fatto che siamo partiti per tempo con tutti i Comuni dell’Ambito, dall’altro, ripeto, posso avere qualche incertezza circa i tempi che saranno necessari. In ogni caso, a livello generale è ormai chiaro che la Regione Campania non va più nella direzione dei termovalorizzatori come soluzione al problema, visto che l’altro impianto previsto a Salerno non sarà più realizzato, ma si va verso la soluzione degli impianti di compostaggio. Speriamo che la Regione riesca a portare avanti questo progetto e ad affrontare validamente i disagi. La cosa peggiore sarebbe proprio quella di non riuscire a gestire l’eventuale emergenza, perché agli occhi dell’Italia e del mondo dimostreremmo che nonostante il passare dei decenni non siamo capaci di imparare le lezioni del passato e come affrontare il problema: cosa da evitare assolutamente, perché macchierebbe nuovamente la nostra immagine di regione ad alta vocazione turistica. Stavolta il contrattempo è stato previsto con largo anticipo, confido dunque in un’efficace e coordinata risposta degli enti istituzionali e dei cittadini».

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