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Emergenza sangue: da Ischia 43 sacche di sangue per il Cardarelli

Lacco Ameno – Dopo un anno di stop a Ischia si è tornato a donare. L’isola dei donatori ha risposto con forza all’appello dell’Ospedale Cardarelli per far fronte a un’emergenza di carenza di sangue che sta affliggendo la Campania da molti mesi e che si è accentuata ancora di più in queste settimane estive. Domenica scorsa, nell’area antistante l’ingresso dell’Ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, è approdato l’ambulatorio mobile dell’Avis. L’attività coordinata dal direttore del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del Cardarelli, dott. Michele Vacca è stata fortemente voluta da tutti gli attori in campo, a seguito di una riunione di emergenza tenutasi lo scorso 16 agosto presso il Cardarelli. Parzialmente soddisfatto il presidente della Fidas Ischia Luigi Trani, «abbiamo raggiunto l’obiettivo – ha dichiarato – ma potevamo fare molto di più. La donazione della ripresa garantisce alla regione Campania ben 43 sacche di sangue, di cui 8 zero negativi e ben 18 0 positivi, ma la macchina organizzativa va ancora rodata. Il dottor Vacca ha sottolineato che l’assenza di Ischia tra i donatori si è fatta sentire e, la buona notizia è che a fine anno il centro San Giovan Giuseppe tornerà a essere idoneo per avere donazioni con cadenza mensile. Ora è importante dare continuità alla raccolta, rispondendo ad appuntamenti fissi». Ad aprile 2017, l’annuncio della sospensione resasi necessaria per permettere all’Associazione di poter rispettare appieno le nuove disposizioni in materia di raccolta. Dopo un 2016 sorprendete, nel quale furono raccolte ben 915 sacche di sangue, per più di un anno la Fidas ha dovuto fermarsi con le donazioni. Dopo un anno e più si inizia, finalmente, a vedere la luce e presto tutto tornerà alla normalità.  All’appello del Cardarelli hanno risposto in tanti e in tanti erano disposti a raggiungere il nosocomio napoletano pur d far fronte a quest’emergenza con quest’ atto d’amore davvero grande. Tanti si erano prenotati sul social Network, ma la speranza del presidente ischitano, Luigi Trani, è di raggiungere una normalità così da poter poter produrre un calendario e coinvolgere anche i donatori che non frequentano i social. «Il prossimo 9 settembre – ha aggiunto Trani – avremo una nuova donazione, questa volta non più a Lacco Ameno, dove si sono avuti diversi problemi logistici, ma alla clinica San Giovan Giuseppe». Nelle 43 sacche  una significativa percentuale di gruppo O, sia positivo che negativo, tipologia particolarmente richiesta per far fronte a questo difficile momento che ha costretto la Campania ad importare, dopo molti anni, sangue da altre zone d’Italia. L’entusiasmo con cui i donatori ischitani si sono presentati all’autoemoteca dell’Avis la dice tutta sulla generosità dell’isola in tema di donazione. Ischia aveva bisogno di tornare a donare e sono stati molti i nuovi donatori che presto saranno iscritti al prezioso registro.  «É fondamentale – ha concluso Trani – dare il sangue a chi soffre, il resto sono solo chiacchiere che non alleviano sofferenze. Detto da uno che ha toccato con mano cosa significa quando non c’è sangue. Un grazie di cuore a chi dona e chi dà una mano in silenzio». Impossibile in questa giornata non tributare un ricordo al capitano Coppola recentemente scomparso, da sempre in prima fila in tema di donazioni.

 

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