CULTURA & SOCIETA'

La vita del pittore Edvard Munch nel graphic novel di Ferrandino e Massenzio

Il volume, edito da Douglas Edizioni, è in pre-order sul sito della casa editrice fino al 13 aprile con in omaggio un prezioso sketch del disegnatore Germano Massenzio

La figura di EdvardMunch è una delle più enigmatiche della storia dell’arte sia per i suoi trascorsi di vita che per i quadri. L’artista, nato in Norvegia nel 1863, è oggi riconosciuto come uno dei massimi pittori che operarono tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento ed è ritenuto uno dei pre-espressionisti come Van Gogh, Gauguin ed Ensor. In questi pittori sono già presenti molti degli elementi che costituiscono le caratteristiche più tipiche dell’espressionismo vero e proprio: l’accentuazione cromatica, il tratto risoluto, la drammaticità dei contenuti.

Germano Massenzio disegnatore

Tuttavia nei quadri di EdvardMunch ci sono temi singolari che lo rendono davvero unico nel panorama artistico. Abbiamo, infatti, figure spettrali, corpi esili, paesaggi apocalittici, ambientazioni angoscianti, colori scuri e pennellate forti e decise. Tutto questo non deve sorprenderci vista l’esistenza piuttosto drammatica e travagliata del nostro artista che fin dalla fanciullezza fu funestato da malattie e gravi disgrazie familiari. Le opere di Munch generano nell’osservatore emozioni forti come la malinconia, l’angoscia, la disperazione o la paura. Tra le sue opere principali ricordiamo Sera sul viale Karl Johan, l’Urlo, la Fanciulla malata, Malinconia e Vampiro. Parliamo quindi di un personaggio sicuramente complesso ed è quanto emerge dal nuovo graphicnovel “Munch” realizzato da Marco Ferrandino (sceneggiatore) e Germano Massenzio (disegnatore) ed edito da Douglas Edizioni. Il volume è in pre-order fino al 13 aprile ed è un’occasione unica per ripercorrere in chiave fumettistica le vicende del grande artista norvegese.

Lo sceneggiatore Marco Ferrandino ci ha parlato un po’ della genesi di questo lavoro: «Il progetto Munch è stato molto travagliato. È nato in pre-pandemia su iniziativa di un editore che aveva contattato inizialmente il solo Germano Massenzio, il disegnatore dell’opera, col quale vanto un’amicizia di lunga data e che è stato così gentile da coinvolgermi. Arrivata la pandemia e i lockdown l’editore in questione ha ‘coraggiosamente’ deciso di abbandonare il progetto e noi autori. Per fortuna la Douglas edizioni, un editore partenopeo di larghe vedute e indipendente, ha deciso di raccogliere il lavoro fatto fino ad allora e dare una nuova casa al progetto che ha ritenuto meritevole di arrivare ai lettori». Ha poi proseguito parlando degli aspetti più divertenti di questo lavoro e di quelli più critici: «La cosa più divertente è stata di sicuro la possibilità di collaborare con Germano. Ci conosciamo e stimiamo da anni, ma non era successo ancora di collaborare a un’opera così corposa. EdvardMunch è un autore dalla storia complessa e dalla sterminata produzione, la ricerca – a mio avviso la parte più bella del lavoro -che ho dovuto compiere su questo artista mi ha permesso di conoscere opere che ignoravo e approfondire un vissuto veramente interessante.

La parte più difficile è stata di sicuro operare una scelta, decidere di cosa parlare, quali opere mostrare e cosa tralasciare. Inserire tutto sarebbe stato impossibile, spero che i lettori condividano e apprezzino il lavoro profuso». Marco Ferrandino ha concluso elencando i motivi per cui un lettore dovrebbe acquistare il volume: «Per la prima volta a parlare saranno le sue opere, con la magia che solo il fumetto può donare, quindi usando i mezzi proprio di questo medium, vedrete al centro della narrazione i personaggi dei suoi dipinti. Vedremo l’Urlo descrivere in prima persona la sua genesi e il Vampiro soffocare la sua vittima predestinata. Tutto questo in grandi pagine ricche di colore rese in maniera superba dal nostro Germano con cui lavorare è stato un vero piacere. Il fumetto si avvale inoltre della preziosa prefazione di Marco Pacella e in appendice del ricco dossier di Francesco Chiatante ‘I 130 anni dell’urlo di Munch’. È quindi un’opera di intrattenimento ma che aiuta a conoscere meglio uno degli autori che molto ha influenzato e influenza il nostro immaginario».

Anche Germano Massenzio ha voluto testimoniare la bontà del graphicnovel“Munch”, dandoci il suo punto di vista da disegnatore: «Penso che riprodurre, copiare, imitare, sia uno dei diversi aspetti che ci fa entrare in connessione con ‘l’originale’, con l’artista che ha realizzato un’opera e la sua espressione. Nel mio caso ho cercato di avvicinarmi il più possibile allo stile pittorico di EdvardMunchche serviva per la narrazione del fumetto ideato da me e Marco ed è stata un’esperienza che mi ha davvero arricchito». Ha poi aggiunto e concluso: «Spero con il nostro lavoro di aver dato maggiormente lustro ad un autore del quale però si parla sempre poco. Si conosce la sua opera per eccellenza, ormai più un’icona che un quadro, ma sembra che poi non abbia dipinto più nulla. Ciò che rende speciale questo lavoro è indubbiamente il ‘modo di raccontare’ di questo fumetto, che, come vedrete leggendolo, non è quello tradizionale».Questo volume è quindi un’occasione imperdibile per tutti gli amanti del genere fumettistico e per quelli che adorano l’arte di un gigante come EvardMunch.

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