CULTURA & SOCIETA'

Gli anni dell’apocalisse macchia infamante per nazismo e fascismo

27 gennaio LA GIORNATA DELLA MEMORIA – Nel Secondo Conflitto Mondiale la Germania nazista liquidò nelle camere a gas sei milioni di Ebrei. La guerra scatenata da Hitler procurò 50 milioni di vittime, distruzioni immani, gravissime crisi economiche e un diverso assetto geo politico dell’umanità

La Germania nazista e l’Italia fascista sono state condannate a sopportare il peso infamante di una condanna universale ed eterna per il resto della sopravvivenza temporale dell’umanità. E’ questo il senso del verdetto emesso nel Processo di Norimberga del 1946 al di la delle undici condanne a morte comminate dal Tribunale degli Alleati nei confronti di uno sparuto gruppo di gerarchi tedeschi resisi responsabili di indicibili atrocità verso il popolo Ebraico e verso l’intera umanità.

Ogni anno in tutti i Paesi liberi del mondo, si celebra la Giornata della Memoria per tenere vivo quel senso di ripulsa e di abominio verso le guerre, i genocidi, le distruzioni e le strazianti sofferenze di persone innocenti, immolate dalla barbarie umana in nome di aberranti dottrine di supremazia territoriale e di discriminazione politica, razziale, religiosa ed economico-sociale.

Gli Ebrei pagarono il più alto tributo di sangue nelle ferocissime repressioni naziste portate a compimento nei campi di sterminio allestiti in mezza Europa, sulla scia di un odio implacabile inoculato dalla propaganda hitleriana verso il popolo Ebraico, ritenuto nemico della Germania e fonte di tuti i mali economici e sociali della nazione.

Le persecuzioni iniziarono con la “Notte dei Cristalli” del 1938. Nel corso della notte del 9 e 10 novembre, bande armate di nazisti si scatenarono contemporaneamente nelle città più importanti della Germania mettendo a ferro e fuoco negozi, sinagoghe, uffici e case private di Ebrei. Arresti, uccisioni, vandalismi e incendi rientravano nel vasto disegno di Hitler –enunciato nel suo delirante programma politico “Mein Kampf” (La mia battaglia) di allontanare tutti gli Ebrei dalla Germania e Paesi satelliti, dopo aver confiscato proprietà e beni ottenuti dal loro lavoro e dall’impegno di intere generazioni diventate a tutti gli effetti “tedeschi residenti in Germania. (Leggi razziali di Norimberga del 1935)..

L’escalation della repressione avvenne con lo scoppio della guerra provocata dall’aggressione della Germania alla Cecoslovacchia. Chiuse le frontiere europee, non fu più consentito l’esodo degli Ebrei verso la Palestina, ma presa in considerazione la “Soluzione Finale”, cioè l’eliminazione fisica di tutti gli appartenenti alla razza Ebraica in appositi campi di concentramento dotati di camere a gas e forni crematori.

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Mentre infuriava il conflitto mondiale sui vari fronti di guerra (Russia, Africa, Francia, Italia, Inghilterra, Grecia, Giappone e Stati Uniti) la machina sterminatrice nazista messa in piedi da enti criminali e diaboliche, si avviava a compiere uno sterminio sistematico dei prigionieri di guerra e degli Ebrei catturati nelle città e nei ghetti, grazie alle delazioni di privati cittadini, al lavoro di intelligence delle spie e dei servizi segreti e alla collaborazione delle autorità filo-tedesche.

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Hitler. Dopo aver stipulato il cosiddetto “Patto d’Acciaio” con Mussolini e la monarchia sabauda, otteneva l’adozione di Leggi razziali firmate dal re Vittorio Emanuele III e la conseguente “”caccia agli Ebrei” sul suolo italiano e la loro consegna alla Germania per l’internamento nei campi di sterminio.

Testimonianze di pochi sopravvissuti riveleranno al mondo intero le atrocità naziste, le loro efferatezze, gli esperimenti su cavie umane e il semplice annientamento fisico e morale dei prigionieri pietosamente raccontati da Primo Levi nella sua testimonianza “Se questo è un Uomo”!

Una ricchissima bibliografia, che non ha conosciuto soste in questi settant’anni che ci separano da eventi così terribili, ha portato alla luce gli aspetti più sconvolgenti dei patimenti subiti dagli Ebrei e dai prigionieri di varie nazionalità caduti nelle grinfie di autentici mostri dalle sembianze vagamente umane ! Tutto ciò ci riporta agli avvenimenti di oggi –per alcuni aspetti simili alle nefandezze naziste (e anche fasciste) come le guerre spietate che divampano nel Medio Oriente, la sparizione dei Desaparecidos nell’America latina, e i genocidi nel continente africano non del tutto analizzati e portati a conoscenza dell’opinione pubblica.

La Giornata della Memoria, oltre al ricordo delle vittime innocenti della Shoah, vuole rappresentare la ferma condanna da parte degli Uomini Liberi di ogni forma di sopraffazione e di violenza di regimi autoritari e di fanatismi religiosi, spesso lasciati liberi di compiere crimini contro l’umanità (come denuncia vanamente Amnesty International) per puri interessi mercantili e di affari di alto bordo.

In fondo la “Storia si ripete”, con modalità e aspetti differenti, ma con al centro la malvagità umana che non conosce confini e freni inibitori. Sta agli uomini di buona volontà tenere alla larga le “menti maledette”, che anche nei ristretti ambiti territoriali democratici possono arrecare danni incalcolabili alla società civile. Anche per questi motivi il Ricordo è un bene a cui non possiamo e non dobbiamo rinunciare, trasmettendolo alle nuove generazioni come prezioso messaggio di pietà e di rispetto delle vittime incovoli.

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