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Zaro, l’ex area di travaso versa nell’abbandono

Dopo essere stata al centro di numerose controversie (anche di natura legale), è stata gradualmente lasciata a se stessa. Stiamo parlando dell’ex area di trasferenza del Comune di Forio ubicata nel bosco di Zaro, a due passi dalla strada che conduce a “La Colombaia”, residenza estiva del grande regista meneghino Luchino Visconti. Ma in questo servizio, come è ben chiaro sin dall’incipit, non vogliamo parlare di cinema e di arte, quanto dello stato di abbandono in cui versa uno dei più rigogliosi polmoni verdi della nostra isola. Com’è possibile osservare dalle istantanee catturate dall’obiettivo del videomaker Pietro Coppa, la zona si presenta come una lunga lingua di cemento “ornata” – si fa per dire – da erbacce di varia foggia.

L’area, come detto, si trova a pochi metri dalla strada che porta nel cuore del bosco di Zaro, ed è frequentemente percorsa da turisti o semplici residenti che si avventurano tra la vegetazione per trascorrere qualche ora lontano dal caos che sovente caratterizza il centro abitato. Imbattersi in un simile scempio ambientale è certamente cosa poco gradevole, ma non ce ne vogliano gli amici ambientalisti se osserviamo che sarebbe meglio per tutti se i camion della nettezza urbana venissero ubicati nuovamente in quella zona.

Questa soluzione (lungi dall’essere la panacea di tutti i mali) permetterebbe almeno di togliere i mezzi di raccolta da Cava dell’isola e dal vicino parcheggio delle Pietre Rosse, zone in cui insistono numerose attività ristorative e ricettive che in questi ultimi anni sono state notevolmente danneggiate dalla presenza di camion lerci, rumorosi e maleodoranti. A tal proposito, e per meglio inquadrare il problema, ci sembra opportuno riportare la lettera di un turista che pubblicammo già l’estate scorsa, e dalla quale traspare tutto il disagio di una persona che avrebbe voluto semplicemente trascorrere serenamente le proprie vacanze nel Comune di Forio e sull’isola d’Ischia: «È purtroppo impossibile dormire in questa camera. [I dipendenti della Ego Eco, ndr] cominciano a travasare la spazzatura già delle 5 del mattino tutti i giorni. Il rumore di questi cinque camion è insopportabile. Per questo motivo – concludeva il turista – sono stato costretto a cambiare camera».

La testimonianza del turista che vi abbiamo appena riproposto non è l’unica: l’albergatore che ce la fornì ci disse di essere in possesso di altre lettere del medesimo tenore. Un particolare di non poco conto, che ci fa comprendere quanto la mancanza di una zona di trasferenza fuori dal centro di Forio rappresenti un serio pericolo – sia sanitario che economico – per il Comune turrito. L’auspicio è che, per il bene della collettività e dell’immagine dell’isola, l’amministrazione comunale si sforzi di trovare un’area che possa essere destinata alla raccolta e al travaso dei rifiuti. Magari la soluzione Zaro, seppur temporanea, potrebbe essere la scelta giusta per tamponare un’emergenza che giorno dopo giorno sta diventando sempre più asfissiante.

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