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Casamicciola, più forte e più bella

In altra parte di questo giornale pubblichiamo l’ ampio articolo di Gino Barbieri  “Dall’emergenza alla ricostruzione di Casamicciola: la Rinascita Possibile”. E’ un lungo pezzo ma che è solo una sintesi di quanto abbiamo letto e studiato e scritto sulla “storia dimenticata” di Casamicciola. La cittadina termale infatti – la più antica stazione termale dell’ isola d’ Ischia conosciuta fin dal XVI secolo – ha avuto ben sei terremoti registrati nel secolo XIX che se da un lato hanno posto in luce la complessità del suo territorio di appena o poco più di 6 chilometri quadrati sui 46 complessivi dell’isola d’Ischia dall’altro ne hanno posto in luce la straordinaria bellezza e lo straordinario prodigio della sua acqua termale. Sarà forse questo “mistero” che ha affascinato non solo visitatori come Lamartine e Renan ma anche studiosi della Terra come Alfred Rittmann, Giuseppe Imbò e Giuseppe Luongo, che potremmo definire gli eredi di Mercalli, De Rossi, Palmieri, Grablovitz. Josthon-Lavis, Mennella ed altri ancora che probabilmente rimanevano affascinati dalle bellezze delle colline  e dal miracolo dell’ acqua termale e si interrogavano su che cosa c’è sotto tutto questo. I Grandi Uomini, è stato scritto, si dividono in due categorie: quelli che vedono come stanno le cose e si chiedono perché e quelli che vedono le cose così come non sono mai state  e si chiedono: perché no. Lo sforzo è fare sintesi fra le due domande.

Così la bellezza dell’“apparso” ha dovuto fare i conti con il pericolo del “non visto” che sta sotto di noi a uno o due chilometri di profondità. Il 21 agosto 2017 dopo 134 anni il bacino magnatico che produce l’ acqua minerale e le fumarole si è mosso e ci ha ricordato che siamo al centro dell’ isola vulcanica di Ischia così come siamo al centro del suo sviluppo civile, economico e sociale. Abbiamo subito sei terremoti del corso del secolo XIX e tutta la nostra identità di secoli è andata distrutta. Ogni volta le nostre popolazioni hanno dovuto ripartire ed ogni volta ce l’hanno fatta. Abbiamo perduto la “Memoria Storica” della Chiesa Cattedrale,  le Congreghe, le Botteghe che dipingevano i pittori come Rebel e Simonetti in quello che era il nostro Borgo – Piazza Majo – ma questa Memoria come le Radici di Kunta Kinte è stata  trasmessa per via orale da padre in figlio per generazioni.

Abbiamo dovuto realizzare una “Prima Rinascita” dopo il 28 luglio 1883 in cui tutto fu distrutto ed il Ministro dei Lavori Pubblici, Francesco Genala, voleva ricoprire per sempre Casamicciola con la calce. Poi abbiamo subito la grande alluvione del 24 ottobre 1910 in cui furono distrutte tutte le attività produttive delle terme a La Rita e Piazza dei Bagni del Gurgitello. Ed ancora una volta siamo stati alle prese di una “Seconda Rinascita ”. Così anche se non avevamo la Memoria visiva del nostro passato perché cadute le Chiese e le Botteghe abbiamo portato dentro di noi la forza del Rinascimento per la “tradizione orale della Storia”. Qualcuno in avvenire si soffermerà sulla Tenacia di questo popolo di Casamicciola e ne trarrà una spiegazione sociologica.

Ma ora siamo alle prese con la “Terza Rinascita”. Forse ancora più complicata della prima perché dobbiamo aggiustare un automobile in movimento senza spegnere il motore e dobbiamo diventare meccanici provetti. Siamo amati: Casamicciola è amata da migliaia di turisti di ogni parte del mondo. Nonostante i pericoli della terra anche quest’ anno sono venuti da noi. Ci hanno portato Amore, Fiducia, Affetto e Benessere. Grazie. Con l’ articolo di Gino Barbieri cominciamo a fare sintesi degli studi passati, del nostro lavoro di cronisti e di militanti politici per 50 anni, ed avviamo un dibattito contenutistico  sulla Terza  Rinascita.

Con tutta umiltà, come conclude  Gino il suo lungo articolo con il quale continuiamo il nostro impegno  e  questo lungo percorso di  proposte, confronti, polemiche, su quello che rimane della “società civile” e della “classe politica” e su quello che disordinatamente è nato con movimenti alternativi come Risorgeremo Nuovamente, 5 Stelle, Lega Salvini in lite fra loro e senza un Progetto. Ecco: Noi vogliamo costruire un progetto e siamo sicuri che la Terza Casamicciola può nascere più Forte e più Bella. Non siamo sicuri di riuscire. Abbiamo più amarezze che soddisfazioni.  Ma Charles Bukowski ( 1920-1994) ha osservato che “bisogna sempre provarci. Meglio avere delusioni che rimpianti”.

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* GIORNALISTA

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Giuseppe Mazzella

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