POLITICAPRIMO PIANO

IL FUOCO CHE COVA SOTTO LA CENERE

Come si ridisegnano i nuovi equilibri politici isolani. Caruso strizza sempre più l’occhio a Enzo Ferrandino: Ischia, Forio e Barano sembrano camminare a braccetto anche se l’asse tra i sindaci di Ischia e Barano non sarebbe più a prova di bomba. Giosi osserva gli eventi, Stani Verde è vicino a De Siano. Pascale sempre più isolato e il caso Evi-Perrella può scatenare l’effetto domino…

Sembra ancora essere dormiente la politica isolana, che ha recentemente vissuto qualche “squillo” soltanto con le elezioni amministrative dello scorso 14 e 15 maggio (che hanno portato all’elezione a sindaco di Casamicciola e Forio rispettivamente Giosi Ferrandino e Stani Verde) e con i “bollettini” sulle condizioni di “salute politica” di Giacomo Pascale a Lacco Ameno, la cui maggioranza continua ad essere appesa a un filo e giocoforza soggetta anche ad una serie di continue ed incessanti indiscrezioni e voci di corridoio, come da tradizione qualcuna decisamente fondata e qualcuna molto meno. In realtà però la geopolitica di casa nostra – sia pure a fari spenti e senza particolari scossoni – si va pian piano ridisegnando in attesa di quel “botto” che potrebbe far saltare il tappo e di conseguenza pure il banco, e per chi non lo avesse capito ci riferiamo alla quadratura del cerchio in casa Evi. Per una volta partiamo dai piani alti, geograficamente parlando. Nella tranquilla e ridente Serrara Fontana, il vicesindaco Rosario Caruso, dopo i dieci anni trascorsi ad indossare la fascia tricolore, pare abbia ripreso con solerzia a voler dedicare maggior tempo alla sua attività e dunque alla libera professione (ingegnere) e a riguardo pare stia raccogliendo incarichi importanti presso il Comune di Ischia, dove ricordiamo è già stata assunta a tempo indeterminato la moglie. Insomma, tutti segnali che lasciano intendere come Caruso anche politicamente segua ormai la scia di Enzo Ferrandino col quale naviga pressoché a braccetto condividendo anche una serie di scelte e strategie. Insomma, la riconoscenza non può essere sempre il sentimento del giorno prima e questo Caruso sembra averlo ben compreso. Ecco perché non mancano i soliti “maligni” che rimarcano come il vicesindaco spesso faccia invasione di campo accompagnando la sindaca Irene Iacono o sostituendola in riunioni o appuntamenti che rivestono una particolare rilevanza. Questione di feeling, avrebbero cantato Cocciante e Mina, e l’asse Ferrandino-Caruso parebbe rispondere alla perfezione con quella che attualmente pare un’alleanza a prova di bomba. 

E poi? Beh, non occorre certo la sfera di cristallo per rendersi conto che negli ultimi tempi i Comuni di Ischia, Forio e Barano stiano cercando di fare fronte comune. L’elezione di Stani Verde ha decisamente mutato scenari ed equilibri all’ombra del Torrione, dal momento che si è aperto un fronte di ragionamento decisamente nuovo. Il predecessore di Verde, l’attuale consigliere di minoranza Francesco Del Deo, era di fatto legato a filo doppio solo a Lacco Ameno (ricordate la campagna elettorale anti De Siano con tanto di conferenza stampa) ed all’attuale sindaco Giacomo Pascale. Qualcuno può pensare che Stani debba guardarsi le spalle per non rischiare di rimanere schiacciato tra due “marpioni” come Enzo e Dionigi che potrebbero provare a disfarsene quando il primo cittadino foriano non dovesse essere più funzionale a progetti o strategie. Ma Verde ha già dimostrato in campagna elettorale prima e nei primi mesi di gestione di una maggioranza variegata ed eterogenea poi, di avere le braccia larghe. A proposito di alleanze e patti d’acciaio, secondo alcuni bene intenzionati sembrerebbe che proprio l’asse tra Ferrandino e Gaudioso non sarebbe più così “intoccabile”: l’ascesa di Dionigi in Città Metropolitana e soprattutto la risoluzione della questione legata al Polifunzionale (una delle eterne telenovele in salsa ischitana) non sarebbe stata digerita a cuor leggero da Enzo che quindi si guarda intorno senza disdegnare l’eventuale costituzione di alleanze trasversali. 

E poi c’è lui. Lui, ovviamente, è Giosi Ferrandino, il deus ex machina della politica Òmòlisolana e non certo da ieri mattina. Che sta coltivando una delle strategie che maggiormente sente sua: è lì fermo, osserva gli eventi, aspetta che i pedoni sulla scacchiera facciano le loro mosse e come un “cobra” magari interverrà per azzannare quando le cose non dovessero andare per il verso giusto. Ma intanto che il “riassetto” non è chiaro e definito, non vale la pena agitarsi per provare a determinare gli eventi in un verso piuttosto che nell’altro: l’europarlamentare di azione resta alla finestra per vedere se questo accada senza che lui muova nemmeno un dito. Che – tra l’altro – non sarebbe nemmeno la prima volta, e ci risparmiamo noiosi e tedianti dejavu. Chi non se la passa alla grande, in questo caleidoscopio di fatti e circostanze, è il sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale che appare decisamente fuori da ogni gioco di potere: la sua attenzione, diventata quasi un’ossessione (attenzione, non stiamo dicendo che sia immotivata e questo lo spieghiamo a scanso di equivoci) è tutta rivolta alla questione porto turistico ed al conflitto senza esclusione di colpi con l’amministratore della Marina di Capitello scarl Peppe Perrella. Una questione, questa, che altro non fa che allontanarlo dagli altri sindaci soprattutto dopo la nota vicenda dell’avventato distacco della fornitura idrica di un’utenza intestata a un privato. Anche perché dopo la sonora sconfitta giudiziaria la speranza è che l’assemblea non decida di ricorrere contro questa decisione magari proprio su insistenza e sollecitazione del “Barone”: il rischio, manco a dirlo, sarebbe quello di risultare nuovamente soccombenti con tanto di condanna pure al pagamento delle spese legali. Ma crediamo che non si arrivi a tanto anche perché riteniamo che a fare da argine sarà proprio Stani Verde che ha un ottimo feeling con Domenico De Siano che lo ha anche sostenuto in campagna elettorale. E che Domenico si scriva De Siano ma si legga Perrella lo sanno anche le parracine poste negli anfratti più oscuri dell’isola. Se qualche dubbio c’è su questo articolato contenzioso, beh questo riguarda solo la posizione che assumerà l’avvocatura dell’EVI che – lo ricordiamo – è di nomina ghirelliana. E proprio l’ex liquidatore Pierluca Ghirelli è di recente tornato molto vicino al Comune del Fungo e di rimando al suo sindaco. Ecco, forse tutto ruota proprio attorno a questa questione: le nuove dinamiche rischiano di modificare gli equilibri soprattutto in ottica Cisi-Evi e di una ipotizzata volontà di unire le forze per la gestione dei rifiuti. Forse, come riceva Ligabue, il meglio deve ancora venire.

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