CRONACAPRIMO PIANO

Schede contese a Lacco Ameno, la sfida si sposta in Tribunale

Oggi l’udienza al Tar: la Seconda Sezione esaminerà le contestazioni mosse dai legali del senatore De Siano contro il risultato elettorale del primo turno, conclusosi in perfetta parità tra le due liste

Ci siamo. Si svolgerà oggi l’udienza dinanzi la Seconda Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale nella quale saranno esaminate le contestazioni che i legali del senatore Domenico De Siano, candidato alla carica di sindaco del paese del Fungo nelle elezioni di settembre a capo della lista “Sempre per Lacco Ameno”, hanno rivolto verso l’esito del primo turno. Come molti ricorderanno, il turbolento e contrastato spoglio delle schede aveva rivelato una battaglia all’ultimo voto, e per una volta tale espressione non era abusata, in quanto lo scarto tra Pascale, candidato della lista “Il Faro”, e De Siano si è sempre mantenuto su una manciata di preferenze. Inizialmente il “barone” risultò vincitore con tre voti di scarto, poi la prima sorpresa: nella quarta sezione un riconteggio delle preferenze faceva venir meno due voti a favore di Pascale.

Difficile, se non impossibile, risalire alle modalità della vicenda, fatto sta che il vantaggio si era di colpo ridotto a un solo voto. I colpi di scena continuarono perché dopo una convocazione al Municipio anche quel voto di differenza venne meno, in quanto alla terza sezione i voti per la lista “Il Faro” scendevano da 435 a 434. Dunque perfetta parità, un esito imprevedibile che provocò l’inedito ballottaggio di inizio ottobre, nel quale Pascale prevalse con oltre 150 voti di vantaggio. Ma il ricorso che oggi sarà esaminato dal Tar riguarda le schede contestate e non assegnate a De Siano.

I legali di fiducia del Senatore contestano l’attribuzione di dodici schede a favore di Giacomo Pascale e la mancata assegnazione al parlamentare azzurro di sei schede nelle quali sarebbe chiara la preferenza accordata alla lista numero 1. Ma anche la difesa del “Barone” ha a sua volta proposto ricorso incidentale

I legali di fiducia del Senatore Domenico De Siano, gli avvocati Biagio Di Meglio e Paolo Scarano, hanno infatti proposto ricorso per l’annullamento “dell’atto di proclamazione degli eletti – intervenuto in data 5 ottobre 2020 – alla carica di Sindaco del Comune di Lacco Ameno, con il quale si procede alla proclamazione a Sindaco del signor Giacomo Pascale, e la conseguente correzione del risultato elettorale secondo le deduzioni infra svolte; del verbale delle operazioni dell’Adunanza dei Presidenti delle Sezioni del 22.09.2020 con il quale il Presidente dell’Adunanza ha accertato che i candidati a Sindaco De Siano Domenico e Giacomo Pascale hanno riportato lo stesso numero di voti validi e cioè 1541 voti e che pertanto ai sensi dell’art 71 comma 6 del decreto legislativo 18.08.2000 n. 267 occorrerà procedere ad un turno di ballottaggio; dei verbali delle operazioni dell’Ufficio Elettorale del Comune di Lacco Ameno per la elezione diretta del Sindaco e il rinnovo del Consiglio Comunale; dei verbali delle operazioni di scrutinio del 20, 21 e 22 settembre 2020 delle Sezioni elettorali nn. 2, 3 e 4”.

Il nodo del contendere è costituito dunque dalle schede non assegnate nel corso del primo turno, visto che, secondo il ricorso in esame, «al ricorrente – Domenico De Siano – nel corso delle operazioni di scrutinio delle Sezioni 3 e 4 del primo turno del 20, 21 e 22 settembre, non gli venivano illegittimamente attribuiti almeno 6 preferenze (5 nella sezione 4 ed 1 nella sezione 3) nonostante le modalità con cui gli elettori avevano espresso il proprio suffragio non materializzassero ipotesi tipiche di nullità del voto; ed almeno due schede nella Sezione n. 2 che dovevano essere attribuite al ricorrente, venivano invece dichiarate illegittimamente nulle». Unico è il motivo di ricorso: «violazione e falsa applicazione degli artt. 72-74 e seguenti del dpr 16.06.1960 n. 570 e ss.mm.ii – violazione e falsa applicazione art. 5, comma 1, d.p.r. n. 132/1993 – violazione e falsa applicazione dell’art. Art. 69, comma 1, t.u. n. 570/1960 – eccesso di potere – omessa istruttoria – sviamento – violazione del giusto procedimento». Il legale del sindaco Pascale, comunque, ha presentato a sua volta ricorso incidentale chiedendo la riconsiderazione di determinate schede che coinvolgono lo scrutinio di varie sezioni. In concreto, il Tar oggi potrebbe emanare un’ordinanza istruttoria con le disposizioni atte a verificare le doglianze alla base dei ricorsi. Tra le varie possibilità, non è esclusa quella del riconteggio delle schede contestate, delegando il Prefetto a tali operazioni. In ogni caso, quello di oggi è solo il primo “round” giudiziario del lungo duello tra il Senatore e il Barone per la poltrona di primo cittadino: dopo un’inedita campagna elettorale estiva, e il successivo “autunno caldo” col doppio turno elettorale, anche l’inverno lacchese avrà temperature politiche non certo basse.

Ads
Ads

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Controllare Anche
Chiudi
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex