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NIENTE RICCI DI MARE FINO AL 30 GIUGNO: LE SANZIONI DELLA GUARDIA COSTIERA PROIBIZIONISMO IN VIGORE, BLOCCATO NELL’AREA PROTETTA IL PRIMO ABUSIVO

DI ANTONIO LUBRANO

Sorpreso dalla Guardia Costiera del Circomare di Ischia, nei giorni scorsi il primo trasgressore dell’anno che è venuto meno alle regole in vigore che vietano la pesca dei ricci di mare nel periodo di riproduzione di maggio e giugno. Il trasgressore pescava all’interno del tratto di mare ricadente nell’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno” ed in particolare nella zona di Tutela Speciale “B n.t.”, Si tratta di un subacqueo che svolgeva attività  munito di autorespiratore. Il pescatore di ricci  è stato deferito all’Autorità Giudiziaria e le attrezzature utilizzate sono state poste sotto sequestro. Quindi alla luce di quanto accaduto, va ricordato che nel periodo sopracitato  è vietato pescare, detenere, trasbordare, sbarcare, trasportare e commercializzare il riccio di mare in qualunque stadio di crescita, pena  severamente sanzionati dal D.lgs n° 4 del 9 gennaio 2012. Chiunque, sull’isola d’Ischia,  nutre la passione per la pesca dei ricci di mare, lo può fare senza problemi quando sarà il momento, ossia dal 1° luglio prossimo. In questi due mesi di maggio e giugno (periodo di riproduzione della specie) vige il fermo biologico della pesca del riccio di mare  (art. 4 del D.M. 12 gennaio 1995) a causa anche dell’eccessivo prelievo effettuato negli anni, sia da parte dei pescatori professionali che da parte dei pescatori sportivi isolani e non. Pertanto campo, o meglio, mare  libero per tutta l’estate che sta arrivando, quando nei mesi caldi i ricci del nostro mare e delle nostre coste si sono riprocreati senza limiti, riproducendosi così per tutti gli altri mesi dell’anno. Fra  la varietà dei pesci freschissimi, da poche ore prima pescati  dai pescatori  che ogni mattina con le proprie barche,si ancorano alla banchina  del piazzale aragonese ed al vecchio pontile vicino, in quel  di  Ischia Ponte, facendo mercato per numerosi  avventori e curiosi,  è già possibile che compaiano alcune discrete quantità di ricci  di mare della specie delle femmine che sono commestibili al cento per  cento,  con quel  loro colore tra il violaceo, il rosso ed il giallo arancione sullo spinoso involucro. La loro pesca può essere non passibile di sanzioni, per il semplice fatto che il pescatore a sua insaputa li trova imbrigliati nella rete. Si tratta di un tipo di riccio  nascosto nei bassi fondali, tra le algh. Essi dal 1° luglio in poi è possibile pescarlo anche  con coppi o dallo strascico di speciali reti. Non tutte le mattine accade, ma quando succede, la loro vendita immediata è assicurata. In tutte le località di mare dove la pesca è florida e frequente, il riccio marino fa la sua parte di riguardo nei vari  punti vendita del pescato.  Il riccio, ben distinto dalla specie maschile di colore nerastro non pescabile,  è presentato come prodotto  ittico non comune, selezionato per essere destinato al particolare cliente conoscitore ed amatore del gustoso e prelibato frutto marino, che ne fa richiesta d’acquisto.  Nei mesi consentiti dell’anno ad accaparrarseli con molto interesse sono i ristoratori dell’isola, specie quelli della Riva Destra sul Porto d’Ischia, di Ischia Ponte e di Forio sulla Marina ed a Sant’Angelo, perché nei loro già ricchi menu hanno bene in evidenza  un piatto ormai assai richiesto dalla clientela che ama mangiar bene, gli “spaghetti ai ricci di mare”, che preparati  da chi ai fornelli sa il fatto suo, sono una vera delizia. Quindi i ricci di mare oltre ad essere una “sfizioseria” quando si mangiano crudi, con spremuta di limone, seduti su di un angolo di scoglio con i piedi a mollo, nella bellezza di un  mare che ti fa sognare mille altre “evasioni”, essi  rappresentano  un’altra ricchezza della  nostra riserva marina, sfruttata al meglio nella ristorazione locale e nelle cene private, fra commensali  che sanno riconoscere la bontà e la raffinatezza di gusto del frutto di un riccio, delicatamente deposto in padella sopra una fiamma lenta, tra accenni di pomodorini  e filo d’olio extravergine. L’isola,  per questo,  ha la sua  ricetta degli spaghetti ai ricci di mare all’ischitana con i seguenti ingredienti: 500 gr. di spaghetti, 100 ricci di mare, 5 spicchi di aglio,  50 gr. di prezzemolo, peperoncino, olio d’oliva extravergine. Il procedimento per la realizzazione del piatto è il seguente:  Aprire i ricci di mare, togliere con un cucchiaino le uova dal concavo del riccio e metterle in piatto capiente.  A parte tritare il prezzemolo e in una padella in stile cinese, far imbiondire l’aglio e il peperoncino nell’olio d’oliva extravergine. Dopo alcuni minuti togliere l’aglio. Cuocere gli spaghetti al dente in abbondante acqua salata. Scolarli e far saltare nella padella con l’olio e le uova di riccio. Prima di servire cospargere gli spaghetti fumanti ai ricci di mare,  di prezzemolo fresco tritato e inumidito. Fra i ristoratori ischitni che si distinguono per lo spaghetto ai ricci di mare va segnalato Gioacchino Di Scala del Ristorante Dai Tu sulla famosa spiaggia del Lido a Ischia. Nelle case dei pescatori ischitani e di coloro che li pescano per diletto, i ricci crudi ma anche i ricci preparati con la pasta sono stati per il passato meno florido, un piatto semplice e sbrigativo in mancanza di meglio. E così dall’ingegno delle massaie di Sant’Angelo, e soprattutto di Ischia Ponte è nato uno dei primi piatti più ricercati della tavola isolana, richiestissimo nei nostri ristoranti come anche quelli sulla spiaggia dei Maronti e nelle altre località in riva a mare specie nella bella stagione. Oggi che il riccio di mare è protetto, questo piatto è diventato ancora più “prezioso”. La polpa di riccio di mare è una vera leccornia, di un colore arancione tenue, densa, pastosa. I palati amanti del sapore tipicamente marino, di sicuro l’apprezzano in tutte le sue varietà: a crudo e anche nelle insalate e sui crostini  inumiditi nel  gustoso sughetto di supporto. Dicevamo che sull’isola di Ischia si  possono gustare i ricci di mare nei migliori ristoranti, e proprio sulla Riva Destra sul Porto s’Ischia  ve ne sono alcuni  che espongono fuori quelle tipiche “ spaselle di legno “ con i pesci freschi, i frutti di mare, ed  ricci dai loro tipici colori rossastro e bluastri.

                                                                                antoniolubrano1941@gmail.com

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