CRONACA

Sant’Antuono: il parcheggio selvaggio per la festa blocca le auto, inferociti i residenti

Sono giorni di festa per Sant’Antuono. Oggi, come è noto, si celebra sant’Antonio Abate a cui la comunità della frazione di Ischia, per ovvie motivazioni onomastiche, è molto legata. Giorni di festa che richiamano nel territorio collinare centinaia di fedeli che raggiungono la chiesa per un saluto al santo e per i tradizionali richiami che queste festività portano con sè.

Sono molte di più le auto che cercano invano un posto per portare i fedeli a passeggiare nel borgo e tante sono le sistemazioni di fortuna che gli automobilisti trovano pur di parcheggiare momentaneamente la proprio autovettura. Una concentrazione di automobili che ricorda, semmai ce ne fosse bisogno, quanto ancora lontani siamo dall’organizzazione di un servizio di trasporti adeguato che dia una valida alternativa all’uso delle autovetture, nonostante le timide sperimentazioni con le navette gratuite nel cuore di Ischia abbiamo dato già dei buoni risultati, almeno per gli spostamenti degli isolani.

Ma le zone collinari, ahinoi, rimangono ancora poco collegate, i bus che giungono a Sant’Antuono e Campagnano ci sono, ma non sono particolarmente frequenti, nemmeno in questi giorni di festa. Ed ecco quindi che la concentrazione di autovetture aumenta, i posti scarseggiano e con essi le sistemazioni di fortuna. Succede così che nel parcheggio di via Ca’ Tavola le auto vengano sistemate un po’ alla rinfusa e sistemate persino dove il buon senso obbligherebbe a soprassedere. In questi giorni i cittadini della zona continuano a riferire la tendenza a parcheggiare in prossimità dell’uscita del parcheggio con evidenti problemi per chi si trova all’interno del parcheggio è ha intenzione di uscire per iniziare la propria giornata.

Ciò non è stato possibile in questi giorni più di una volta. Per terra, proprio in prossimità dell’imbocco del parcheggio di Sant’Antuono, sono ben visibili le strisce che delimitano i posti auto dedicati a chi intende parcheggiare, ma nonostante ciò c’è chi parcheggia anche dove le strisce non ci sono, non pensando così di imbottigliare un’intera comunità e bloccarla.

Forse, come suggeriscono i residenti, sarebbe il caso di applicare ulteriore segnaletica orizzontale per rendere più esplicito il divieto di parcheggio lì dove si possa arrecare disturbo agli altri automobilisti. Intanto è già capitato che chi ha parcheggiato dove non avrebbe dovuto si è visto costretto a subire la ramanzina della polizia municipale e il sonoro disappunto di chi si è trovato a non poter uscire con la propria autovettura, con in più la beffa di non conoscere nemmeno il proprietario dell’automobile sistemata lì dove non avrebbe dovuto essere parcheggiata. Nelle immagini scattate da E. Vuoso si vede bene quanta ressa ci sia nel parcheggio e quanto sia importante iniziare a pensare a un modo differente di concepire la mobilità sull’isola d’Ischia.

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